Migliaia di aquilani in piazza. La polizia ne picchia un po' ma riescono ad arrivare sotto palazzo Chigi e a presidiare la casa di Berlusconi dove il premier è riunito a pranzo con i fedelissimi. Intanto il Tg1 fa sparire la notizia dai suoi titoli

L'arroganza di chi sulle macerie del terremoto ha costruito lustrini è venuta a galla nella giornata di oggi e la sua contrapposizione alla dignità dei cittadini e delle cittadine aquilane si è materializzata nello scontro con la polizia: da una parte il Palazzo, dall'altra la "polis". Che, come dicevamo, si è sentita ingannata e si è indignata per come è stata trattata. Ad esempio, dall'informazione dei vari "menzognini" ch nel Tg delle 13,30 ha fatto sparire la notizia dai titoli. Sul canale Sky si sono sprecati i ringraziamenti al network di Murdoch per non aver oscurato la protesta e le invettive al Tg nazionale che invece nei giorni scorsi ha fatto di tutto per non fare vedere la rabbia aquilana. O, per citare un altro piccolo episodio, dalla stupidità burocratica di un Senato che ha mandato un commesso a ritirare la bandiera con i colori della città che i parlamentari dell'opposizione avevano appeso sui pennoni che danno su Corso Rinanscimento. Ancora un esempio di distanza tra palazzo e "polis". Oggi però la polis, quella vera si è ripresa la scena e ha strappato un altro lembo della maschera dietro cui si nasconde la crisi di Berlusconi.
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