giovedì 25 marzo 2010

“Le menzogne contro Cuba. Vediamone le principali”

Fonte: www.resistenze.org

Andrea Genovali Vice presidente Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Continua incessante la campagna contro Cuba. Alcune organizzazioni cercando di essere convincenti non si rendono neppure conto di cadere nel ridicolo pur di essere in linea con le accuse infondate e propagandiste degli Stati Uniti.

La strategia di oggi è quella di citare, astraendoli dal contesto reale, articoli del codice penale e leggi varie che Cuba ha dovuto adottare per contrastare le migliaia di attentati contro cittadini cubani e il presidente Fidel Castro sovvenzionati e coperti dagli Stati Uniti da parte dei mafiosi di Miami o direttamente dalla CIA, presentandoli come i codicilli repressivi del regime.
Si cita l’articolo 91 del codice penale cubano che prevede pena da 10 a 20 anni per chi "nell'interesse di uno stato straniero, commette un atto che ha l'obiettivo di danneggiare l'indipendenza o l'integrità territoriale dello stato cubano". Ma in Italia cosa successe al tempo del terrorismo di destra e cosiddetto rosso? E, giustamente, quanti anni si presero quei quattro leghisti che con un carro armato di cartone occuparono il campanile di S. Marco a Venezia qualche anno fa? Lo stato italiano doveva o no difendersi? Nessuno ricorda che in Italia furono anche promulgate leggi eccezionali contro il terrorismo. E gli Usa non fanno guerre nel mondo per difendere quelli che loro chiamano l’interesse nazionale? Allora perché queste stupide accuse a Cuba? Non è questo sciocco o ben remunerato servilismo?

Inoltre si dice che la legge 88 prevede da 7 a 15 anni di carcere per aver fornito agli Stati Uniti informazioni che potrebbero essere usate per rafforzare misure anti-cubane, come il blocco economico. E anche qui che cosa c’è di strano e direpressivo rispetto a tutti i paesi cosiddetti democratici del mondo occidentale? Perché Cuba non deve difendere la propria indipendenza contro chi, in combutta con il nemico storico della Repubblica nata nel 1959, cospira per abbattere quella repubblica? E in Italia, negli Usa e in qualsiasi paese del mondo non esiste un sistema per il quale chi cospira con un paese straniero per abbattere un sistema politico e sociale rischia pene severissime. E allora perché solo per Cuba vale questo scandalo? Non è sciocco o ben remunerato servilismo?

Inoltre si prosegue dicendo che la legislazione inoltre vieta il possesso, la distribuzione o la riproduzione di "materiali sovversivi" provenienti dal governo statunitense e stabilisce fino a cinque anni di carcere per aver collaborato con emittenti radiotelevisive o pubblicazioni che si ritiene sostengano le politiche degli Usa. Anche qui cosa c’è di repressivo nel porre in essere misure che tengano conto che la cospirazione con la potenza statunitense che, per causa loro non certo di Cuba, dal 1961 ha posto in essere un blocco terribile che ancor oggi colpisce duramente l’isola e ne minaccia concretamente la sopravvivenza; oppure si punisce chi collabora con le radio e le televisioni Usa che mandano a Cuba programmi contro la repubblica cubana… ma in Italia e negli Usa cosa accadrebbe se una potenza straniere inviasse messaggi e programmi contro la nostra repubblica al fine di farla cadere? Allora non è sciocco o ben remunerato servilismo?
Occorrerebbe una maggior autonomia dai desiderata degli Stati Uniti per affrontare in modo serio una discussione su Cuba che, ricordiamo, è un’isola di 11 milioni di abitanti, del terzo mondo posta nel Caribe, che non ha risorse energetiche né di altro tipo, a poche miglia dagli Usa ma che nel 1959 ha scelto di prendere nelle proprie mani il proprio destino. E oggi quel piccolo paese bloccato e aggredito è fra i primi al mondo in settori fondamentali per un paese quali sanità, assistenza pubblica, istruzione, biotecnologie ecc..

Allora smettiamola di perseguitare Cuba e cerchiamo di guardare alla sua realtà con sguardo libero e indipendente dalla propaganda statunitense. Cuba è un’isola del Caribe e nessuno fa un raffronto ad esempio con Haiti dove non esiste nessuna protezione sociale e, senza citare il terremoto, ma nel 2008 i tre terribili uragani che devastarono il Caribe fecero 1 morto per infarto a Cuba e 87 ad Haiti! E cosa successe a New orleans con l’uragano Katrine? Allora smettiamo con la propaganda cialtrona e parliamo di cose serie!

Non siamo sciocchi, o almeno non quanto pensano i nostri detrattori, sappiamo che una parte di quelli che criticano Cuba lo fa, spesso per ignoranza della realtà o perché ha ascoltato sempre una sola campana, quella occidentale; ma sappiamo anche che molti, troppi, altri lo fanno perché pagati dagli Stati Uniti e questa è una vergogna per tutti coloro che pensano che la democrazia vera, sostanziale, sia un valore universale. Cuba lo crede, in occidentali in troppi ne parlano ma non la applicano.
da Ufficio Stampa Italia-Cuba

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