sabato 12 febbraio 2011

Cassazione:Definire 'Forza Nuova' una formazione politica "fascista e portatrice di valori quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l'antisemitismo" non e' reato

Roma, 10 feb. (Adnkronos) - Definire 'Forza Nuova' una formazione politica "fascista e portatrice di valori quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l'antisemitismo" non e' reato e rientra nell'esercizio del diritto di critica. Lo ribadisce la Cassazione secondo la quale "l'attribuzione agli appartenenti a quella stessa associazione di espressioni quali nazifascisti e neonazisti sul riflesso che, alla luce dei dati storici e dell'assetto normativo vigente durante il ventennio fascista, la qualita' di fascista non puo' essere depurata dalla qualita' di razzista e ritenersi incontaminata dall'accostamento al nazismo". Ecco perche' la Quinta sezione penale - sentenza 4938 - ha bocciato il ricorso della Procura di Roma che si era opposta all'assoluzione dal reato di diffamazione accordata a Paolo Brogi, autore di un articolo sul 'Corriere della Sera', unitamente al direttore Paolo Mieli, nel quale l'allora vice presidente della Provincia di Roma, Nando Simeone parlando di un corteo organizzato nella capitale da Forza Nuova disse che "non era tollerabile che spazi politici e di espressione" fossero "lasciati a disposizione di organizzazioni chiaramente fasciste e portatrici di valori quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l'antisemitismo". Immediata era stata la denuncia del leader di Forza Nuova Roberto Fiore che si era sentito diffamato. L'autore dell'articolo e chi aveva dato la definizione erano stati assolti dal gup del Tribunale di Roma, nell'aprile 2010 "perche' il fatto non costituisce reato". Assolto pure l'allora direttore Mieli "perche' il fatto non sussiste". Inutilmente la Procura di Roma ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che la critica politica in questo caso aveva "travalicato i limiti" degenerando in "aggressione alla reputazione altrui". Di diverso avviso la Suprema Corte che, bocciando il ricorso, ha evidenziato come la Cassazione abbia gia' riconosciuto "l'esimente del diritto di critica storica e politica nell'attribuzione agli appartenenti a Forza Nuova di espressioni quali nazifascismi e neonazisti ".


(Dav/Col/Adnkronos)

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