
giovedì 24 dicembre 2009
[GE] Morte portuale: rabbia, blocchi e sciopero sino al 26

MEMORIA DELL’ANTIFASCISMO E DELLA RESISTENZA: APPROVATA LA NUOVA LEGGE
2009 "l’annus orribilis" dei penitenziari italiani
Immigrati, tensione al Cie di Ponte Galeria
mercoledì 23 dicembre 2009
Milano: l'Ipm e il Centro Giustizia Minorile, senza riscaldamento
Livorno: arrestato ultrà amaranto per i cori di domenica contro Berlusconi

Anniversario strage del Rapido 904

Ma la marcata connotazione politica di molti imputati, i collegamenti dei due gruppi con la destra eversiva, lasciano capire come l' obiettivo fosse duplice: rinforzando sistemi criminali che tendono ad organizzare propri ordinamenti particolari protesi a sostituire l' ordinamento generale si cerca di abbattere lo Stato
Nel 1985, dopo circa tre o quattro mesi dalla strage. L’obiettivo di avere una sede ha rappresentato uno dei nostri temi prioritari e dopo quasi venticinque anni, grazie all’impegno del sindaco Rosa Russo Jervolino e della Regione Campania, che ha finanziato la ristrutturazione di questo appartamento con i fondi del Programma operativo nazionale sicurezza, siamo riusciti a ottenere un luogo dignitoso e consono che ci consente di portare avanti tutte le nostre iniziative.
La legislazione che tutela i diritti di chi in occasione di queste stragi ha perso la vita viene spesso disattesa a causa di interpretazioni restrittive. Accade proprio questo con la legge numero 206 del 2004 che prevede una riduzione di dieci anni lavorativi per il coniuge e i figli della vittima.
Adesso vi è un referente in ogni sede territoriale dell’Inpdap, mentre per quanto riguarda l’Inps è stato istituito un centro presso la sede nazionale di Roma dove possono essere evase le istanze degli aventi diritto. Insieme alle associazioni che ricordano altre stragi terroristiche abbiamo presentato degli emendamenti per richiedere la giusta interpretazione della legge. Ma, purtroppo, questo governo non ne ha tenuto conto.
Non ci resta che attendere la conclusione dell’iter della finanziaria per sapere se qualcuno di questi emendamenti è stato recepito.
La sentenza è passata in giudicato ma sono stati individuati solo alcuni colpevoli come Pippo Calò, il cosiddetto cassiere della mafia, e il suo sodale Guido Cercola. Rimangono sconosciuti gli esecutori materiali e i mandanti. Durante il corso dei processi ci sono stati molti condizionamenti che non hanno consentito di giungere alla verità.
Non si è fatta chiarezza nella solita area grigia che ha visto interagire in occasione di queste stragi appartenenti alla massoneria, apparati dei servizi deviati e lobby politiche affaristiche. Solo qualche collaboratore di giustizia potrebbe consentire la riapertura del processo. Noi ora ci aspettiamo molto dalla ricerca storica, le motivazioni della strage potrebbero emergere dall’attenta analisi di quei documenti.
Comunicato sulla manifestazione OPERAIA FIAT a Roma
martedì 22 dicembre 2009
Carceri,Salerno,suicida 45enne-Salgono a 171 i morti nel 2009
lunedì 21 dicembre 2009
Marco Toriello: Un’altra morte preannunciata
I Consiglieri Regionali salernitani e i rappresentanti parlamentari di Salerno “i veri fannulloni ed assenteisti”,che pensano solamente al proprio tornaconto personale, dovrebbero farsi un bell esame di coscienza, e provare a varcare, almeno una volta, le porte del carcere per controllare personalmente le condizioni dei detenuti; solo in questo modo si renderanno conto realmente della gravità della situazione!
Familiari Dei Detenuti – Comitato di Lotta Dei Corsisti Progetto Conoscenza e Lavoro – Rete Studenti Salerno – CSA Asilo Politico Salerno – COBAS Comune di Salerno – CGIL Sanità
69° suicidio in carcere: eguagliato il "record" nella storia della repubblica
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Nuovo Record Morti In Carcere
Marco Toriello, 45 anni, tossicodipendente, gravemente ammalato, venerdì scorso si è ucciso impiccandosi nella sua cella del carcere di Salerno. Si tratta del sessantanovesimo recluso che si toglie la vita dall’inizio dell’anno. Viene così eguagliato il triste “record” del 2001: il numero più alto di detenuti suicidi nella storia della Repubblica. Il totale dei detenuti morti nel 2009 sale così a 171.
Anche per Marco, come in altri casi recenti, i familiari non credono al suicidio e vogliono che la magistratura intervenga, disponendo un’indagine. E se è vero che ogni nuova morte in carcere si presta ad alimentare sospetti e polemiche (e i parenti hanno il sacrosanto diritto di chiedere e ottenere una verità certa), l’attenzione alla singola vicenda non deve far dimenticare che le “morti di carcere” rappresentano sempre e comunque una sconfitta per la società civile.
Negli ultimi 10 anni nelle carceri italiane sono morte 1.560 persone, di queste 558 si sono suicidate. Per la maggior parte si trattava di persone giovani, spesso con problemi di salute fisica e psichica, spesso tossicodipendenti.
domenica 20 dicembre 2009
I fascisti di SAYA aprono una sede a Genova!!!

Congedatosi dai Servizi, e messosi in sonno massonico, decide insieme ad un gruppo di provata fedeltà di dar vita al movimento politico, voluto da Almirante e poi soppresso, «Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale». Laureato in Legge e Scienze Politiche, Cavaliere dell'Ordre International de la Paix. Il primo Dicembre 2002 in Milano è stato nominato Presidente onorario dell' Unfp (Unione Nazionale Forzedi Polizia), il primo sindacato di Polizia.
Interrogazione in commissione di giustizia sul caso di Paolo Scaroni: vittima di uno Stato distratto
p.c. Presidente della Repubblica
p.c. Presidente del Consiglio
p.c. Ministro di Giustiziap.c. Sindaco di Brescia
p.c. Prefetto di Brescia
p.c. Questore di Brescia
p.c. Sindaco di Verona
p.c. giornali e tv
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