giovedì 16 dicembre 2010

In decine di migliaia a Gaza celebrano l'anniversario del FPLP

Decine di migliaia di membri e sostenitori del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina si sono riuniti oggi, 11 dicembre 2010, al Palestine Stadium di Gaza, per celebrare il 43° anniversario dalla fondazione del FPLP.
Palestinesi provenienti da tutti i distretti, uomini e donne, anziani e bambini, operai e contadini, hanno partecipato alla manifestazione di Gaza e attraversato a gruppi tutta la Striscia di Gaza, sventolando le bandiere rosse che hanno poi riempito lo stadio.
Il compagno Jamil Majdalawi, membro dell'Ufficio politico del FPLP, ha pronunciato il discorso centrale della manifestazione, sottolineando la necessità dell'unità nazionale palestinese per fronteggiare l'occupante e costruire la resistenza contro ogni forma di repressione. Ha inoltre evidenziato come il popolo palestinese abbia il diritto di esercitare tutte le forme di resistenza, inclusa quella armata, popolare ed economica, e che la resistenza è l'unica soluzione all'occupazione.
Ha denunciato l'accumulazione di ricchezza, di potere e influenza a scapito della lotta del popolo palestinese, affermando che l'unico a beneficiare di questa situazione è il nemico. Ha invitato Hamas e Fatah a compiere passi verso la riconciliazione e dare priorità alla lotta nazionale del popolo palestinese.
Ha denunciato la strada delle "trattative" e dei "colloqui di pace" che si snoda dagli accordi di Oslo e affermando che le masse popolari palestinesi devono giungere ad una rivalutazione collettiva di questo periodo al fine di apprenderne le lezioni e proseguire la marcia della lotta rivoluzionaria palestinese.
Ha sottolineato che affinché l'OLP possa adempiere al suo ruolo di salvaguardia e di elemento unificante del popolo, esso deve essere democratico e comprendere tutte le componenti del movimento nazionale palestinese, in modo pluralistico, sulla base di elezioni democratiche e di una rappresentanza proporzionale.
Il compagno Majdalawi ha reso omaggio alla dirigenza e alla storia del Fronte, chiedendo la libertà per il Segretario generale, il compagno Ahmad Sa'adat, detenuto nelle carceri dell'occupante, la libertà dei suoi compagni e di tutti i prigionieri palestinesi, e onorato l'eredità degli ex Segretari generali Abu Ali Mustafa e George Habash. Ha segnalato la forza e l'importanza del coinvolgimento dei giovani e delle donne in tutte le attività e a tutti i livelli del Fronte e del movimento palestinese.
Il compagno Musab al-Bashir, ex prigioniero liberato, ha parlato della lotta dei prigionieri, invitando tutte le forze a dare la priorità alla questione dei prigionieri palestinesi, e identificando il movimento dei prigionieri come un esempio di cessazione delle divisioni interne. Ha analizzato i crimini e gli abusi in atto e commessi contro i prigionieri all'interno delle carceri sioniste, sottolineando l'impegno del Fronte nel suo 43° anniversario in favore dei compagni incarcerati e di tutte le figlie e i figli imprigionati del popolo palestinese.
Le celebrazioni hanno previsto l'esecuzione di performance artistiche, il pronunciamento di discorsi e poesie e si sono concluse con una nuova canzone eseguita dall'artista palestinese Ahmed Assaf dal titolo "La spina dorsale del Fronte".

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