domenica 17 aprile 2011

Avete ucciso Vittorio Arrigoni, ma noi resteremo umani!

Avete ucciso Vittorio Arrigoni, ma non ucciderete mai la speranza che in Palestina qualcosa possa cambiare. Vittorio era la nostra voce a Gaza, che parlava sotto le bombe, raccontando quello che vedeva con ironia e umanità, senza filtri. Una voce scomoda per i signori della guerra, di tutte le fazioni, sempre dalla parte degli ultimi e sempre a favore di una pace giusta. Discutevamo spesso con lui sulla sua pagina, che era il primo e più affidabile riferimento ogni volta che la tragedia della guerra permanente riportava la Palestina all'attenzione del mondo. Vittorio è morto nella sua Gaza, una prigione a cielo aperto dove vive in condizioni di apartheid un milione e mezzo di palestinesi. Non sappiamo se a ucciderlo siano stati davvero i salafiti della fantomatica e finora sconosciuta «Brigata Mohammed Bin Moslama», o se Vittorio sia rimasto vittima di un'operazione decisa in qualche stanza dell'intelligence israeliana. Quello che invece sappiamo senza alcun dubbio è che la sua morte priva la pace di uno dei figli migliori e che da oggi la Palestina sarà ancora più sola. Per questo, stringendolo forte in un abbraccio ideale, rilanciamo con rabbia e dolore il suo "Restiamo umani". Ciao Vittorio, uomo, compagno, fratello. Oggi piangiamo la tua morte, ma nessuno trascuri le lacrime che ci bruciano il viso, nessuno sottovaluti la nostra rabbia.

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