martedì 20 ottobre 2009

ASSEMBLEA DELLA RETE STUDENTI SALERNO-UNIVERSITA’ 21 ottobre 2009 h. 12.30
Presso lo spazio occupato Laboratorio Studentesco (sopra distributori economia, adiacente dipartimento di storia)



Indiciamo l’assemblea per invitare tutti compagne/i a prendervi parte per discutere insieme i percorsi da intraprendere per il nuovo anno di lotta.



Saranno illustrati i preparativi per lo sciopero generale del 23 ottobre 2009 che si terrà a Roma. Chiunque E’ interessato a partecipare alla manifestazione puo’ lasciare il proprio nominativo presso il Laboratorio Studentesco o sulla nostra e-mail.








domenica 18 ottobre 2009

video sui BRAVI RAGAZZI DI CASA POUND

"Nel 1943, dopo vent'anni di regime, la città - con gli alleati ancora lontani! - si liberò in soli 4 giorni dall'occupazione nazi-fascista e mise all'angolo i vigliacchi che si affrettavano a nascondere la camicia nera.

Il 30 Settembre 5.000 studenti, lavoratori, disoccupati sfilando tra le strade di Materdei e della città, non solo hanno ricordato ed onorato quella pagina della nostra storia ma hanno urlato la sua attualità: Materdei, Napoli è antifascista!
Questa l'istantanea della nostra città: i soggetti sfruttati nelle strade, i fascisti asserragliati nel loro covo protetti dalle forze dell'ordine e dalle dichiarazioni dei loro “padrini politici” e mazzieri ripuliti.
La risposta del quartiere al passaggio del corteo (applausi, calo di panieri dai balconi e dalle finestre pieni di bottiglie d'acqua, bambini e signore affacciate) ha rafforzato in noi una convinzione: a cacciarvi non dovranno essere le forze repressive, a cacciarvi sarà la città."
dal sito del CAU




Questo video, creato dai compagni del cau di Napoli prevedeva una seconda parte, prontamente "qualcuno" ha provveduto a rimuoverlo. Girate questo video è importante proprio per impedire a questi bravi ragazzi di attuare le loro losche manovre e di "censurare" la verità". rete studenti salerno

venerdì 16 ottobre 2009

Salerno/Cava: Partigiani Fantocci e odio razziale. Quattro topi di fogna a giudizio!
Il 25 aprile del 2007, in occasione dei festeggiamenti per la liberazione, appesero dei fantocci impiccati al balcone del Palazzo dell'ex Pretura di Cava, al collo cartelli con scritte contro i partigiani; nella notte tra il 12 e il 13 giugno 2007 fecero irruzione all'interno del centro sociale “ Asilo Politico ” di Salerno , dando fuoco a mobili e suppellettili, manomettendo anche l'impianto idrico provocando così l'allagamento dei locali; ed in più, in occasioni di manifestrazioni pubbliche, inneggiarono all'odio razziale ed etnico, esibendosi nel saluto romano, e detenendo in casa armi bianche, manganelli e fionde.

Queste le accuse che, ieri mattina, hanno indotto il gup Zarone a rinviare a giudizio quattro giovani vicini al gruppo “Forza Nuova”.
Si tratta di Guido D'Amore , Vito Mercurio , Raffaele Marino e Luca Lezzi (il collegio difesivo era formato dagli Avvocati Giovine, Ciliberti, De Felice). Il processo nei confronti dei quattro imputati prenderà il via il prossimo 16 marzo 2010, dinanzi ai giudici della Seconda penale del tribunale di Salerno. “In quella sede – ha commentato ieri l'avvocato Giovine subito dopo il pronunciamento del gup Zarone – dimostreremo l'insussistenza del quadro accusatorio. Riteniamo infatti che alcuni elementi di prova addotti dalla Procura siano del tutto insufficienti per determinare la penale responsabilità dei nostri assistiti.


Vile Attacco Fascista - Nella notte del 12 giugno 2007, ignoti si sono introdotti nel Centro Sociale Asilo Politico di Salerno, penetrando da una finestra del bagno, i soliti, hanno scorrazzato (le bestie!) e devastato.
15/07/2009
Il Mattino di Salerno
IL PROCESSO

Apologia del fascismo in 4 a giudizio

L'accusa: tentarono di incendiare la sede di Asilo Politico Svastiche a Cava

Sono stati rinviati a giudizio con accuse pesanti dall'apologia del fascismo, alla discriminazione razziale, al vilipendio delle forze di liberazione Guido D'Amore, Vito Mercurio, Raffaele Marino, e Luca Lezzi. Quattro giovani che in diverse occasioni inneggiavano al fascismo, con il tipico saluto romano di stampo fascista. Ieri il giudice dell'udienza preliminare Dolores Zarone ha accolto la richiesta del pubblico ministero Rocco Alfano e ha disposto il rinvio a giudizio.

Il processo per i quattro giovani inizia il 16 marzo del prossimo anno dinanzi ai giudici della seconda sezione penale. Sono diversi gli episodi emersi nel corso delle capillari indagini, condotte dagli uomini della Digos, diretti dal vicequestore Luigi Amato. In diverse manifestazioni pubbliche hanno effettuato propaganda fascista. E poi ancora sono stati trovati in loro possesso striscioni con svastiche e croci celtiche o altra documentazione inneggiante al fascismo.


A giugno di due anni fa Lezzi e Marino avrebbero forzato la grata di una finestra del centro sociale «Asilo Politico» a Salerno, dove aveva sede l'associazione culturale «Andrea Proto» e avevano dato fuoco a mobili e suppellettili. Veniva manomesso inoltre l'impianto idrico, con conseguente allagamento. Danneggiati i servizi igienici e l'impianto elettrico. E poi scritte sui muri, con la sigla «N.A.R.» e altre oltraggiose, accompagnate da svastiche e simboli celtici.


Sono solo di qualche mese prima i fatti che sarebbero stati commessi a Cava de' Tirreni da D'Amore, Mercurio e Marino, con altri giovani di «Forza Nuova» sempre di Cava in occasione 25 aprile vilipendevano le forze armate in pubblico, collocando tre fantocci come se fossero impiccati al balcone dell'ex pretura di Cava de' Tirreni e un altro attaccato al lampione, con al collo cartelli con le solite scritte. Poi durante manifestazioni pubbliche i quattro giovani avrebbero sventolato bandiere e drappi con svastiche e croci celtiche, oltre che frasi inneggianti al fascismo. a.b.

lunedì 12 ottobre 2009

Classifica migliori università del mondo

NEW YORK – Università Ivy League addio. Nell’hit parade delle 100 migliori università del mondo compilata annualmente dal Times Higher Education scende per la prima volta il numero di quelle nordamericane (42 nel 2008; 36 nel 2009) mentre cresce la presenza delle università europee (39 sono rappresentate tra le top 100 contro 36 del 2008).

Nel nuovo mondo globale vacilla insomma il predominio delle esclusive università nordamericane tradizionalmente elitarie della East Coast. Soltanto Harvard mantiene saldamente il primo posto, mentre Yale viene scalzata dal secondo al terzo e Princeton deve accontentarsi dell’ottavo. Ben quattro istituzioni inglesi si piazzano nella top ten: Cambridge, seconda, la University College of London, al quarto posto prima dell’ Imperial College London e Oxford (quinte ex equo). Seguono, a ruota, la University of Chicago, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), e il California Institute of Technology (Caltech).

Ma dal boom del vecchio continente, purtroppo, è completamente esclusa l’Italia. L'unica università del Bel Paese presente nelle top 200 è infatti l'Università di Bologna che si piazza al 174° posto, davanti alla Sapienza (la più grande università italiana) che è rimasta al 205°, come lo scorso anno. Dalla graduatoria emerge che la performance media delle italiane è peggiorata quest’anno, anche se Bologna e Il Politecnico di Milano hanno entrambe migliorato la propria posizione. Buone notizie invece per i francesi: la prima università specialistica di Ingegneria al mondo si conferma l’ École Normale Supérieure – Paris mentre la prima università specialistica di Scienze Sociali ed Economiche è la London School of Economics. Bene anche l’Asia. Rispetto allo scorso anno due nuove università asiatiche si classificano tra le prime 100, per un totale di 16. (L' Università di Tokio, prima tra le nipponiche, è al 22° posto)

sabato 10 ottobre 2009

MARTEDI' 13 OTTOBRE 2009 ORE 9:00 TUTTI AL TRIBUNALE DI SALERNO!
Martedì mattina, 13 Ottobre 2009 ore 9.00, 16 componenti del Movimento di lotta dei Corsisti Progetto Conoscenza e Lavoro saranno processati! Il 14 Marzo del 2007 centinaia di senza lavoro, ex detenuti ed indultati effettuarono una protesta presso il passaggio a livello ferroviario, Zona San Leonardo al fine di:
Denunciare le condizioni di precarietà, di disagio e di disperazione nella quale versano le disoccupate e i disoccupati di Salerno e della sua provincia.
Sollecitare la Regione Campania affinché avviasse anche a Salerno, così come a Napoli, i corsi inerenti al Progetto Conoscenza e Lavoro – I.SO.LA.
Grazie a quell'azione di protesta, furono sbloccati dalla Regione Campania 2.500.000.00 di euro dei fondi europei, la cui gestione fu demandata alla Provincia di Salerno. Si permise a 525 disoccupati e disoccupate di tutta la provincia di Salerno, in modo pubblico, trasparente e senza nessun clientelismo, di iniziare un percorso formativo (400 ore) retribuito.
Sempre grazie alla protesta – denuncia di quel 14 marzo 2007, altri 2.500.000.00 ex fondi POR-FSE 2007/2013, il 30 settembre 2009 sono stati attribuiti, con protocollo di intesa tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno, per il completamento (dopo la formazione di 400 ore), del progetto Conoscenza e Lavoro, a 432 disoccupati per poter espletare le Work Experience.
In un anno e otto mesi, grazie alle lotte sono stati destinati ai disoccupati della Provincia di Salerno e provincia 5.000.000.00
Con la seconda tranche dei fondi europei si permetterà a centinaia di disoccupati salernitani di intraprendere, dopo la formazione, un percorso lavorativo che permetterà di cominciare ad uscire dalla precarietà e dalla disperazione (sia economica che esistenziale) a centinaia di donne ed uomini di Salerno che versano in uno stato giuridico di disoccupazione di breve e lunga durata.
Si permetterà di reinserire socialmente ex detenuti, indultati, giovani diplomati, laureati persone con bassa scolarizzazione facenti parte del movimento di lotta. Per tutti si aprirà uno spiraglio per un futuro migliore.
...E PER QUESTO NOI SIAMO DA PROCESSARE?MOVIMENTO DI LOTTA DEI CORSISTI SALERNITANIPROGETTO CONOSCENZA E LAVORO – I.SO.LA.

venerdì 9 ottobre 2009

FUORI I FASCISTI DALLE NOSTRE CITTA'


30 Settembre.Si scende per le strade di Napoli e di Materdei per gridare in 5.000: i neofascisti di CasaPound devono lasciare lo stabile da loro occupato a Materdei il 12 settembre! Abbiamo informato la gente del quartiere, fatto assemblee, parlato con gli studenti; abbiamo spiegato che dietro la maschera dei “bravi ragazzi” si cela il loro razzismo, la loro omofobia, la loro violenza; abbiamo speigato che tutto ciò è molto pericoloso e che va fermato subito…


…purtroppo avevamo ragione: 7 ottobre sette neofascisti di Casa Pound, dell'età apparente di 25 anni, hanno aggredito all'uscita di scuola, uno studente diciottenne del Margherita di Savoia, colpevole solo di essere militante di sinistra! Se stavolta non è andata come a Milano (omicidio Davide Cesare, nel 2003), a Roma (omicidio di Renato Biagetti nel 2006), a Verona (omicidio Niccolò Tommasoli, 2008), è stato per puro caso! Il ragazzo ha avuto una prognosi di trenta giorni: ha una costola fratturata e il volto tumefatto, con escoriazioni su tutto il corpo...


La notizia è rimbalzata immediatamente tra le università e le scuole e poche ore dopo più di cento studenti erano sotto il Comune per chiedere al Sindaco di prendere immediatamente posizione rispetto alla questione CasaPound. In effetti, se le istituzioni fino a ieri si mostravano incerte sul da farsi, attendendo “un riscontro” di ciò che denunciavamo, oggi non possono più coprirsi gli occhi, oggi che si è tristemente verificato ciò che tutti abbiamo sempre saputo. Non è più il tempo di chiacchiere e tentennamenti: CasaPound deve sparire e Napoli è pronta a liberarsene e scendere ancora per le strade!

rassegna stampa sui fatti di oggi
dal CORRIERE - da REPUBBLICA - dal MATTINO (http://cau.noblogs.org/)

e ieri 8/10/2009, i fascisti, sempre loro hanno picchiato - in tre contro uno - un ragazzo del Liceo Maffei (Verona) che stava entrando a scuola, per intimidirlo. Perchè è pubblicamente antifascista. Un'aggressione studiata a tavolino per negare, ancora una volta, la libertà di pensiero.

E' il momento di agire, è il momento di gridare con rabbia: FUORI I FASCISTI DALLE NOSTRE CITTA'!!!

martedì 6 ottobre 2009

Dal sito ufficiale del FPLP:

I leader del Fronte Popolare si incontrano con Haniyeh e pianificano azioni congiunte per difendere la causa nazionale

Una delegazione di leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha incontrato Ismail Haniyeh, Primo Ministro dell’Autorità Palestinese a Gaza, ed una delegazione della leadership di Hamas a Gaza, domenica 4 ottobre 2009, accordandosi sulle priorità e sottolineando la necessità di essere uniti di fronte alle minacce contro la causa nazionale palestinese.
I partiti si sono accordati sulla necessità di organizzare ed attivare le istituzioni palestinesi e di mettere fine alle divisioni, in presenza di gravi pericoli per la causa nazionale palestinese, in particolare alla luce del tradimento avvenuto a Ginevra, dove l’Autorità Palestinese di Ramallah, su ordine di USA ed Israele, ha rinviato l’esame al Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU del rapporto Goldstone sui crimini di guerra a Gaza. I partecipanti si sono accordati su cinque priorità:

1. Il mantenimento delle nostre costanti nazionali palestinesi e dei diritti nazionali, particolarmente in questo momento di rischi politici e minacce di liquidazione contro il nostro progetto nazionale, è il passo più importante in questa fase e deve essere intrapreso e sostenuto con la più grande serietà.

2. Tutte le istituzioni palestinesi devono essere riattivate e ricostruite su basi comprensive, democratiche ed inclusive, e le elezioni presidenziali e legislative devono svolgersi a fianco di nuove ed inclusive elezioni del Consiglio Nazionale Palestinese, per rafforzare e rilegittimare il ruolo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina come solo legittimo rappresentante del popolo palestinese.

3. La riconciliazione nazionale è una priorità nazionale urgente, e deve avere luogo attorno a contenuti quali la protezione del nostro progetto nazionale ed il rafforzamento della determinazione del nostro popolo.

4. Affermare il diritto del nostro popolo a resistere e la necessità di proteggere la resistenza, e l’importanza del coordinamento fra le forze della resistenza con l’obiettivo di causare i più grandi danni al nemico e limitare I danni al nostro popolo.

5. Migliorare il lavoro delle autorità a Gaza e correggere gli errori, per alleviare le sofferenze del popolo.

I partecipanti si sono accordati sulla necessità di continuare gli incontri fra il FPLP e il movimento Hamas per trasformare queste parole in azioni ed aiutare a proteggere il nostro popolo e la nostra causa.
I compagni Dr. Rabah Muhanna, membro dell’Ufficio Politico del FPLP, Kayid al-Ghoul, membro del Comitato Centrale, Younis al-Jarou e Hisham Majdalawi hanno rappresentato il FPLP all’incontro, mentre Hamas era rappresentata dal Primo Ministro Haniyeh, da Jamal Abu Hashem, da Ayman Taha e dal portavoce del governo Taher al-Nounou.

Gaza, 4.10.2009

lunedì 5 ottobre 2009

Corteo Roma 03/10/2009



Una delegazione della RETE ha partecipato al corteo dei precari della scuola a Roma per manifestare la sua piena solidarietà nei confronti di tutti quei lavoratori che sono stati messi da parte da questa illogica riforma Gelmini.Abbiamo scelto di partecipare al corteo dei COBAS e non a quello sulla libertà di stampa in quanto sin dall'inizio dell'estate siamo stati al fianco dei precari appoggiando la loro lotta perchè riteniamo che solo con l'unità tra i movimenti è possibile avviare un percorso che possa contribuire a realizzare un cambiamento che metta in discussione lo stato di cose attuale. Inoltre la scelta di spostare il corteo sulla libertà di stampa al 3 ha messo in evidenza, ancora una volta,come l'obbiettivo dei sindacati confederali e delle forza di opposizione parlamentarI non sia quello di battersi per un cambiamento sociale che ridia voce agli sfruttati e a tutte quelle persone che vivono un esistenza PRECARIA,ma il loro unico obbiettivo è quello di strumentalizzare le aspettative della gente per riuscire ad ottenere nuove poltrone e posti di potere che non metteranno mai in discussione l'attuale sistema statale fascista e piduista!!!!!!

venerdì 2 ottobre 2009

LE VECCHIE E NUOVE MISERIE

"VECCHIE E NUOVE MISERIE"


L'attuale catastrofe politica e sociale fa nascere l'esigenza di intavolare un dibattito serio tra tutte quelle realtà sociali che, oggi più di ieri, subiscono un duro attacco alla propria libertà e ai propri diritti, sui temi del lavoro, sanità, precarietà e diritto allo studio. Noi della Rete Studenti sentiamo forte tale necessità, in quanto non vogliamo più ripetere gli errori dello scorso anno, e chiediamo garanzie certe per il nostro futuro! Il precedente movimento dell'onda è fallito proprio per la sua incapacità di legarsi alle innumerevoli problematiche sociali che noi tutti conosciamo (dal problema lavoro fino ad arrivare al diritto alla casa e ad un futuro che non sia specchio di precarietà, stenti e miserie). In quanto studenti non possiamo rimanere spettatori disinteressati davanti a questa realtà sociale, perchè le decisioni e le lotte di oggi determineranno il nostro domani. Pur consapevoli della nostra diversità di posizione sociale rispetto ad un lavoratore in lotta, precario o un disoccupato, sentiamo pressante la necessità di un cambiamento e di intraprendere un percorso volto a creare le condizioni perchè ciò accada. Le nostre frustrazioni, i nostri malumori, i nostri disagi sociali, che spesso ci portano alla marginalità, sono il riflesso di un certo modo di intendere la politica, funzionale solo all'interesse di pochi eletti e non dell'intera società. Le nostre famiglie soffrono perchè non riescono più a far quadrare le loro spese e quindi a supportarci negli studi. Oggi giorno, infatti, molti giovani non si iscrivono a scuola o all'università, non perchè siano dei "fannulloni" disinteressati alla cultura, ma bensì perchè non sussistono le condizioni per poter accedere a quello che dovrebbe essere un diritto garantito. L'art.34 della Costituzione afferma:"La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie, ed altre provvidenze che devono essere attribuite per concorso. "Purtroppo questo diritto negli anni è stato più volte calpestato da governi di destra e di centro-sinistra, che con la scusa di promuovere la fantomatica meritocrazia ( concetto esistente solo sulla carta) e l'economicità di gestione, non hanno fatto altro che distruggere e sferrare colpi mortali al già fatiscente mondo dell'istruzione pubblica. Considerati i già carenti fondi stanziati dalla Regione Campania per il diritto allo studio, non possiamo accettare lo sperpero degli stessi effettuato da parte delle associazioni studentesche per il finaziamento di progetti pseudo culturali, limitando così di fatto a parecchi studenti ( che realmente hanno bisogno di tali fondi) di accedere alle borse di studio, e facendoli trovare di fronte alla deridente dicitura:"idoneo ma non meritevole".
La situazione per noi giovani del sud è allarmante!!!
Il MIUR ( ministero istruzione università e ricerca) afferma che il 27,5% degli studenti campani è in condizioni di disagio sociale ed economico. Basta questo dato per far capire la gravità della situazione e la necessità di adottare interventi immediati, o altrimenti si rischia che quest' enorme numero di giovani possano diventare la nuova manovalanza a servizio della criminalità oraganizzata. Anche i risultati di una recente ricerca di Almalaurea presentata al ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini sullo stato della riforma universitaria del 3+2, evidenziano come le condizioni economico-familiari siano determinanti al proseguio della carriera universitaria. Infatti si afferma che:
·i laureati di primo livello che decidono di proseguire gli studi sono i giovani provenienti da ambienti familiari socialmente ed economicamente favoriti e quelli residenti in aree del paese economicamente più arretrate;
·L'abbandono degli studi già al primo anno di università è un dato consistente, infatti abbandona quasi 1/5 degli immatricolati;
·Cresce la tendenza a non allontanarsi da casa, a studiare nella sede più vicina quale che sia l'offerta formativa disponibile.A frenare la mobilità territoriale sono i costi spesso insostenibili per le famiglie, soprattutto dove mancano infrastrutture adeguate.
·A fronte di una scarsa capacità attrattiva delle università italiane verso i giovani degli altri paesi, aumenta il numero dei connazionali che decidono di studiare all'estero e dei ricercatori precari che preferiscono trasferirsi in università fuori dal territorio nazionale.
Ci troviamo quindi di fronte ad una sorta di "accesso limitato all'istruzione" che favorisce solo i figli di e non permette a tutti, indistintamente dalla propria condizione economica e sociale, di fruire di un pieno diritto allo studio. Violando in questo modo anche uno dei principi fondanti la nostra carta costituzionale ossia il principio d'uguaglianza (formale e sostanziale) sancito dall'art. 3 della Cost. Chi dovrebbe intervenire, cioè lo stato, resta sordo di fronte alle continue richieste d'aiuto che provengono dalla società civile, la quale non riesce a trovare nemmeno una degna rappresentanza per le proprie istanze, in quanto più volte tradita da chi avrebbe dovuto difenderla. Al fine di non chiuderci più nei nostri particolarismi volti a portare solo acqua al proprio mulino/bandiera e non ripetere gli errori commessi in passato, riteniamo necessario da parte di tutti noi, ricomporre una coscienza di classe capace di cambiare tale realtà sociale, altrimenti saremo tutti corresponsabili dell'avanzata delle destre e del disfacimento sociale che ci vuole asserviti alle logiche di questo sistema.
Avanziamo inoltre la proposta di creare una Cabina di Regia che dia senso etico e trasparenza ai finanziamenti pubblici, impegnando così il sapere critico nella risoluzione delle problematiche sociali e per rilanciare un modello di sviluppo compatibile e di emancipazione socio-economica in un territorio come quello salernitano, vittima di ingenti speculazioni da parte di una losca politica corrotta.

Manifestazione antifa napoli 30/09/09




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