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martedì 12 gennaio 2010

Teramo - C'è Casa Pound dietro l'aggressione ai compagni

Il Video:
In vista della manifestazione del 9/01/2010 "In piazza contro ogni fascismo", organizzata in risposta all'aggressione della notte tra il 23 e il 24 dicembre 2009, Terapia Lampo propone le dichiarazioni di Filippo Torretta, esponente di P.R.C. di Teramo e Davide Rosci, promotore della manifestazione.


Dalle testimonianze degli aggrediti, appare ormai evidente (a sentire le parole di Filippo Torretta - Rif.Com.Teramo) che i neofascisti autori delle coltellate ai compagni lo scorso 23 dicembre, siano di Casa Pound, l'associazione neofascista guidata da Gianluca Iannone.

Una spedizione punitiva in piena regola guidata da esponenti teramani di Casa Pound, evidentemente infastiditi dal rifiuto che la città gli ha dimostrato in più occasioni.

Questa volta non basteranno i consueti comunicati piagnucolanti per rovesciare quello che è sotto gli occhi di tutti e tutte: Le lame le usano gli infami, i fascisti usano le lame.


GUARDA IL VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=vSxnsdhNWuE&feature=related

Fonte:Indymedia Abruzzo

martedì 5 gennaio 2010

Teramo: In piazza contro il fascismo

La notte del 23 dicembre è stata scritta una delle più brutte pagine della storia recente della nostra città. Una quindicina di fascisti hanno aggredito, in maniera fredda e premeditata, alcuni ragazzi che entravano in un locale, ferendone tre con armi da taglio.
Non si può rimanere impassibili di fronte a fatti così gravi. Non è possibile che a Teramo a qualcuno sia consentito di girare liberamente con un coltello in tasca, organizzando aggressioni e violenze, senza che si faccia niente per fermarli.
Oggi ci troviamo ad esprimere la nostra rabbia contro questo atto vile, ma solo per un caso fortuito non stiamo versando lacrime per qualcuno che, a seguito di quelle coltellate, avrebbe potuto perdere la vita.
Vogliamo quindi esprimere tutto il nostro disprezzo verso questi soggetti che millantando un ideale fascista, celano, in realtà, dietro questi atti di violenza infame, soltanto tutta la loro frustrazione e debolezza.
L’appartenenza politica degli aggressori è forse anche la ragione di tanta “morbidezza” degli organi inquirenti: nella storia d’Italia spesso chi ha indagato su certi ambienti ha lavorato per nascondere la verità ed anche questa volta è stata generata una strana confusione tra aggressori e aggrediti.
Confusione preoccupante e offensiva non solo nei confronti delle vittime, ma anche di tutti coloro che ritengono necessario riaffermare la verità e lavorare per togliere spazi di agibilità politica ai fascisti, nuovi e vecchi.

È ora di farci sentire
SABATO 9 GENNAIO 2010 ore 16,30
in Piazza Contro il Fascismo

sabato 2 gennaio 2010

Teramo: aggressione fascista- 4 ragazzi accoltellati- La stroria si ripete!!!!

“Cosa succede? Cosa succede in città? C’è qualche cosa…qualcosa che non va!!! Guarda lì, guarda là che confusione… Guarda lì, guarda là …che maleducazione!!!”.
Così cantava, nel 1985, Vasco Rossi. Ed oggi? Cosa succede in città? Cosa succede, o meglio, cos’è successo nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2009, davanti alla discoteca “Heaven” di Teramo?

Un disastro. Un vero e proprio disastro. Un’aggressione con coltelli. Un’aggressione che sembra aver visto due schieramenti politici, neri e rossi, l’un contro l’altro, ma non armati entrambi.
La parte “nera” ha attaccato la “rossa” pesantemente, con i coltelli, appunto, colpendo la schiena di un ragazzo teramano, mentre un altro è stato operato d’urgenza all’Ospedale Mazzini di Teramo; altri due sono stati, invece, medicati al pronto soccorso per ferite di arma da taglio.
Sembra una storia che ritorna, come epilogo di altri fatti violenti avvenuti sempre a Teramo a Piazza Martiri, a Piazza Garibaldi e nel 2006, durante la serata della prima Notte Bianca.

I "neri" sarebbero, infatti, esponenti del movimento fascista “Casa Pound”. Alcuni testimoni avrebbero raccontato che gli aggressori, circa quindici persone, avrebbero atteso i rivali nascosti dietro alle automobili parcheggiate sulla strada che costeggia il locale. Da qui sarebbero spuntati all'improvviso e avrebbero aggredito con un coltello i coetanei, provocando le ferite. L’arma è stata rinvenuta e sequestrata.

A seguito di questo ennesimo increscioso evento, il partito Rifondazione Comunisti Italiani di Teramo, ha tenuto una conferenza stampa nella propria sede, mercoledì 30 dicembre 2009.
“C’è la necessità di fare chiarezza su ciò che è successo – ha esordito Filippo Torretta – perché sembra che si sia trattato di una vera e propria spedizione punitiva, in quanto il gruppo di aggressori di destra è partito da Piazza Garibaldi vero le 24.30 per raggiungere l’Heaven con la volontà di aggredire perché tutto è accaduto prima che gli aggrediti entrassero in discoteca e, oltre tutto, due persone hanno atteso in macchina per la fuga. L’alcool non c’entra nulla. È stata un’aggressione premeditata ed è l’atteggiamento di un modus operandi fascista”.
Torretta ha poi voluto precisare come sia “allucinante che da parte degli organi inquirenti non siano stati presi provvedimenti. La colpa di ciò che è successo è anche di chi non controlla, di chi doveva occuparsene e non ha fatto nulla. I carabinieri hanno tentato di sminuire gli aggrediti e il movente, dando importanza all’alcool. Lo stesso per l’amministrazione passata e presente. Il silenzio del PD è grave, ma anche quello del sindaco che non ha sprecato una parola di solidarietà”.
Inoltre, ha raccontato Toretta che il 29 dicembre si è tenuta nella sede di Rifondazione un’assemblea fortemente voluta dai ragazzi del partito che hanno commentato l’accaduto.
“Andrebbe tolta l’agibilità politica a questi soggetti. Speriamo ci sia un segnale, anche se ne dubito”.
La parola è passata a Sandro Santacroce: “La cosa più pesante è l’atteggiamento così distratto e assente da parte della città come fatto culturale. C’è un forte senso democratico e antifascista incapace di reagire. Se non c’è stato il morto è per pura casualità. Non si gioca con i coltelli. Questi ragazzi hanno fatto un salto di qualità nella loro stupidità ritrovandosi in una città dormiente che sta perdendo la propria identità attraverso l’atteggiamento di chi pensa a cementificare”.
Santacroce ha poi spiegato come tale comportamento avvenga da parte dei naziskin all’interno delle scuole con episodi di bullismo. “Richiamiamo docenti e presidi a intervenire perché i piccoli bulli si atteggiano a squadracce di fronte a persone che o si aggregano o subiscono. Queste situazioni vanno denunciate”.

“Cosa succede, cosa succede in città. C’è qualche cosa…Sì, qualche cosa che non va!!! Siamo noi, siamo noi, quelli più stanchi!!! Siamo noi, siamo noi che dovremo andare avanti!!!”.

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