venerdì 4 febbraio 2011

Salerno: Video Sciopero Generale Cobas del 28 Gennaio 2011


Nuova mannaia sulla scuola salernitana, in vista del prossimo anno scolastico 2011/2012 la riforma dell’istruzione produrrà non meno di 800 tagli di cattedre. È l’allarme del Comitato insegnanti precari e dai Cobas Scuola, nel corso della manifestazione tenutasi ieri in centro.
«Siamo alla scuola – miseria – dice Alessandro D’Auria, Cobas Scuola – per i precari ci sono poche speranze». Dietro uno striscione con la scritta “La crisi sia pagata da chi l’ha provocata”, centinaia di docenti e studenti delle scuole superiori sono partiti in corteo da piazza Vittorio Veneto per giungere in piazza Cavour, dinanzi Palazzo Sant’Agostino, ribadendo a gran voce il loro netto dissenso contro le politiche del Governo nel settore della scuola pubblica e della ricerca. Tra i cori scanditi dagli studenti, “vogliamo un solo disoccupato, ministro Gelmini licenziato” e “Con questa riforma a scuola non si torna” sono stati i più ripetuti nella manifestazione nata per esprimere solidarietà ai lavoratori metalmeccanici.
A protestare non solo il mondo della scuola contro la riforma Gelmini ma anche i lavoratori che hanno rivolto un appello alle forze politiche perché impediscano un tracollo della democrazia. A rispondere all’appello dei Cobas Scuola una nutrita presenza di docenti precari di tutta la provincia che armati di fischietti e megafono hanno percorso le vie del centro tra una girandola di slogan anti-Gelmini e cartelloni in difesa della scuola pubblica. Una manifestazione colorita che ha visto sfilare in prima linea i simboli della lotta precaria della scuola salernitana. Tra i manifestanti c’è Graziella Ventrone, la collaboratrice scolastica disoccupata e tagliata fuori della scuola. Ci sono studenti delle superiori, operatori Ata. E la protesta non si esaurisce con la manifestazione di ieri. «Nei prossimi giorni si intensifica la campagna contro il collaborazionismo e l’illegalità, con il blocco di tutte le attività aggiuntive come laboratori e visite di istruzione», fanno sapere i prof.
fonte: il mattino di salerno

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