domenica 12 settembre 2010

FPLP: I negoziati diretti sono una pericolosa conseguenza di Oslo


 
Il PFLP ha rilasciato una dichiarazione il 1 settembre 2010, dicendo che i negoziati diretti che stanno avnedo luogo a Washington, DC sono un flagrante tradimento degli interessi nazionali palestinesi e richiamano tutti gli individui, le forze e le istituzioni a prendersi le prorpie responsabilità nel combattere qualsiasi tentativo di menomare i diritti del popolo palestinese o legare la causa palestinese a una direzione di negoziati illegittimi che costituiscono una copertura per i crimini dell'occupante. 

In un comunicato rilasciato dall'Ufficio Politico del Fronte, si afferma che"l'incontro e la cena di gala alla Casa Bianca che lancia i negoziati bilaterali diretti riporta alla mente lo stesso prato della Casa Bianca il 13 settembre 1993 quando furono firmati gli accordi di Oslo, con soltanto un cambio degli attori e delle comparse che li circondavano."Gli accordi di Oslo, ha detto il Fronte, hanno finito per essere un disastro per il popolo palestinese e questi negoziati pongono la stessa minaccia. 

Il comunicato ha sottolineato che i negoziati stanno avendo luogo alle condizioni e obiettivi degli israeliani e degli statunitensi, non soggetti a nessuna precondizione e con nessun riferimento o struttura internazionale o legittimante, incluse le fondamentali risoluzioni delle Nazioni Unite sulla Palestina che hanno riconosciuto il bisogno dell'indipendenza, autodeterminazione e diritto al ritorno dei profughi della Palestina 

Il comunicato dle Fronte ha anche confermato la fedeltà ai diritit nazionali palestinese- il diritto a resistere, a porre fine all'occupazione e agli insediamenti, alla libertà dei prigionieri, all'indipendenza e al ritorno- e ammonendo contro la minaccia alla democrazia palestinese rappresentata dalla repressione all'opposizione ai negoziati e dal comportamento delle forze di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese. Ha sottolineato che questi negoziati giocano con il sacrificio del nostro popolo- i martiri, i feriti, e i prigionieri- e sacrificano i diritti del nostro popolo, la sicurezza dell'intera regione e la solidarietà internazionale con la nostra causa all'altare dell'illusione e dei biechi interessi egoistici fidandosi della false promesee e le assicurazioni del governo statunitense. 

Il comunicato del Fronte si è concluso con un appello al popolo palestinese ovunque esso sia, alla nazione araba, e a tutte le forze progressiste internazionali a mobilitarsi e a sfidare i piani e le condizioni israelo-statunitensi, sconfiggere questi negoziati e sostenere la resitenza, l'unità e la fermezza palestinesi come la scelta democratica del popolo palestinese per liberare la propria terra e riprendersi i diritti negati alla libertà, indipendenza e ritorno. 

Il compagno Jamil Mizher, membro del comitato centrale del PFLP, ha detto alla TV Al-Alam che questi negoziati sono "un profitto netto per l'occupante" dato che sia Israele che gli Stati Uniti si uniranno "per minacciare il lato palestinese a fare concessioni su Gerusalemme, i nostri confini e il diritto dei profughi al ritorno oltre al fatto che rifiutano di porre fine alla costruzione di insediamenti e rigetano tutte le leggi e le risoluzioni internazionali. Inoltre, ha detto Mizher, "questi negoziati aiutano a rompere lisolamento dell'occupante e minano gli sforzi internazionali di isolare l'occupante, particolarmente gli sforzi per portare i leader dello stato occupante ad un processo per crimini di guerra presso una corte internazionale".

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