martedì 28 settembre 2010

Nuovo Cinema Popolare

Un’interessante iniziativa si sta svolgendo alCentro Sociale Asilo Politico, una rassegna di rari e pregevoli lungometraggi animati con il titolo “Pellicole di carta”. Rari perché il cinema d’animazione nonostante abbia un seguito di ammiratori appassionati è stretto dalle manovre delle grandi major, in primo luogo da Disney e Pixar.
Pregevoli in quanto molto spesso questi capolavori ”minori” grazie ad un gruppo di grandi artigiani e soprattutto a sceneggiatori intelligenti toccano note di rara delicatezza. La rassegna, unica nel suo genere, è uno sguardo curioso ed “in progress” su un terreno affascinante quanto poco conosciuto, un sospiro di vita nella paludosa offerta cinematografica di questi anni. I film presentati appartengono alle principali scuole d’animazione, che inutile dirlo, sono il Giappone e la Francia.
I nomi più conosciuti sono quelli di Marjane Satrapi (Persepolis 25 settembre)Hayao Miyhazaki (Porco Rosso 21 ottobre), Satoschi Kon(Millennium Actress 4 novembre), Ari Folman (Valzer con Bashir 7 ottobre ore 20.30).
Si comincia sabato 25 settembre con lo straordinario Persepolis della regista e disegnatrice Franco – Iraniana Maryane Satrapi. Un film unico che ha riscosso successi in tutto il mondo, candidato all’oscar nel 2008, traccia il ritratto autobiografico di una giovane Marjane, che dalla ribelle e spensierata infanzia, conoscerà i divieti oltre che i soprusi della società Iraniana post rivoluzionaria, del regime Khomeinista e della guerra beffa tra Iran ed Iraq. Il racconto di una generazione attraverso una tecnica che mescola il bianco e nero, nei ricordi luminosi della piccola protagonista ai lampi colorati del presente, rosso e fumoso.

Gli appuntamenti successivi vedranno protagonisti gli autori più importanti della produzione giapponese, due maestri universalmente riconosciuti. Il primo Hayao Miyazaki è indiscutibilmente il più importante ed immaginifico regista della generazione che si è imposta alla fine degli anni settanta e che per quasi trent’anni ha presentato agli appassionati, personaggi di fama internazionale, primi fra tutti Lupin III ed Heidi. Il cinema di Miyhazaki è frutto di inquadrature sospese tra una rappresentazione realistica ed una narrazione che spesso acquisisce dinamica di sogno. Il regista giapponese è un poeta di segni, le delicate atmosfere che con il tratto ogni volta riesce a regalarci, sono un ricordo che conserviamo indelebile nella memoria di ognuno di noi.
Infine un omaggio al più controverso e geniale regista di animazione degli ultimi anni. Sarebbe inutile elencare la serie di film di successo che questo grande autore ci ha lasciato, voglio solo ricordare un intervento, all’indomani della morte del regista, da parte del direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Marco Mueller: “Satochi Kon ci ha lasciato. E’ stato uno degli inventori delle nuove immagini e delle nuove narrazioni, sempre imitato, mai superato”.
Filippo Trotta

Nessun commento:

Posta un commento

yh

yh