sabato 16 ottobre 2010

Vile atto repressivo a Napoli

comunicati stampa sui fatti di Napoli(15 ottobre): il corteo cobas scuola contro tagli  e riforma gelmini e l'arresto assurdo e immotivato di un precario della ricerca.


Oggi 15 ottobre 2010, a Napoli, in varie migliaia hanno manifestato con un corteo regionale in difesa della scuola pubblica: docenti, precari scuola, precari della ricerca, personale ATA , studenti medi e universitari, genitori.
Erano presenti delegazioni di lavoratori di aziende campane in lotta e di pensionati dell’AL.P.I.
Il corteo, attraversato dagli slogan contro la Germini di cui si chiedevano le dimissioni, esprimeva la gioia della scadenza riuscita per la forte partecipazione al corteo, tanto che si chiedeva ai responsabili Digos di poter prolungare il corteo fino alla prefettura. Cosa che, purtroppo, veniva rifiutata.
Pertanto il corteo giungeva correttamente alla conclusione in Piazza Matteotti.
Dopo la conclusione un’ ampia delegazione di precari scuola e ricerca, insieme a gruppi di studenti, imboccavano il percorso pedonale di via Cervantes fermandosi, però, dubbiosi dopo meno di dieci metri, anche perché superati velocemente da circa sette, otto agenti in borghese della Digos che correvano verso un gruppo di studenti che si trovavano al lato del corteo improvvisato e fermo, colpendo violentemente quegli studenti con pugni, tanto che sono stati visti alcuni giovani con sangue sul volto e ragazzine terrorizzate. Sembravano cercare alcuni ragazzi in particolare?!!!
A diversi metri di distanza, immotivatamente veniva fermato un precario della ricerca, Salvatore Prinzi, che non faceva neanche parte del corteo abbozzato.
Il precario veniva tenuto per ore in questura senza nessuna informazione alla famiglia e  ai compagni, rimasti in attesa in presidio improvvisato. Persino gli avvocati non sono stati ammessi o informati fino alle 17,00.
Successivamente, abbiamo saputo che il giovane è stato incriminato per resistenza, oltraggio e lesioni perchè un agente avrebbe dichiarato di essere caduto durante il fermo ferendosi e questo sarebbe stato determinato dal precario che si sarebbe divincolato.
Questi eventi sono gravissimi perché rappresentano una novità nelle logiche che hanno fino a ieri guidato chi gestiva l’ordine pubblico.
Non possiamo che ritenere che questi eventi siano dovuti ad una volontà di criminalizzare le lotte sociali.
Chi perde il lavoro, o il diritto allo studio o il futuro, non può più neanche protestare, in una situazione dove anche i commercianti di quel tratto di via Cervantes, che hanno assistito alla scena,  parlano di un clima di minacce e di timore determinati dalla polizia.
Domani mattina alle nove saremo tutti al tribunale in presidio.



CONFEDERAZIONE COBAS

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comunicato CAU

Venerdì 15 ottobre, al termine del corteo di studenti medi e universitari, insieme ai precari della scuola e i disoccupati, in piazza per protestare contro la riforma di scuola ed università, si è verificata un’assurda e inspiegabile caccia all’uomo da parte di polizia e agenti della DIGOS. Con violenza gli agenti hanno picchiato alcuni studenti e tratto un precario della ricerca in stato di fermo.
Dopo 5 ore di estenuante attesa, senza la possibilità per gli avvocati di salire per assistere il ragazzo, alle ore 17:20 il fermo è stato commutato in stato di arresto, con l'accusa di reati completamente inventati (oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza...), e domani mattina alle ore 8:30 si terrà il processo per direttissima.

Da parte delle forze dell'ordine nessun contuso, come invece su molti giornali viene scritto. Resta solo la violenza con la quale oggi le forze dell’ordine, hanno deciso che è un crimine manifestare per i propri diritti, dallo studio, al lavoro, ai trasporti.

Chi in questa città è impegnato nelle lotte sociali, dal lavoro alla scuola, dall'università ai territori, non si tirerà però indietro!


Se l'autunno si preannunciava caldo, adesso è bollente e ci spetta!



...the future is unwritten...

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COMUNICATI DI SOLIDARIETA'

Venerdì 15 ottobre a Napoli abbiamo assistito all'ennesimo atto di repressione. Studenti medi e universitari, precari della scuola e disoccupati sono scesi in piazza in occasione del corteo indetto dai COBAS Scuola per protestare contro i tagli imposti dalla manovra finanziaria. Il corteo si è svolto regolarmente fino all'altezza di piazza Matteotti dove ha cercato di svoltare verso la prefettura. In quel momento la DIGOS ha improvvisamente cercato di fermare alcuni manifestanti, dividendo in due spezzoni il corteo. Dopo qualche ora di fermo è stato convalidato l'arresto per un compagno, che ora si trova in questura in attesa del processo per direttissima di domani mattina.

Le montature mass-mediatiche dell'ultima settimana sulla questione dei presunti "attacchi" alle sedi della CISL, la sempre più forte repressione contro i movimenti e le dichiarazioni provocatorie di Maroni sulla manifestazione di sabato indetta dalla FIOM, sono il chiaro sintomo che lo Stato sta mettendo in atto una nuova strategia della tensione, che cerca di schiacciare con violenza e in maniera preventiva qualsiasi forma di dissenso.
L'arresto di oggi ha il chiaro intento di alzare la tensione per la manifestazione dei metalmeccanici di domani.
L'arresto di oggi è chiaramente politico!

Sabato 16 ottobre alle ore 8:30 PIAZZALE CENNI, ADIACENTE CARCERE DI POGGIOREALE ci sarà un presidio in concomitanza con il processo per direttissima in cui è coinvolto il compagno arrestato. Invitiamo tutti i compagni a parteciparvi e manifestare solidarietà.

La repressione non ci fermerà!
Solidarietà al compagno arrestato

Iskra Napoli
Collettivo Baruda
Unità Comunista
Collettivo Comunista Costiera Amalfitana
Assemblea Campana per la Costituente Comunista

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La criminalizzazione e repressione poliziesca dei movimenti dei precari, degli studenti, dei disoccupati, dei difensori del territorio e di tutte le componenti di classe che rifiutano la logica istituzionale del disciplinamento e della compatibilità, è la risposta -consueta- dello stato demokratico/fascista intento a ridurre al silenzio qualsiasi tentativo di generalizzazione del conflitto.Tutto questo per imporre uno sfruttamento feroce e senza precedenti della maggior parte della società da parte di una minoranza senza vergogna, corrispondente all’elite economica.


Libertà per Salvatore.

Per una società senza galere, frontiere e sfruttamento.

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
Collettivo Area Vesuviana
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massima solidarieta' a Salvatore e a tuti i compagni e movimenti vittime della repressione!!!

non un passo indietro!!!!

Rete studenti Salerno
C.S.A. Asilo Politico 

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