domenica 20 dicembre 2009

I fascisti di SAYA aprono una sede a Genova!!!



riporto di seguito un articolo uscito oggi, domenica 20 dicembre 2009, sul Secolo XIX (Liguria, pag.13):

Camicia kaki, pantaloni neri: è tornato l'Msi il movimento destra nazionale ha aperto la sede genovese

I fondatori sostengono di avere già 2 mila iscritti in Liguria: tutti i militanti in divisa, Il partito è pronto a correre per le regionali

GENOVA - Camicia kaki, cravatta e pantaloni neri. Sul petto un'aquila reale. Le ronde nere sono tornate. Anzi torneranno da febbraio: «Presenteremo la domanda, come ha chiesto il presidente Berlusconi». Con gran sorrisi e parlantina a raffica lo comunica Maria Antonietta Cannizzaro, presidente nazionale del rifondato Msi-Destra Nazionale, movimento che ieri ha aperto una sede a Genova, in via Colombo 12 all'ammezzato del palazzo in cui ha preso casa anche Sergio Cofferati, ex leader della Cgil, ex sindaco di Bologna e ora europarlamentare del Pd.

A Genova il nome di Maria Antonietta Cannizzaro nuovo non è. Negli ultimi cinque anni di lei e soprattutto del marito, Gaetano Saya, si è parlato parecchio. E probabilmente si continuerà a farlo visto che non più di un mese fa il gup Ferdinando Baldini ha rinviato a giudizio l'istrionico Gaetano Saya e Riccardo Sindoca, direttore generale e vicedirettore del Dssa, Dipartimento studi antiterrorismo. Che cosa si nasconde dietro a questa sigla?

Nel 2005 la Digos genovese al termine di un'indagine di qualche mese aveva pensato di trovarsi davanti ad una nuova Gladio. Poi, dopo i primi arresti e la prosecuzione dell'inchiesta coordinata dal pm Francesca Nanni, la "polizia parallela" costituita da Saya si è dimostrata molto più casareccia del previsto anche se i protagonisti di questa vicenda, compresa Maria Antonietta Cannizzaro, continuano a prendersi molto sul serio: «Della Dssa - ha ribadito lei ieri - si è servito anche un primo ministro». Comunque sia Sindoca ed altri 19 affiliati sono stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata a usurpazione di funzioni e, a vario titolo, rivelazioni di segreti di ufficio e illecito uso di dati riservati in violazione della legge 121 del 1981.

«Storia vecchia quella. Il pm Nanni ha già detto che questo fascicolo non andrà da nessuna parte» sospira Cannizzaro circondata da alcuni dei «2000 iscritti che già abbiamo in Liguria». Così la moglie di Saya - che guarda caso è anche "rifondatore" del partito Msi-Destra Nazionale (la fiamma tricolore è la stessa del vecchio e vero Msi, ma il nero è talmente sbiadito da sembrare intristito) - ora si prepara a sbarcare nella politica regionale ligure. Il partito si è già dotato di un coordinatore regionale, Rodolfo Gaeta - ieri anche lui in camicia kaki e cravatta nera - e di una struttura con tanto di militanti in divisa. Prima tappa, le elezioni regionali liguri, nel prossimo marzo. «Sì, certo che ci presenteremo. Faremo una lista di appoggio al PdL. Noi siamo tutti per il centrodestra, per Silvio Berlusconi» spiega lei. E Gianfranco Fini, che in fondo è stato il delfino di Giorgio Almirante, il primo fondatore del Movimento sociale? «No, con lui mai, è un traditore».Poi, sempre più convinta: «Saremo al fianco di Sandro Biasotti, ne abbiamo già parlato con lui». Il fatto è che Sandro Biasotti, candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Liguria, usa per definire Maria Antonietta Cannizzaro lo stesso appellativo che durante gli anni dell'inchiesta è stato usato per definire Gaetano Saya: «Quella donna è una millantatrice. Non la conosco, non l'ho mai incontrata e non faremo nessuna alleanza con loro».AL. COST.
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CHI è GAETANO SAYA?

Gaetano Saya nasce a Messina nel 1956. Suo nonno, Matteo Francesco Gesuino, aveva partecipato alla marcia su Roma.

Nel 1970, all’età di appena 14 anni, partecipa ai moti fascisti di Reggio Calabria. Nella sua biografia ufficiale inserita sul sito di Destra Nazionale si può leggere: «a diciotto anni si arruola nel disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, dopo l'addestramento e una breve permanenza, viene ingaggiato dai Servizi Segreti della N.A.T.O., esperto in ISPEG(Informazioni, Sabotaggio, Propaganda e Guerriglia), controspionaggio e antiterrorismo».

Cooptato nel 1975 dal Generale Giuseppe Santovito, allora Capo del SISMI, viene iniziato in una Loggia Massonica riservata; da Apprendista di primo grado in breve diviene Maestro Venerabile della Loggia «Divulgazione 1» a carattere internazionale.

Nel 1997, sempre secondo il sito, «si congeda ai massimi livelli. Nel Novembre dello stesso anno viene citato come principale teste d'accusa della Procura della Repubblica di Palermo nel processo contro Giulio Andreotti. Gaetano Saya accusa Andreotti di essere il mandante dell'omicidio del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa. Questa versione dei fatti gli era stata rivelata dal Generale ed amico fraterno Giuseppe Santovito, uomo coinvolto nei misteri.
Congedatosi dai Servizi, e messosi in sonno massonico, decide insieme ad un gruppo di provata fedeltà di dar vita al movimento politico, voluto da Almirante e poi soppresso, «Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale». Laureato in Legge e Scienze Politiche, Cavaliere dell'Ordre International de la Paix. Il primo Dicembre 2002 in Milano è stato nominato Presidente onorario dell' Unfp (Unione Nazionale Forzedi Polizia), il primo sindacato di Polizia.

Di recente ha assunto la Direzione Generale dell'Ente denominato: Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo - Interforze di Polizia in funzione Antiterrorismo Islamico.

Il Dssa è nato subito dopo gli attentati di Atocha, ha scopi di intelligence operativa ed è legato da un filo sottile alla Cia. La sigla significa Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, è un gruppo internazionale con alla guida Gaetano Saya e Riccardo Sindoca, dai quali dipendono un numero imprecisato di persone che provengono da Italia , America ,Spagna, Francia, Germania, Pakistan, Russia e Israele. La sede legale è l'Italia mentre quelle operative non vengono svelate.

Rinviato a giudizio nel 2004 per aver diffuso "idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale", lo stesso che qualche anno fa parlò degli immigrati come "un pericolo per la nostra razza".

Nel 2005 Gaetano Saya viene arrestato dalla Digos di Genova con l’accusa di essere a capo di una presunta organizzazione di servizi segreti paralleli in contatto con CIA e Mossad, la quale avrebbe anche reclutato per l’Iraq Fabrizio Quattrocchi.

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