mercoledì 14 luglio 2010

Nave libica verso Gaza. Israele: non passerà

Un nuovo confronto in alto mare tra una nave libica con aiuti umanitari per la striscia di Gaza e la marina militare israeliana, decisa a impedirle di forzare il blocco marittimo della Striscia. Il nuovo ultimatum scade a mezzanotte.

Il caso è stato oggetto oggi di consultazioni che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha avuto con un foro informale di sette ministri mentre è vivo il ricordo del mortale arrembaggio della marina a una nave turca di attivisti filopalestinesi, il 31 maggio scorso, dove i militari uccisero nove persone il che suscitò un'ondata di condanne internazionali rivolte allo Stato ebraico.

Per il momento Israele si dichiara deciso a impedire di forzare il blocco marittimo e di raggiungere la striscia di Gaza alla nave, la Amalthea, battente bandiera moldava e salpata ieri dal porto greco di Lavrio con duemila tonnellate di aiuti per la popolazione palestinese.

Lo hanno ribadito oggi anche il ministro della difesa Ehud Barak e altri dirigenti israeliani secondo i quali la nave potrà invece raggiungere indisturbata il porto egiziano di el-Arish (Sinai settentrionale) e scaricare là gli aiuti destinati alla popolazione palestinese. Ieri il ministro degli esteri Avigdor Lieberman aveva contattato i colleghi greco e moldavo per concordare una soluzione in questo senso.

Un rappresentante della Fondazione Gheddafi promotrice dell'iniziativa, Mashallah Zwei, che si trova sulla nave, ha detto che gli organizzatori hanno invece ordinato alla nave di raggiungere Gaza. Il cargo, a quanto risulta, si trova nei pressi Creta e dovrebbe raggiungere la sua destinazione in due giorni circa, se non sarà dirottato prima.

Israele ha però avvertito che se la Amalthea cercherà di forzare il blocco, la marina militare riceverà l'ordine di intercettarla e di condurla nel porto di Ashdod, a sud di Tel Aviv. Israele ha anche assicurato che il carico, dopo essere stato ispezionato per accertarsi che non nasconda materiale bellico, sarà trasferito a Gaza.

A quanto risulta sulla Amalthea ci sono dodici membri di equipaggio e quindici attivisti libici. Un deputato israeliano in contatto con gli organizzatori della spedizione, Ahmed Tibi, ha affermato che l'equipaggio della Amalthea non intende opporre resistenza, nel caso di arrembaggio. Secondo Tibi gli organizzatori sono disposti a consentire alle forze israeliane di ispezionare il carico a bordo della nave. Ma una volta concluse le ispezioni, ha precisato, essi esigono che al cargo sia consentito di raggiungere Gaza.

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