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mercoledì 14 luglio 2010

La guerra contro Cuba

http://www.resistenze.org/ - popoli resistenti - cuba - 07-07-10 - n. 326
da Amicuba online del 26 giugno 2010

di Pedro Etcheverry Vázquez (Prensa Latina)

Da l trionfo della Rivoluzione Cubana nel 1959, circa 3.500 persone sono state assassinate in attacchi terroristici, esecuzioni e combattimenti patrocinati da una controrivoluzione sempre legata alle amministrazioni statunitensi. Ma la guerra si sviluppa anche nei campi commerciale, scientifico e culturale. Più di 93.000 milioni di dollari in perdite per il blocco economico, oltre agli impedimenti all'entrata di medicinali e attrezzature tecnologiche nell'isola.

Durante mezzo secolo, gli Stati Uniti hanno realizzato una guerra sporca contro Cuba che oltre al campo politico, militare ed economico, ha compreso l'educazione, la scienza e la cultura.

Dal 1959, il governo rivoluzionario ha preso misure di beneficio popolare, come la creazione di 10.000 nuove aule in zone rurali e 200 scuole, la costruzione di città scolari e la formazione di maestri volontari.

Il nuovo processo sociale ha anche ribassato di circa il 35% il prezzo dei libri, ha approvato la Riforma Integrale dell'Insegnamento e ha trasformato 66 caserme in scuole.

Inoltre ha dato inizio alla Campagna di Alfabetizzazione, alla realizzazione della Riforma Universitaria e alla creazione dell'Università di Oriente. Analogamente ha appoggiato lo sviluppo del balletto classico, il trasferimento del teatro e del cinema alle popolazioni rurali; ha inaugurato La Casa de las Américas e ha creato le condizioni per lo sviluppo della ricerca scientifica. Il fatto di portare l'insegnamento in forma gratuita dappertutto, di mettere la scienza in funzione degli interessi della società e di fomentare una cultura nazionale a portata di tutti fu mal visto dal governo statunitense e dalla borghesia creola appena spodestata. Si stava sviluppando una manifestazione di giustizia sociale che costituiva un precedente per le nazioni latino-americane e colpiva gli interessi egemonici di Washington.

Durante i primi mesi, stimolati dalla propaganda statunitense e da una politica di trattamento preferenziale, più della metà dei 6.000 medici su cui contava Cuba abbandonò il paese. In quel periodo emigrarono anche migliaia di ingegneri e di tecnici di differenti rami dell'industria. Il 17 marzo 1960, il presidente Dwight D. Eisenhower approvò un programma di azioni segrete che preparava le condizioni per scatenare un'invasione. Il 28 febbraio 1961, un ordigno esplosivo posizionato in un servizio sanitario della Scuola di Segretariato Commerciale Nobel Academy, di La Víbora, dall'organizzazione terroristica Legión Democrática Constitucional, esplose attorno alle quattro del pomeriggio, quando un gruppo di alunne si trovava al doposcuola. Una maestra e sette giovani risultarono ferite. Il bagno e due aule furono completamente distrutte.

Alcuni giorni dopo, nell'Accademia Newton, anch’essa del Segretariato Commerciale, ubicata in calle San Indalecio 417, nel quartiere di Santo Suárez, municipio 10 di Octubre, accadde un altro atto terroristico. All'alba del 15 di aprile, aerei B-26, provenienti dal Guatemala, con false insegne della Forza Aerea Rivoluzionaria, attaccarono di sorpresa l'aeroporto internazionale Antonio Maceo, di Santiago di Cuba, e gli aeroporti di San Antonio de los Baños e Ciudad Escolar Libertad, a La Habana. In quell'ultimo posto ci furono 7 morti e 53 feriti. I minori Miguel J Garay, Olivia González Chiaro, Miriam, Jorge e Roberto González furono feriti gravemente.

Attorno alle sei della mattina, in calle 80, di Marianao, la casa della famiglia González López, al numero 2306, fu distrutta da una bomba di 200 libbre lanciata dall'aviazione mercenaria. Georgina Garrido e i suoi due figli riportarono lesioni.L'invasione della Brigata Mercenaria di Assalto 2506 cominciò a scatenarsi attorno alle 12 della notte del 17 aprile, sulla costa meridionale della Palude di Zapata, municipio Aguada de Pasajeros, a Las Villas. Il capo della postazione delle Milizie di Playa Girón, accompagnato da un alfabetizzatore, scambiò i primi spari coi mercenari. Alcune ore dopo, il fuoco degli attaccanti causò la morte di varie persone, tra esse Dulce María Martín, di 14 anni, e Berto Córdoba Morales, di sei. Una maestra volontaria e cinque brigatisti alfabetizzatori furono fatti prigionieri dai mercenari, ma si mantennero fermi nelle loro convinzioni. La forza d’invasione era composta da circa 1.500 controrivoluzionari di origine cubana. Era stata concepita, organizzata, addestrata, equipaggiata e finanziata dal governo statunitense e dall'Agenzia Centrale di Intelligence (CIA). Fu accompagnata fino alle coste di Cuba da imbarcazioni delle forze navali degli Stati Uniti, e anche così risultò sconfitta in 66 ore.

Il 28 maggio, nel cinema Riesgo, a Pinar del Río, mentre si svolgeva il matiné infantile, un gruppo di controrivoluzionari scatenò un incendio: utilizzò “fosforo vivo”. Come conseguenza di questo sabotaggio, 26 bambini e 14 adulti riportarono ferite. I danni si calcolarono in circa 379.222 dollari. Tra 1960 e 1961, si riportarono 48 feriti in sabotaggi a sale cinematografiche della capitale, come Patria, Lido, Manzanares , 23 e 12, La Rampa, Rex, Cándido, Radiocentro, Mónaco, Payret e Negrete, e al Teatro América. Il 3 febbraio 1962, il presidente John . Kennedy firmò l'Ordine Esecutivo Presidenziale 3447, che stabilì il blocco totale sul commercio con Cuba. Il testo diede potestà al segretario del Tesoro di proibire l'importazione di qualunque prodotto cubano, e indicò al segretario di Commercio di proibire le esportazioni statunitensi verso l’isola. Il giorno dopo, nella Piazza della Rivoluzione, durante un'enorme concentrazione popolare, centinaia di migliaia di cubani approvarono la Seconda Dichiarazione di La Habana. Nel periodo 1960- 1965, tra i 196 civili che furono assassinati da bande di sovversivi fomentate, armate e finanziate dalla CIA, si trovano maestri volontari, brigatisti alfabetizzatori e 15 bambini. Il 25 agosto 1967, attorno all'una della mattina, la scuola primaria Vicente Díaz, ubicata nell'Asociación Campesina Blanquizal, a Las Pelonas, fattoria Adriana Nieves, a Guáimaro, Camagüey, fu distrutta da un incendio intenzionalmente provocato dai terroristi.

Fino a quella data, la controrivoluzione aveva commesso 152 atti terroristici contro scuole e 13 contro altri obiettivi legati all'educazione. Il 6 ottobre di 1976, fu abbattuto in pieno volo un aereo civile DC-8, della compagnia aerea Cubana de Aviación, partito dall'aeroporto Seawell, di Barbados.

Aveva a bordo 73 persone, compresa la squadra di scherma, di essi, 14 erano studenti universitari e due erano lavoratori. In quell'attentato terroristico con bombe perirono tutti i passeggeri tra cui anche una bambina di nove anni, i sei studenti di medicina guyanesi e cinque funzionari della cultura della Repubblica Democratica della Corea. Come conseguenza di questo fatto terroristico, ci vollero 15 anni perché Cuba tornasse a recuperare il livello competitivo raggiunto nella scherma.

A metà del 1981, fu introdotto a Cuba il virus del dengue emorragico tipo II, una malattia caratterizzata da sintomi acuti che infiammano il fegato e provocano la morte. L'attacco scatenò un'epidemia che colpì 344.203 cittadini e tolse la vita a 158 persone, di esse 101 bambini, 32 donne, 18 uomini in età lavorativa e sette anziani di 60 anni. 70 dei 101 bambini morti erano in età scolare.

Le spese totali del governo rivoluzionario per affrontare l'epidemia ammontarono a 103,2 milioni di dollari.Una rigorosa ricerca realizzata da scienziati cubani rivelò che l'epidemia era stata ottenuta in laboratorio e introdotta previamente nell'isola: “il ceppo del virus che colpì Cuba nel 1981 non circolava nel mondo nel momento in cui si produsse l'epidemia”.

Nel 1984, il terrorista di origine cubana Eduardo Arocena Pérez, capoccia del gruppo controrivoluzionario Omega 7, dichiarò davanti a un tribunale federale della città di New York, che lo giudicava per fatti terroristici commessi in territorio statunitense, che la missione del suo gruppo era ottenere certi germi per introdurli a Cuba. Questa dichiarazione fu respinta dalle autorità giudiziali degli Stati Uniti. Il 25 marzo 1984, durante l'attacco terroristico dell'Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola (UNITA) nella località angolana di Sumbe, morirono più di 100 persone tra civili e reclute di una scuola militare, quattro costruttori e tre maestri internazionalisti cubani: Héctor Alfredo Pineda Zaldívar, di 29 anni; Alfredo Guillot Pozo, di 27, e Lázaro A Molina López, di 28. Anche in quell'azione si riportarono sette maestri e 14 costruttori cubani feriti. Il 19 aprile 1984, un gruppo terroristico fece esplodere un'autobomba con una carica di grande potenza di fronte a un edificio di appartamenti, ubicato a Huambo, Angola, dove alloggiavano collaboratori civili cubani dei settori della costruzione, dell'educazione e della salute; 14 costruttori cubani e 10 angolani morirono, compresi donne e bambini, e ci furono più di 100 feriti di entrambe le nazionalità. Tra i 25 cubani feriti, ci furono vari costruttori e alcune maestre con lesioni di differente gravità.

Nonostante quelle azioni terroristiche, la Rivoluzione Cubana continuò a offrire il suo aiuto internazionalista ad altre nazioni sottosviluppate. Dopo la sparizione del campo socialista europeo nel 1989 e la disgregazione dell'Unione Sovietica nell’agosto del 1991, a Cuba cominciò il Periodo Speciale in Tempo di Pace. L'economia cubana fu colpita, poiché l’85% dello scambio commerciale era con l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il prodotto interno lordo cadde del 35%. Nella pratica, costituì un secondo blocco. In queste difficili circostanze, i governi statunitensi misero in pratica altri meccanismi per acutizzare la critica situazione economica nella quale si dibatteva la Rivoluzione Cubana.

L'Emendamento Torricelli (settembre 1992), la Legge Helms-Burton (marzo 1996), il Programma per la Transizione a Cuba (1997), l'Emendamento Graham (1998) e il Piano Bush (maggio 2004) portarono altre privazioni materiali e obbligarono il paese a ricorrere a nuovi sforzi. Il sistema educativo, scientifico e culturale cubano vide enormemente colpita la sua assicurazione tecnico-materiale in capitoli vitali, ma nessuna scuola fu chiusa, nessun maestro rimase disoccupato e nessuno studente vide interrotti i suoi studi. Nessun programma educativo, scientifico o culturale della Rivoluzione fu definitivamente interrotto. Durante il decennio del 1990, le scuole di borsisti e i centri speciali per bambini con limitazioni fisiche o mentali continuarono a ricevere i mezzi materiali. Neanche il sistema di recupero degli adulti si fermò. Nonostante questa guerra sporca, nel 2000 Cuba aveva elevato il numero di medici di 22 volte e disponeva di 66.505 laureati nelle sue facoltà di medicina. Contava su un medico per ogni 168 abitanti, il migliore indice del mondo. La rivoluzione educativa formò anche gli ingegneri, i tecnici e gli operai qualificati di cui il paese aveva bisogno.

La guerra sporca scatenata contro Cuba era costata la vita a 3.478 cubani e causato 2.099 handicappati; ha lasciato un'incalcolabile sequela di sofferenza e dolore in centinaia di vedove e migliaia di orfani, e ha provocato enormi perdite economiche e danni materiali. I sistemi educativo, scientifico e culturale agli inizi del primo decennio del XXI secolo hanno continuato a svilupparsi con le stesse limitazioni. La guerra economica del governo statunitense contro Cuba ha ostacolato l'accesso dei ricercatori cubani a centri di prestigio del primo mondo i cui governi in molte occasioni non hanno concesso borse di studio a professionisti residenti nell'isola per paura delle rappresaglie. È stata una costante anche la limitazione dell'accesso a fonti di finanziamento internazionale, a progetti di ricerca, sviluppo e formazione postlaurea, legati a tecnologie di punta. Le imprese statunitensi e le loro filiali producono attrezzature di alta tecnologia alle quali Cuba non ha accesso. L'acquisto di queste attrezzature, di reagenti e di componenti elettronici, rincara il loro prezzo, perché i funzionari cubani si vedono obbligati a comprarli attraverso terzi, e dopo la contrattazione, il ritardo nel trasferimento per via marittima si può prolungare per mesi. Il 5 giugno 2006, Giornata Mondiale dell'Ambiente, ha avuto luogo nel Palazzo delle Nazioni, della città di Algeri, la consegna dei premi ai vincitori del XV Concorso Internazionale Infantile sull’Ambiente, promosso dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (PNUMA). Oltre al presidente algerino, Abdelazid Bouteflika, e ai rappresentanti del PNUMA, hanno assistito all’evento anche rappresentanti della Bayer, della Fondazione per la Pace Globale del Giappone, copatrocinante del concorso, e della casa produttrice giapponese Nikon,compreso il presidente della compagnia. Ai ragazzi vincitori sono state consegnate le rispettive targhe di riconoscimento, una maglietta, materiali da disegno e una macchina fotografica digitale Nikon. A tutti, meno che a Raysel Sosa Rojas, un bambino cubano malato di emofilia, vincitore regionale per la zona dell'America Latina e i Caraibi, e che, sorpreso, osservava che era l'unico a cui non era stata consegnata la macchina fotografica. Quando Jorge González, altrettanto sorpreso, cominciò a indagare sul perché non c'era la macchina fotografica per Raysel, ha dovuto sentire dal rappresentante in Algeria della Nikon, Ideo Fujica, che, a causa del blocco degli Stati Uniti contro Cuba, non potevano consegnare la macchina fotografica al bambino, poiché questa aveva componenti statunitensi.

Raysel Sosa partì da Algeri per Cuba senza la sua macchina fotografica, ma si portò in patria la solidarietà degli altri bambini, dei loro accompagnatori e dei familiari, compresa la madre del bambino statunitense vincitore per la sua regione, tutti costernati per quanto accaduto. Sempre a causa del blocco, si ostacolano i visti affinché professori e scienziati di università statunitensi non viaggino a Cuba per partecipare a eventi organizzati nelle università cubane, in quanto facenti parte delle delegazioni come invitati o portando con sé nuove tecnologie e informazioni. Il governo statunitense ha continuato a prendere misure restrittive. In alcune occasioni stabilendo autorizzazioni specifiche per viaggiare a Cuba, in altre, regolando il conferimento di permessi o l'approvazione perché i cittadini statunitensi visitino l'isola. Se si violano queste regole, qualunque ente o individuo si espone a subire sanzioni in virtù della Legge Helms-Burton.

Il 30 giugno 2007, i funzionari del Dipartimento di Sicurezza Interna degli Stati Uniti che prestavano servizio alla frontiera Maine- Québec, avevano istruzioni di non lasciare passare niente con destinazione Cuba, con il premuroso pretesto che avrebbe potuto essere minacciata la sicurezza nazionale degli statunitensi. L’11 luglio, l'Ufficio di Controllo dei Fondi Stranieri (OFAC), una dipendenza del Dipartimento del Tesoro, informò che la compagnia statunitense Logica CMG, Inc, era stata multata di 220.000 dollari, perché l'azienda predecessore CMG Telecommunications, Inc, aveva procurato, assemblato ed esportato calcolatrici a Cuba e aveva offerto assistenza tecnica dopo l'esportazione. Il 24 ottobre, il presidente George W Bush ratificò la sua politica di blocco e annunciò “nuove iniziative”, e a questo ha unito un appello all'uso della forza per abbattere il governo cubano. Le azioni erano in sintonia con la strategia tracciata nel Piano per la Ricolonizzazione di Cuba (Piano Bush), approvato il 6 maggio 2004 ed elaborato da una commissione presidenziale. Il Piano Bush è stato aggiornato il 10 luglio 2006 e rafforzato il 24 ottobre 2007.

In quel processo si aggiunse in questo programma un capitolo classificato segreto, nel quale si aggiunsero azioni che non poterono diventare pubbliche per la loro natura di violazione del diritto internazionale. Questo capitolo non è stato declassificato. In una relazione elaborata dall'Ufficio di Auditing (Revisione Contabile) del Governo, pubblicato nel novembre 2007 su richiesta del rappresentante democratico per New York, Charles Rangel, presidente del Comitato di Mezzi e Arbitrati della Camera dei Rappresentanti, si riconobbe che il blocco contro Cuba costituiva l'insieme di sanzioni economiche più esteso imposto dagli Stati Uniti nella loro storia, considerando i 20 programmi di sanzioni applicati ad altri paesi. Il 18 dicembre 2007, il senatore democratico Bill Nelson (per la Florida) presentò il disegno di legge S.2503, “per proibire l'entrata negli Stati Uniti di stranieri che abbiano contribuito in maniera diretta o significativa alla capacità di Cuba di sviluppare le sue risorse petrolifere”.

Detto progetto propose abrogare l'Accordo di Frontiera Marittima e altre misure, adducendo la necessità di “affrontare il potenziale pericolo che affrontano gli ecosistemi in Florida”, come risultato del programma cubano di esplorazione e sfruttamento di idrocarburi nella sua zona economica esclusiva. Fino alla fine di dicembre 2007, il blocco aveva causato a Cuba perdite per un valore superiore ai 93.000 milioni di dollari. Il 22 febbraio 2008, furono multati il Bank Atlantic e la RMO, Inc. Nel primo caso si sostenne che nel luglio 2004 non si era bloccata una transazione finanziaria, nella quale si supponeva che il governo cubano avesse interessi. Nel secondo caso, si addusse il supposto inizio di un trasferimento di fondi relazionati con viaggi a Cuba.

In aprile, la Divisione Salute della General Electric ha comprato la compagnia britannica di forniture mediche Whatman, per un importo di 713,7 milioni di dollari. Dopo l'operazione, l'impresa commerciale Merck, SA, ha informato di aver “ricevuto una comunicazione dalla GE nella quale ci proibisce tassativamente di vendere prodotti di Whatman a Cuba”. Per un altro trapasso di proprietà verso la bandiera statunitense, la società svedese Pharmacia ha congelato la vendita a ospedali cubani dell'ormone della crescita GH, impiegato in endocrinologia pediatrica per curare bambini con problemi nella crescita.

Cuba non ha potuto comprare tre milioni di siringhe monouso per un valore di 256.000 dollari per la vaccinazione infantile, attraverso l'Alleanza Mondiale per Vaccini e Immunizzazione. Questi sono solo esempi del blocco. A Sandra Levison, direttrice del Centro di Studi Cubani, di New York, ritornando da un viaggio a La Habana furono trattenute in aeroporto varie opere d'arte cubane. Le perdite per le azioni di rafforzamento del blocco promosse dal Dipartimento del Tesoro su collezionisti e galleristi cubani, ammontarono quell'anno a 150.000 dollari.

Le gallerie cubane dovettero partecipare alle esposizioni convocate dall'Europa, ma con l'inconveniente di promuovere l'arte cubana a un costo addizionale, quello delle spese di trasporto e di noli. A causa di questo ostacolo sono stati spesi quasi 100.000 euro all’anno per accedere a mercati emergenti, di fronte all'impossibilità di collocare l'arte cubana nel suo mercato potenziale. L’8 ottobre 2008, a La Habana si fecero conoscere gli enormi o stacoli esistenti perché le autorità cubane dell’educazione potessero acquistare mezzi di diagnosi, didattici e informatici fabbricati negli Stati Uniti, il che continuava a colpire il sistema educativo, principalmente le scuole vocazionali e i centri speciali di educazione per handicappati. Queste proibizioni si estendevano ai pezzi di ricambio e ad altre attrezzature prodotti da filiali con sede in paesi terzi.

Una relazione di Cuba presentata all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) segnalava che, nel 2007, era stato colpito il funzionamento di 16 scuole speciali per bambini sordi e ipoudenti e vari circoli infantili che richiedevano attrezzature speciali per lo sviluppo della percezione uditiva. “L'intransigenza di Washington ha impedito nell'ultimo anno che la nazione caraibica potesse contare su ambulatori per l’udito e visualizzatori di linguaggio per il lavoro correttivo individuale la cui vendita è stata proibita come se si trattasse di armi molto letali”, ha indicato il testo.

“Ha provocato anche che 2.230 bambini con limitazioni fisiche motorie, che ricevono cure ambulatoriali offerte dallo Stato in questi casi, non possano contare su mezzi informatici il cui acquisto negli Stati Uniti permetterebbe risparmio e un rapido trasporto”, ha aggiunto. Raciel Proenza, direttore dell'America del Nord nel Ministero di Investimenti Stranieri e Collaborazione Economica, ha dichiarato che come conseguenza del blocco, Cuba non beneficia dei flussi di investimento straniero internazionale che, secondo i calcoli di quell'organismo, prendendo come riferimento paesi dell'Associazione Latinoamericana di Investimento, potrebbero arrivare a 232 milioni di dollari annuali, solo provenienti degli Stati Uniti.

Ha assicurato che per quelle restrizioni, Cuba non ha beneficiato dei crediti e dell'assistenza per lo sviluppo che concedono la Banca Mondiale e la Banca Interamericana di Sviluppo. Proenza ha spiegato che, allo stesso tempo, Washington destinava forti risorse materiali e finanziarie alla sovversione e ai gruppi controrivoluzionari che agivano a Cuba. Il 25 ottobre, Jorge Luis Fernández Chamero, direttore di Collaborazione Internazionale del Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente (CITMA), ha detto che era stato impossibile comprare prodotti del fabbricante Amersham Biosciences, appartenente alla compagnia General Electric, perché questa società non ha autorizzato l'operazione scoprendo che la richiesta era per Cuba. Ha aggiunto che era risultato impossibile l'acquisto delle attrezzature adeguate per la certificazione di laboratori di sicurezza biologica e la loro calibrazione, così come apparati di protezione radiologica destinati ad affrontare emergenze.

il funzionario cubano ha fatto un esempio: a istituzioni cubane è stato negato l'accesso a database come la SpringerLink, il provider di informazioni scientifiche, tecniche e mediche più completo del mondo, e alla Science Citation Index, il repertorio più importante che esiste per conoscere la produzione intellettuale di qualunque nazione. Secondo le valutazioni del CITMA, a partire da aprile 2008 i danni del blocco a Cuba hanno continuato a manifestarsi. Si sono avuti problemi nell'accesso all’informazione aggiornata su software e tecnologie, servizi che non sono disponibili per gli utenti cubani che si colleghino a internet.

Cuba ha continuato ad affrontare ostacoli per realizzare commerci con aziende straniere, a causa delle proibizioni esistenti, agli alti costi dei bonifici bancari, e alle commissioni che si richiedono nelle banche per eludere il blocco.

Ci sono state difficoltà nello scambio scientifico, nell'accesso limitato a istituzioni che producono conoscenza, come università e centri di ricerca, alle loro rispettive pubblicazioni, e a tecnologie di punta. Ci sono state limitazioni per realizzare scambi accademici, poiché gli statunitensi affrontavano enormi ostacoli per ottenere licenze che li autorizzassero a viaggiare a Cuba. Difficoltà per utilizzare i servizi di linee aeree statunitensi e per fare scali di transito in territorio statunitense, il che ha rincarato il costo dei viaggi in America Latina e in altre regioni.

Si è vista limitata la partecipazione statunitense a eventi internazionali organizzati dall'Istituto di Antropologia dell'Accademia delle Scienze di Cuba. L'Istituto di Informazione Scientifica e Tecnologica ha fatto conoscere che a Cuba è stato rifiutato l'accesso ai database Premier Academia e a libri elettronici dell'editoriale Taylor Francis, tra altre.

Il Centro di Informazione e Gestione Tecnologica di Holguín ha avuto problemi nei servizi di gestione di informazione per la riduzione nell'ottenere riviste come la Network in spagnolo e il Bollettino Ufficiale. Il Centro Meteorologico Provinciale di Holguín è stato colpito da proibizioni nello scaricamento di programmi gratuiti, di pacchetti di sicurezza e dal blocco all'informazione pubblica, l'aggiornamento dell'Antivirus Internazionale e installatori di MySQ.

La decisione del consorzio tecnologico Microsoft, di sospendere il suo servizio di conversazione On Line Messenger per Cuba, ha sollevato una polemica internazionale. Tra coloro che chiedono di emigrare, Washington seleziona chi entra nel suo territorio come parte di una politica di furto di cervelli che comprendequella di causare il maggiore danno alla società cubana. Al principio della Rivoluzione, hanno stimolato l'uscita in massa di medici, ingegneri e tecnici, e dopo hanno limitato l'entrata di artisti e scienziati invitati a partecipare a spettacoli e conferenze. Durante il 2008, l'Ufficio di Interessi degli Stati Uniti a La Habana ha approvato 360 uscite definitive di docenti, dotati di laurea in educazione. Le conseguenze di carattere sociale si sono tradotte in danni a centri scolastici del paese, dove questi professori impartivano lezioni a oltre a 7.000 bambini e giovani che hanno dovuto essere ridistribuiti in altre scuole con i problemi che questi processi provocano negli alunni. Per la formazione pedagogica di ognuno di questi professionisti emigrati, il governo cubano ha investito più di 41.000 dollari. Il totale di risorse finanziarie perse solamente in questo settore è stato calcolato in più di 14 milioni. Il 25 ottobre si è saputo che, alcuni mesi prima, la casa editrice dell'Educational Testing Service, di Austin, Texas, cercò di pubblicare il poema La Muraglia, del poeta nazionale Nicolás Guillén, ma quando iniziarono i le pratiche legali per l'acquisizione dei diritti d'autore, si scontrarono con l'OFAC.

Qualcosa di simile è successo con la casa Holt McDougal, una delle imprese di pubblicazioni di materiali di uso pedagogico che doveva pubblicare la poema Epistola, anch’esso di Guillén. Per le stesse ragioni, l'impresa Pearson Prentice Hall, specializzata nella pubblicazione di libri per l'insegnamento, non ha potuto includere poemi degli autori cubani José Lezama Lima, Roberto Fernández Retamar e Nancy Morejón e un racconto di Alejo Carpentier, nelle collezione Orme della letteratura latinoamericana. Allo stesso tempo, la Casa editrice dell'Università di San Diego, in California, ha dovuto cancellare un progetto relazionato con l'opera di Lezama.

L'Istituto Cubano dell'Arte e Industria Cinematografici non aveva potuto accedere all'American Film Market che si tiene ogni anno a Santa Monica, in California, né alle convencion dell'Associazione Nazionale dei Dirigenti di Programmi di Televisione, due avvenimenti importanti nel commercio audiovisivo.

Data l'impossibilità che Cuba potesse accedere a crediti in banche statunitensi, la base materiale di studi destinata agli studenti e le risorse materiali per garantire la riparazione e il mantenimento della rete scolastica si sono dovute comprare in Cina, il che ha portato come conseguenza il pagamento addizionale di elevate tariffe di noli e magazzino.

L'importo totale dei prodotti acquistati durante questo stesso anno ha raggiunto un valore di 40 milioni di dollari. Nel caso degli acquisti, l’8,7% di questa cifra è stata destinata al pagamento di noli. Se queste operazioni fossero state realizzate negli Stati Uniti, si la cifra sarebbe stata solo il 3.9%. Per queste cause, il Ministero dell’Educazione ha dovuto stabilire una riserva di mezzi immagazzinati che ha raggiunto il 60% dell'importo dell'importazione ascendente a 24 milioni di dollari per periodi di fino ad otto mesi. Questo ha originato spese addizionali di immagazzinamento per un valore stimato di 788.000 dollari. Senza contare che è stato necessario aumentare l'area dei magazzini a 11.594 metri quadrati, con il conseguente aumento di costo per un maggiore volume di perdite e deterioramenti causati dai lunghi periodi di permanenza di queste risorse nelle navi e per le numerosissime manipolazioni.

Le restrizioni dovute al blocco hanno limitato l'acquisto dei mezzi necessari per dotare 60 aule terapeutiche destinate a bambini con necessità educative speciali, per un costo stimato in Europa di 840.000 dollari. Se questi prodotti fossero stati acquistati in mercati statunitensi, le spese sarebbero scese alla metà. Le carenze di batterie per alimentare mezzi tecnici moderni, note come Wppisi, Wais e Grace Arthur, hanno colpito l'applicazione specializzata per la valutazione di bambini con limitazioni.

Queste tecnologie hanno un costo stimato in più di 15.000 dollari. Analizzando i danni del blocco nei diversi livelli del sistema educativo durante il 2008, le carenze che hanno maggiormente influito sul processo insegnamento- apprendimento si possono riassumere in deficit di libri e mezzi per l'insegnamento delle lingue straniere, ma anche nella carenza di carte geografiche, limitazioni nell'uso di internet per alunni e professori delle università pedagogiche, nell'acquisto di giocattoli didattici, mobili per la scuola, oggetti di toilette e igiene e vestiario, nella disponibilità di microscopi, atlanti geografici e storici, e nella capacità di acquisti di attrezzature, reagenti chimici, laminati ed elettrodi, destinati all'insegnamento tecnico e professionale.

All’inizio di novembre, l'OFAC ha rivelò che le imprese Myers Industries, Priceline, Trevolicity e Spirit Airlines, e un centro di ricerche culturali, erano stati multati per violazione delle leggi del blocco. Il Centro di Studi Interculturales, con sede ad Amherst, Massachusetts, ha dovuto pagare 15.000 dollari di multa.

Un po' prima, nel 2007, la Trevolicity, un'altra agenzia di viaggi via internet, ha dovuto pagare 182.750 dollari, mentre, nel 2008, l'impresa Spirit Airlines ha dovuto pagare 100.000 dollari. La stessa fonte ha aggiunto che le multe dell'OFAC, per le trasgressioni delle leggi della guerra economica imposta dal governo degli Stati Uniti a Cuba da 50 anni, durante l'anno fiscale 2008 hanno superato i 2 milioni. L’11 novembre, lo scienziato statunitense Eli Sercarz, dottore in immunologia dell'Università di Harvard, direttore del Gruppo di Immunoregolazione dell'Istituto Torrey Pines per Studi Molecolari, in California, per una visita a La Habana, ha deplorato che le barriere imposte dal blocco non permettano maggiori scambi e affluenza di scienziati statunitensi nell'isola, con il conseguente beneficio di entrambe le parti. Durante il 2008, le spese per l’educazione hanno avuto un aggravio di 1,39 milioni di dollari per il pagamento di noli per il trasporto delle merci a La Habana da differenti mercati in Asia.

I dollari che lo Stato cubano spende ogni anno a causa delle leggi statunitensi che impediscono di accedere al mercato degli Stati Uniti, o a filiali in paesi terzi, permetterebbero di comprare strumenti di geometria, scrittura e accessori, carta braille, strumenti di registrazione e di riproduzione di rilievo, per scuole di bambini ciechi, o l’acquisto di maggiori quantità di prodotti. Mentre l'opera di Cuba in materia educativa era riconosciuta a livello delle Nazioni Unite, un semplice libro bilingue di 32 pagine, che faceva parte di una serie di testi sulla vita dei bambini in 24 paesi, intitolato Andiamo a Cuba, scritto e disegnato soprattutto per i bambini dal prescolare fino a secondo grado, e concepito come “lettura extra- programma”, in determinati circoli estremisti della città di Miami ha provocato un'intensa onda d’isteria.

La Giunta Scolare della contea di Miami-Dade ha tolto dalla circolazione del sistema di biblioteche nelle scuole pubbliche il libro Andiamo a Cuba, scritto dalla tedesca Alta Schreier ed edito in dicembre di 2000 dall'editore Heinemann/Raintree. Agli inizi di 2009, dopo un esteso processo legale che ha compreso una forte polemica a livello della Giunta Scolare di Miami-Dade e di due comitati accademici assessori, il Tribunale di Appello del 11 Circuito di Atlanta ha concluso chela suddetta Giunta non aveva violato il Primo Emendamento quando aveva deciso di rimuovere il libro dalle biblioteche, perché questo materiale “presentava una visione distorta della vita nell'isola” ed “era inesatto e offensivo per tutta una comunità”.

La vera causa di tanto contrasto era che il testo esprimeva una realtà indiscutibile: l'infanzia cubana vive molto felice nella sua patria. Alla fine della contesa, la controversia giuridica era costata al contribuente statunitense più di 250.000 dollari. Le infondate preoccupazioni hanno privato i bambini di quella comunità, situata nel sud della Florida, del suo diritto di conoscere come vivevano e studiavano altri bambini che abitavano in un paese vicino. Il 16 gennaio, l'OFAC ha decretato “chiarimenti legali” che hanno imposto regole ancora più rigorose sui viaggi a Cuba e che hanno colpito le imprese statunitensi di voli charters, le agenzie di viaggio e gli invii di denaro che inviano gli emigrati cubani ai loro parenti nell'isola.

Queste misure, annunciate quattro giorni prima dell’insediamento di Barack Obama, sono state interpretate come un risultato della resistenza di funzionari “bushisti” recalcitranti che non erano d’accordo con l'arrivo di una nuova amministrazione. Anche quando è stato possibile che Galería Habana partecipasse a due fiere d’arte convocate in territorio statunitense, Pinta New York (novembre 2008) e Pulse New York (marzo 2009), le autorità statunitensi hanno continuato a praticare azioni di blocco per ostacolare la promozione dell'arte cubana.

Alla decima edizione della Biennale di La Habana, sono riusciti a partecipare solo 250 statunitensi, sotto il ridicolo e discutibile pretesto di renderlo possibile solo con licenze religiose. Alla Fondazione Amicizia è stato negato il visto e un gruppo di 48 viaggiatori (Maricarmen Arte e Cultura) che viaggiavano a Cuba via il Messico, e non avevano ancora richiesto l’autorizzazione, sono stati minacciati con sanzioni. Secondo studi dell'Impresa di Gallerie d’Arte (Génesis), il migliore mercato potenziale per le arti plastiche si trova negli Stati Uniti, per la vicinanza geografica con Cuba, che tende a ribassare passaggi e noli. Si stima che le esportazioni cubane sarebbero potute crescere il doppio se non fossero colpite da fattori come la diminuzione del turismo statunitense con indicatori da un 80% ad un 90%, la diminuzione nella stessa proporzione di visite di artisti, agenti, galleristi e collezionisti che viaggiavano a Cuba tra sei otto volte all'anno. Crea danni anche la diminuzione dell'assistenza a eventi culturali che contavano su una grande presenza e rappresentavano entrate per le gallerie cubane e l'impossibilità di realizzare le transa zioni commerciali in dollari statunitensi, il che implica perdite nel mercato dei cambia per i clienti di Cuba.

Cuba non ha accesso alla rete di pubblicità di media specializzati in arte che funzionano dagli Stati Uniti. Neanche accede alle industrie di stampe d’arte. Quella restrizione implica di dovere incaricare gli stampatori d’arte in Europa con un incremento dei costi di 100.000 euro all’anno. Si devono anche pagare costi addizionali di trasporto, nolo e bonifici monetari per potere collocare l'arte cubana negli Stati Uniti. Queste barriere economiche limitano le vendite di un volume vicino al milione di dollari, che rappresenta il 50% del valore totale delle esportazioni che il sistema di cultura cubano ha prodotto l'anno scorso, nel quale più del 60% è stato realizzato nel mercato europeo, considerato di più difficile penetrazione. Durante il 2010, anche quando l'arte latinoamericana ha segnato il boom del mercato e vari autori come Manuel Mendive, Manuel Mendive, Roberto Fabelo, Alexis Leyva Machado (Kcho), Roberto Diago, Carlos Quintana, il gruppo Los Carpinteros e Roberto González hanno raggiunto buone quotazioni in aste internazionali, è stata inaccessibile la presenza di rappresentanti cubani alle edizioni dei principali eventi d’arte, come alle aste Christie's e Sotheby's, o alle fiere Art América o Art Chicago, alle quali si era riusciti a partecipare precedentemente.

Nei ultimi tre anni, nelle audizioni di Arte Latinoamericana a New York si sono venduti più di 30 milioni di dollari in arte cubana, compresi artisti che risiedono a Cuba che sono presentati ad aste da enti o privati forestieri, di fronte all'impossibilità di farlo dall'isola, per il rischio della confisca dei fondi. Questo processo ostacola una fonte di entrate senza colpire il patrimonio dell'isola e cospira contro la promozione degli artisti cubani. In agosto del 2009 si fatto sapere che l'OFAC aveva appena imposto una multa di 10.341 dollari alla MGE UPS Systems, Inc (poi conosciuta come American Power Conversión Corporation) - una compagnia con sede in California - per aver venduto “regolatori elettronici la cui destinazione finale era Cuba”. Secondo questo ufficio, “il direttore regionale delle vendite avrebbe dovuto accertare che il carico in questione avrebbe potuto essere diretto verso Cuba e avrebbe dovuto prendere misure per bloccare la transazione”. Dall'arrivo al potere dell'amministrazione di Obama, l'OFAC ha applicato nuove sanzioni per supposte violazioni del blocco a Cuba, che ammontano a oltre 365.000 dollari, un terzo di tutto il denaro riscosso da quell'ente quest’anno a titolo di infrazioni commerciali.

In ottobre, il governo statunitense ha negato il visto al dottor Luis Raúl Paz, specialista dell'Istituto di Meteorologia di Cuba, per un viaggio alla sede del Fondo per l'Ambiente Mondiale, situato a Washington, che aveva intenzione di partecipare a una riunione legata alla Convención Marco de Naciones Unidas sobre el Cambio Climático. Inoltre non è stato concesso il permesso affinché un gruppo di scienziati statunitensi assistesse a un congresso internazionale che si sarebbe tenuto a La Habana dal 26 al 30 ottobre. Il 28 ottobre si sono registrati 187 voti a favore della risoluzione contro il blocco, presentata dalla delegazione cubana, tre contro (Stati Uniti, Israele e le Isole Palau) e due astensioni (Micronesia e le Isole Marshall). Questa è stata la diciottesima occasione in cui la sessione plenaria di quel forum mondiale ha ripudiato l’assedio economico instaurato da Washington contro Cuba. Il 5 novembre si chiuse nella capitale cubana il Congresso Biotecnologia Habana 2009 che riuniva circa 500 esperti di più di 30 nazioni. La scarsa presenza di scienziati statunitensi contrastava con quella di altri paesi. Durante l'evento, l'alto livello scientifico raggiunto nell'isola è stato riconosciuto dai premi Nobel tedeschi Robert Hubert (Chimica 1988) e Harald zur Hausen (Fisiologia e Medicina 2008). In uno dei suoi interventi, il vicepresidente del consiglio dei Ministri di Cuba, José Ramón Fernández, ha segnalato che gli ostacoli allo scambio scientifico tra Cuba e Stati Uniti erano una dimostrazione dell'anacronismo del blocco di Washington contro l'isola. Alla fine del 2009, a Cuba si continuava a negare l'accesso ai mercati di programmi informatici specializzati, tastiere intelligenti, schermi tattili, interruttori e opzioni innovative per bambini ciechi e sordomuti che sono stati create dalla scienza con la finalità di superare le limitazioni che provocano questi handicap.

Durante i 50 anni di Rivoluzione trascorsi, attraverso questo ferreo blocco, i governi degli Stati Uniti, con l'eccezione dell'amministrazione di Carter che aveva cercato di renderlo flessibile, hanno tentato di frustrare i programmi di sviluppo di Cuba in materia educativa, scientifica e culturale. Per questo, la principale potenza imperialista ha violato la Dichiarazione Universale dei diritti umani, del 10 di dicembre 1948; la Dichiarazione dei Diritti del Bambino, del 20 novembre 1959; il Patto Internazionale dei Diritti Economici, Sociali e Culturali, del 16 dicembre 1966; la Risoluzione 32-130 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del 1977; e la Convenzione dell'ONU su Diritti del Bambino, del 20 novembre 1989.

In 50 anni, 16 cubani hanno offerto le loro vite nel nobile impegno di esercitare la docenza, alfabetizzare, collaborare, o incoraggiare la rivoluzione tecnica e sette professori internazionalisti cubani sono stati assassinati. In quello stesso lasso di tempo, 39 cubani legati all'educazione o alla cultura sono morti a causa del terrorismo e due maestri, quattro figli di maestri, quattro alfabetizzatori, 11 alunni e 12 bambini hanno riportato lesioni. Sette professori internazionalisti sono rimasti feriti in una sola azione terroristica in Angola; 40 cubani legati a questi settori sono stati feriti o lesi in atti terroristici; 152 atti terroristici sono stati perpetrati contro scuole e 13 contro altri obiettivi legati all'educazione. Inoltre, cinque “eroi” di Cuba si trovano imprigionati negli Stati Uniti da 11 anni: Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González, René González y Gerardo Hernández.

domenica 16 maggio 2010

Le riflessioni del compagno Fidel:la tirannia odiosa imposta al mondo

www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 08-05-10 - n. 318

Le riflessioni del compagno Fidel
La tirannia odiosa imposta al mondo
08/05/2010

La nostra epoca si caratterizza per un fatto che non ha precedenti: la minaccia alla sopravvivenza della specie umana imposta dall’imperialismo al mondo.

La dolorosa realtà non dovrebbe sorprendere nessuno. La si vedeva venire a passo accelerato negli ultimi decenni, ad un ritmo diffIcile da immaginare.

Questo significa che Obama è responsabile o promotore di questa minaccia? No! Dimostra semplicemente che ignora la realtà e non vuole, né potrà superarla. Piuttosto sogna cose irreali in un mondo irreale. “Idee senza parole e parole senza senso”, come ha detto un brillante poeta.

Anche se lo scrittore nordamericano Gay Talese, considerato uno dei principali rappresentanti del nuovo giornalismo, ha assicurato il 5 maggio -come informa un’agenzia di notizie europea - dice che Barack Obama incarna la miglior storia degli StatI Uniti nell’ultimo secolo, quello che si può condividere sotto alcuni aspetti non altera per niente la realtà obiettiva del destino umano.

Occorrono fatti come il disastro ecologico appena avvenuto nel Golfo del Messico per dimostrare quanto poco possono i governi contro coloro che controllano il capitale, quelli che, tanto negli Stati Uniti come in Europa, attraverso l’economia nel nostro pianeta globalizzato, decidono il destino dei popoli. Prenderemo come esempio le misure che partono dallo stesso Congresso degli Stati Uniti, pubblicate dai media della stampa più influente di questo paese e dell’Europa, così come sono state diffuse in Internet, senza alterare una parola.

"Radioe TV Martí mentono diffondendo informazioni senza fondamenta, riconosce un rapporto della Commissione delle Relazioni Estere del Senato nordamericano, che raccomanda che le due stazioni si ritirino definitivamente da Miami per ri-localizzarle a Washington, per integrarle “pienamente” all’apparato propagandistico della Voce d’America”.

"Oltre ad ingannare il loro pubblico, le due emittenti usano un linguaggio offensivo ed incendiario che le squalifica”.

"Per 18 anni Radio e TV Martí hanno inutilmente cercato di penetrare in maniera sensibile la società cubana o d’influenzare il governo cubano.”

"Il rapporto diffuso questo lunedì raccomanda di fondere l’Ufficio di trasmissioni per Cuba –OCB in inglese- con la Voce d’America, la radio ufficiale di propaganda del governo degli Stati Uniti”.

"Problemi con il rispetto delle norme giornalistiche tradizionali, un’udienza minuscola, interferenze radiofoniche del Governo cubano, e allegati di nepotismo e d’amicizia hanno danneggiato il programma dal principio”, riconosce la Commissione, presieduta dal Senatore democratico John Kerry.

"Il Comitato raccomanda di spostare urgentemente le due stazioni di Miami, sottolineando la necessità d’assumere in modo più equilibrato il personale, per ottenere un prodotto non politicizzato e di professionisti”, valutano i senatori.

"Il rapporto Kerry fa riferimento ad Alberto Mascaró, il nipote della moglie di Pedro Roig, Direttore Generale di Radio e TV Martí, assunto grazie alla sua parentela con il direttore del servizio latino-americano di la Voce d’America.

"Il documento riporta dettagliatamente come, nel febbraio del 2007, l’ex direttore della programmazione di TV Martí, assieme ad un parente di un membro del Congresso, hanno confessato la propria colpevolezza in una Corte Federale, per aver ricevuto circa 112.000 dollari in commissioni illegali da parte di un responsabile della OCB. L’ex impiegato della OCB è stato condannato a 27 mesi di carcere ed a pagare una multa di 5.000 dollari per essersi accaparrato il 50 per cento di tutto il denaro pagato a TV Martí per la produzione di programmi per la ditta Perfect Image."

Sin qui l’articolo di Jean Guy Allard apparso nel sito web di Telesur.

Un altro artícolo, dei professori nordamericani Paul Drain e Michele Barry, dell’Università di Stanford (California), è stato riportato nel sito di Internet “Rebelión”, e informa:

"Il blocco commerciale USA-americano contro Cuba, promulgato subito dopo che la Rivoluzione di Fidel Castro eliminò il regime di Batista, tocca i suoi 50 anni nel 2010. Il suo obiettivo esplicito è consistito nell’aiutare il popolo cubano ad ottenere la democrazia, ed una relazione del 2009 del Senato degli USA ha concluso che il blocco unilaterale contro Cuba è un fallimento."

"Nonostante il blocco, Cuba ha ottenuto migliori risultati sanitari della maggior parte dei paesi latinoamericani paragonabili a quelli della maggioranza dei paesi sviluppati. Cuba ha una speranza di vita media più alta (78,6 anni) e la maggior densità di medici pro-capite, con 59 dottori ogni 10.000 abitanti; il tasso più basso di mortalità dei minori di un anno (il 5,0 per ogni 1.000 bambini nati vivi, e di mortalità infantile (il 7,0 per ogni 1000 bambini nari vivi) tra i 33 paesi latinoamericani e dei Caraibi”.

"Nel 2006, il governo cubano ha destinato 355 dollari pro-capite alla sanità". "Il costo sanitario annuale destinato ad un cittadino degli USA nello stesso anno è stato di 6714 dollari. Cuba ha anche destinato meno fondi alla sanità della maggioranza dei paesi europei. Ma se i bassi costi nell’assistenza sanitaria non spiegano il successo di Cuba, potrebbero sottolineare la prevenzione delle malattie e le cure sanitarie primarie che l’Isola ha coltivato durante il blocco alla prevenzione commerciale USA americano.”

"Cuba dispone di uno dei sistemi di cure sanitarie primarie preventive più avanzate del mondo. Con l’educazione della popolazione nella prevenzione delle malattie e la promozione della salute, i cubani dipendono meno dai prodotti medici per mantenere sana la popolazione. Negli USa succede il contrario, dato che la salute della popolazione dipende enormemente dalle risorse mediche e tecnologiche, con costi economici molto elevati”.

"Cuba presenta il tasso più alto del mondo di vaccinazioni e parti assistiti da esperti lavoratori della sanità. Le cure e l’assistenza offerti nei consultori, nei policlinici e nei maggiori ospedali regionali e nazionali sono gratuiti per tutti i pazienti”.

"Nel marzo del 2010, il Congresso degli USA ha presentato un progetto di legge per rafforzare il sistema sanitario ed ampliare l’invio di lavoratori sanitari esperti in paesi in via di sviluppo. Cuba continua ad inviare medici a lavorare in diversi paesi tra i più poveri del pianeta: una pratica iniziata nel 1961”.

"Sul fronte USA-americano interno, dato il recente impulso in appoggio di una riforma sanitaria, esistono opportunità per apprendere da Cuba valide lezioni, su come sviluppare un sistema sanitario veramente universale, che ponga l’accento nelle cure primarie. L’adozione di alcune politiche sanitarie tra le più positive di Cuba, potrebbe essere il primo passo verso una normalizzazione delle relazioni. Il Congresso potrebbe incaricare l’Istituto di Medicina di studiare le conquiste del sistema sanitario cubano, per iniziare una nuova era di cooperazione tra gli scienziati USA -americani e cubani."

Il portale di notizie Tribuna Latina ha pubblicato recentemente un articolo sulla nuova Legge d’Immigrazione in Arizona:

"Secondo un sondaggio pubblicato dalla catena CBS e dal quotidiano The New York Times, il 51 per cento considera che la legge è una messa a fuoco adeguata all’immigrazione, mentre il 9 per cento considera che si dovrebbe andare più in là in questa materia. Di fronte a questo, il 36 per cento considera che in Arizona sono andati davvero troppo in là”.

“Due su tre repubblicani sostengono la misura, ma solo il 38 per cento dei democratici si mostra a favore della legge”.

“Uno su due riconosce che è molto probabile che come conseguenza di questa legge si arresteranno persone di determinati gruppi razziali o etnici, con maggior frequenza di altri ed il 78 per cento riconosce che ci sarà un maggior lavoro per la polizia.

“Il 70 per cento considera probabile che come conseguenza di questa misura il numero dei residenti illegali e l’arrivo di nuovi immigranti si ridurranno”.

Giovedì 6 maggio con il titolo:"Arizona: Un morto di fame presunto", è stato pubblicato un articolo della giornalista Vicky Peláez in Argenpress, che comincia ricordando una frase di Franklin D. Roosevelt: "Ricordati, ricordati sempre che siamo tutti discendenti d’immigranti e rivoluzionari”.

È un documento così ben elaborato che non voglio concludere questa Riflessione senza includerlo.

"Le marce di moltitudini di questo Primo Maggio contro la nefasta legge contro gli immigranti approvata in Arizona hanno scosso tutto il Nordamerica. Nello stesso tempo migliaia di statunitensi, politici avvocati, artisti, organizzazioni civiche, reclamano che il governo dichiari incostituzionale la Legge SB1070 che somiglia alle leggi della Germania nazista o del Sudafrica nei tempi del apartheid”.

"Senza dubbio, nonostante le forti pressioni contro la nefasta legge, né il suo governo, né il 70 per cento degli abitanti di questo Stato vogliono accettare la gravità della situazione creata per usare gli illegali come colpevoli della severa crisi economica che stanno attraversando. Mentre chiedono denaro a Barack Obama per pagare 15 mila poliziotti, stanno radicalizzando la loro politica razzista. La governatrice Jan Brewer ha dichiarato che l’immigrazione illegale implica l’aumento del crimine ed il sorgere del terrorismo nello Stato”.

"Paragonare i senza documenti a terroristi autorizza la polizia a sparare contro le persone solo per il colore della loro pelle, per i loro vestiti, per quello che hanno in mano o persino per il loro modo di camminare. Senza dubbio danneggerà anche i 280.000 latino americani nativi che vivono emarginati ed in estrema povertà, come altre minoranze, oltre agli ispanici, che hanno cercato rifugio e lavoro in questa zona arida degli Stati Uniti”.

"Seguendo il repubblicano Pat Buchanan, che dice: “Gli Stati Uniti devono svolgere la più forte crociata per la liberazione del nordamerica dalle onde barbare di affamati stranieri, portatori di malattie esotiche, la governatrice Brewer, dopo l’attacco ai frontalieri , agli operai della costruzione, ai domestici, ai giardinieri, ai lavoratori delle pulizie, ha messo in moto la sua campagna contro i maestri ispanici”.

“In accordo con il nuovo decreto, i maestri con marcato accento non potranno insegnare nelle scuole. Ma la sua crociata non termina lì, perchè la pulizia etnica in tutti tempi storici è sempre stata accompagnata dall’ideologia.

Per questo gli studi ed i progetti etnici sono stati aboliti nelle scuole ed è proibito anche l’insegnamento di temi che possono promuovere risentimenti verso una razza od una classe sociale. Questo implica politicizzare la conoscenza, trasformando i miti creati dal sistema nordamericano.

In realtà significa anche mandare in esilio i pensatori più rispettati negli USA, come Alexis de Tocqueville che nel 1835 diceva che dove un anglo-americano pone il suo stivale, quello sarà per sempre suo.

La provincia del Texas appartiene sempre ai messicani, ma presto non ci saranno più messicani là. E cosa succederà negli altri luoghi?

"L’unica coscienza dei razzisti è l’odio e l’unica arma per vincerlo è la solidarietà tra gli uomini. Questo Stato è già stato battuto quando negò di stabilire come festività il giornodi Martín Luther King, ed il boicottaggio fu fortissimo e molto compatto ...”

Fidel Castro Ruz

7 Maggio del 2010
Ore 18.15
(Traduzione Gioia Minuti)

lunedì 19 aprile 2010

Campagna di mobilitazione a sostegno di Cuba

Il 28 aprile 2010 dalle ore 13.30 alle 16.30 sit-in di fronte al Parlamento Europeo di Bruxelles a fianco di Cuba e contro la risoluzione dell’11 marzo

L’ennesimo, violento, attacco a Cuba è un’aggressione contro l’autodeterminazione di un paese democratico e indipendente dal 1959. La guerra che gli Usa gli hanno da sempre dichiarato, e che sostengono con qualsiasi mezzo, compreso il terrorismo, è un’offesa al diritto internazionale e alla pace.

Cuba è ancora sotto attacco anche da parte del Parlamento Europeo. Parlamento che invece di sostenere e proteggere i reali interessi dei popoli europei dalla crisi sistemica del capitalismo in atto, si preoccupa di eseguire scioccamente gli ordini di Washington. Cuba ha insegnato, senza armi ma con la forza del suo esempio, a milioni di esseri umani in America Latina, e non solo, il valore della libertà, della solidarietà, dell’autodeterminazione, della democrazia e della giustizia sociale.

La morte di Zapata Tamayo, un delinquente detenuto per reati comuni e poi arruolato a suon di dollari dalla cosiddetta "dissidenza" di Miami al soldo degli Usa, è una tragedia umana, che rispettiamo, ma che niente ha a che fare con le libertà fondamentali che a Cuba sono pienamente rispettate e garantite.

Noi condanniamo fermamente la risoluzione dell’11 marzo 2010, in relazione a quella morte, che il Parlamento Europeo ha votato contro Cuba, perché infarcita di evidenti falsità per perseguire il fine di abbattere il processo rivoluzionario cubano. Ringraziamo sentitamente gli europarlamentari che vi si sono opposti.

Condanniamo, altresì, la violenta e strumentale campagna mediatica contro lo stato sovrano di Cuba in relazione a presunte e inesistenti violazioni dei diritti umani.

Cuba è sottoposta a un feroce blocco totale degli Usa che è stato condannato 18 volte dalle Nazioni Unite senza nessuna risposta da parte statunitense, se non il loro arrogante disprezzo per la legalità internazionale. Un blocco che viola i diritti umani del popolo cubano.

Cuba è stata attaccata dal terrorismo, ed ha avuto circa 3478 morti, e paga la sua autonomia e indipendenza con la detenzione di Cinque suoi agenti dell’antiterrorismo incarcerati illegalmente da oltre 11 anni negli Stati Uniti, con gravissime violazioni dei loro diritti umani, solo perché difendevano il loro paese dagli attacchi del terrorismo proveniente dagli Stati Uniti.

In questo 2010 si celebra il 65° anniversario della Liberazione dell’Europa dal nazi-fascismo e noi vorremmo che questo anniversario segnasse anche, finalmente, la fine degli attacchi strumentali e vergognosi che il Parlamento Europeo continua ad effettuare da anni contro il popolo cubano e la sua Rivoluzione .

Oggi noi chiediamo, in nome dei popoli europei, che il Parlamento continentale realizzi politiche solidali ed eque con il governo e il popolo cubano rispettando la sua autodeterminazione e la sua sovranità nazionale.

Gli Organizzatori:
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Nuestra América (membro della Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità)
Associazione La Villetta per Cuba


da:http://www.resistenze.org/ - popoli resistenti - cuba - 10-04-10 - n. 314

giovedì 25 marzo 2010

“Le menzogne contro Cuba. Vediamone le principali”

Fonte: www.resistenze.org

Andrea Genovali Vice presidente Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Continua incessante la campagna contro Cuba. Alcune organizzazioni cercando di essere convincenti non si rendono neppure conto di cadere nel ridicolo pur di essere in linea con le accuse infondate e propagandiste degli Stati Uniti.

La strategia di oggi è quella di citare, astraendoli dal contesto reale, articoli del codice penale e leggi varie che Cuba ha dovuto adottare per contrastare le migliaia di attentati contro cittadini cubani e il presidente Fidel Castro sovvenzionati e coperti dagli Stati Uniti da parte dei mafiosi di Miami o direttamente dalla CIA, presentandoli come i codicilli repressivi del regime.
Si cita l’articolo 91 del codice penale cubano che prevede pena da 10 a 20 anni per chi "nell'interesse di uno stato straniero, commette un atto che ha l'obiettivo di danneggiare l'indipendenza o l'integrità territoriale dello stato cubano". Ma in Italia cosa successe al tempo del terrorismo di destra e cosiddetto rosso? E, giustamente, quanti anni si presero quei quattro leghisti che con un carro armato di cartone occuparono il campanile di S. Marco a Venezia qualche anno fa? Lo stato italiano doveva o no difendersi? Nessuno ricorda che in Italia furono anche promulgate leggi eccezionali contro il terrorismo. E gli Usa non fanno guerre nel mondo per difendere quelli che loro chiamano l’interesse nazionale? Allora perché queste stupide accuse a Cuba? Non è questo sciocco o ben remunerato servilismo?

Inoltre si dice che la legge 88 prevede da 7 a 15 anni di carcere per aver fornito agli Stati Uniti informazioni che potrebbero essere usate per rafforzare misure anti-cubane, come il blocco economico. E anche qui che cosa c’è di strano e direpressivo rispetto a tutti i paesi cosiddetti democratici del mondo occidentale? Perché Cuba non deve difendere la propria indipendenza contro chi, in combutta con il nemico storico della Repubblica nata nel 1959, cospira per abbattere quella repubblica? E in Italia, negli Usa e in qualsiasi paese del mondo non esiste un sistema per il quale chi cospira con un paese straniero per abbattere un sistema politico e sociale rischia pene severissime. E allora perché solo per Cuba vale questo scandalo? Non è sciocco o ben remunerato servilismo?

Inoltre si prosegue dicendo che la legislazione inoltre vieta il possesso, la distribuzione o la riproduzione di "materiali sovversivi" provenienti dal governo statunitense e stabilisce fino a cinque anni di carcere per aver collaborato con emittenti radiotelevisive o pubblicazioni che si ritiene sostengano le politiche degli Usa. Anche qui cosa c’è di repressivo nel porre in essere misure che tengano conto che la cospirazione con la potenza statunitense che, per causa loro non certo di Cuba, dal 1961 ha posto in essere un blocco terribile che ancor oggi colpisce duramente l’isola e ne minaccia concretamente la sopravvivenza; oppure si punisce chi collabora con le radio e le televisioni Usa che mandano a Cuba programmi contro la repubblica cubana… ma in Italia e negli Usa cosa accadrebbe se una potenza straniere inviasse messaggi e programmi contro la nostra repubblica al fine di farla cadere? Allora non è sciocco o ben remunerato servilismo?
Occorrerebbe una maggior autonomia dai desiderata degli Stati Uniti per affrontare in modo serio una discussione su Cuba che, ricordiamo, è un’isola di 11 milioni di abitanti, del terzo mondo posta nel Caribe, che non ha risorse energetiche né di altro tipo, a poche miglia dagli Usa ma che nel 1959 ha scelto di prendere nelle proprie mani il proprio destino. E oggi quel piccolo paese bloccato e aggredito è fra i primi al mondo in settori fondamentali per un paese quali sanità, assistenza pubblica, istruzione, biotecnologie ecc..

Allora smettiamola di perseguitare Cuba e cerchiamo di guardare alla sua realtà con sguardo libero e indipendente dalla propaganda statunitense. Cuba è un’isola del Caribe e nessuno fa un raffronto ad esempio con Haiti dove non esiste nessuna protezione sociale e, senza citare il terremoto, ma nel 2008 i tre terribili uragani che devastarono il Caribe fecero 1 morto per infarto a Cuba e 87 ad Haiti! E cosa successe a New orleans con l’uragano Katrine? Allora smettiamo con la propaganda cialtrona e parliamo di cose serie!

Non siamo sciocchi, o almeno non quanto pensano i nostri detrattori, sappiamo che una parte di quelli che criticano Cuba lo fa, spesso per ignoranza della realtà o perché ha ascoltato sempre una sola campana, quella occidentale; ma sappiamo anche che molti, troppi, altri lo fanno perché pagati dagli Stati Uniti e questa è una vergogna per tutti coloro che pensano che la democrazia vera, sostanziale, sia un valore universale. Cuba lo crede, in occidentali in troppi ne parlano ma non la applicano.
da Ufficio Stampa Italia-Cuba

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