venerdì 8 ottobre 2010

Per la fine dell'isolamento e la liberazione di Hamad Sa'adat e di tutti i prigionieri palestinesi!‏

5-10 ottobre 2010

Giornate internazionali di mobilitazione per la liberazione di Ahmad Sa'adat e di tutti i progionieri palestinesi!

Proprio in questo periodo in cui la propaganda sionista sferra un forte attacco soprattutto in Italia, con la chiamata del corteo pro-Israele promosso dalla deputata del PdL, e colona, Fiamma Nirenstein ed al quale parteciperanno politici di destra come l'ex premier spagnolo J.M. Aznar, quanto deputati e dirigenti del PD, nonchè giornalisti, "intellettuali", artisti del varietà ed altri, ci sembra importante e necessario che tutti i collettivi, le organizzazioni, i singoli che hanno a cuore la palestina e riescono ancora a restare lucidi di fronte ad una propaganda che sempre più nasconde e legittima la politica di Israele volta a cancellare la Palestina e il popolo palestinese e il sionismo come movimento razzista e coloniale.

Da un anno e mezzo Ahmad Sada'at è prigioniero ed è in completo isolamento nelle carceri israeliene, privato del diritto di vedere i suoi cari e il suo avvocato, di leggere un libro o fumare una sigaretta e passa la sua unica ora d'aria in solitudine, con le manette ai polsi e le caviglie incatenate.

Quali crimini efferati ha compiuto per meritare una simile, disumana, punizione? Il suoi crimini sono considerati dallo Stati d'Israele tra i peggiori, tra i più imperdonabili: essere il segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), organizzazione che da sempre lotta contro l'occupazione Israeliana, non aver riconosciuto il tribunale che lo giudicava in quanto "estensione dell'occupazione illegale, di fronte alla quale si pone il legittimo diritto del nostro popolo a resistervi", non aver mai piegato il capo, non essersi mai rassegnato all'annientamento del suo popolo e al saccheggio della sua terra.

Il caso di Ahmad Sada'at simbolicamente rappresenta la situazione di tutto il popolo palestinese, popolo che è doppiamente prigioniero: imprigionato arbitrariamente nelle carceri, spesso in isolamento, senza processo e senza diritti, rinchiuso nelle prigioni a cielo aperto di Gaza e dei campi profughi, nei quali è impedita ogni libertà di movimento e ogni diritto all'istruzione, alla salute, alla vita.

Questo perchè ai palestinesi non è solo negato il sacrosanto diritto a resistere alla politica terrorista e guerrafondaia di Israele, è negato il diritto stesso all'esistenza. Israele - lo ha dimostrato con l'attacco militare "Piombo fuso" di due anni fa, con l'assalto alla Freedom Flottilla e continua a dimostrarlo insanguinando ogni giorno la Palestina - non si fermerà finchè non avrà portato a termine la sua opera di sterminio del popolo palestinese: sosteniamo chi ogni giorno lotta, dentro e fuori le mura di una prigione, per sabotare questo piano di distruzione e morte.

Contro la retorica della "sicurezza per lo Stato d'Israele": la resistenza è un diritto, non un crimine!

Per la fine dell'isolamento e la liberazione di Hamad Sada'at e di tutti i prigionieri politici palestinesi!



Collettivo Autorganizzato Universitario - Napoli

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