domenica 29 novembre 2009

Il caso facebook-Forum antizingari:prime denunce della Digos

La polizia ha aperto le indagini sui post su Facebook che istigano all’odio razziale e ha intercettato quelli con le espressioni più violente, prime 15 segnalazioni alla procura. Ma a rischiare sono molti di più per le “citazioni” naziste, espressioni razziste e istigazione all’odio razziale
Forum contro gli zingari, in arrivo le denunce27 novembre 2009
La polizia ha aperto le indagini sui post su Facebook che istigano all’odio razziale e ha intercettato quelli con le espressioni più violente. Il forum era stato aperto da un cittadino che ha promosso una manifestazione pacifica contro la comunità nomade presente in città
Una denuncia per il reato di istigazione all’odio razziale nei confronti di una quindicina di autori di messaggi apparsi sul forum su Facebook «basta zingari alla Spezia» è stata depositata in Procura dalla Digos della Spezia. I messaggi richiamano esplicitamente l’ideologia nazista, incitano alla violenza e alla discriminazione, invocando spedizioni punitive con lanciafiamme ed altro contro un campo nomadi oggetto di numerose polemiche. La Procura - come ha anticipato stamani il Secolo XIX - aveva avviato un controllo, per identificare la rispondenza fra i nomi che compaiono e l’identità reale degli autori dei post. In accordo con la Procura, dalla Questura spezzina è partita anche una segnalazione per il salvataggio ed il congelamento dei dati, oltre che per la chiusura del gruppo, in cui compaiono gli slogan violenti. I fan del gruppo sono 4265 (oltre 2000 quelli del forum che chiedeva la chiusura del gruppo antizingari). I promotori del forum hanno organizzato per il 4 dicembre alle 21 una manifestazione di protesta contro la presenza dei rom alla Spezia. Molti i commenti contro l’intervento di riqualificazione del campo, che ospita 50 persone, deciso dal Comune con una spesa di 145mila euro.
«Vagoni piombati». «Sterilizziamoli», «Ci vogliono quelli della X Mas», «Sangue sangue, rissa rissa», «Gli zingari sono diversamente umani», «Uccidiamoli», «Vanno eliminati», «Basta negri, zingari, rumeni, tutti al rogo», «Serve la risoluzione finale»: sono alcuni dei «post» razzisti pubblicati sul forum «Basta zingari alla Spezia» su Facebook che ha attirato l’attenzione della Digos. Alcuni messaggi si richiamano ad Hitler ed all’ideologia nazista.
La reazione violenta (per ora solo sulla bacheca di internet) è nata dopo dopo due aggressioni a cittadini spezzini ad opera di romeni e nomadi. Nel mirino dei contestatori anche la giunta spezzina di centro sinistra, con il sindaco Massimo Federici, apostrofato con epiteti offensivi per aver stanziato quasi 150 mila euro per risanare un campo abitato da una cinquantina di Rom. Sul forum anche gli interventi di Giacomo Gatti (An), che rende note le posizioni del centro destra contro la riqualificazione del campo nomadi spezzini, raccogliendo notevoli consensi. Adesioni sono arrivate da Lega Nord e da gruppi di destra, che annunciano la propria partecipazione alla manifestazione del 4 dicembre. Ci sono anche fan giovanissimi.

LA VICENDA E LE PRIME INDAGINI
Decine di denunce per istigazione all’odio razziale e incitamento alla xenofobia, congelamento dei dati finora esposti sul blog con proposta di chiusura del sito. E’ appena partita l’indagine della magistratura spezzina sulle frasi contenute nel forum su Facebook “Basta zingari alla Spezia” e già arrivano i primi risultati. La Digos ha già individuato almeno una ventina di persone, tra quelle che hanno postato i messaggi più caldi ed estremisti che adesso rischiano una condanna sino a un anno e sei mesi di reclusione e una multa fino a sei mila euro. La svolta è avvenuta dopo che il consiglio comunale della Spezia si era pronunciato per impedire la manifestazione contro i nomadi, proposta dal forum, e ancora prevista per venerdì prossimo, alle ore 21 in piazza Europa, proprio davanti a palazzo civico. Da un lato la questura ha ribadito che - allo stato attuale - non ci sono gli estremi per vietare il raduno, dato che l’autorizzazione è pervenuta in maniera regolare, addirittura in netto anticipo rispetto alla data scelta: sette giorni di preavviso, anziché i tre previsti dalla legge. Dall’altro , però, la Digos si è messa a monitorare il blog, individuando le frasi più xenofobe e quelle che incitano all’odio razziale, e risalendo agli autori dei messaggi. Sono post del tipo «bruceremo tutti gli zingari», «Vi ammazzeremo», «Ripristiniamo i lagher», «Adolf Hitler ce l’ha insegnato, uccidere ebrei e zingari non è reato», e altre affettuosità dicendo, nonostante i promotori abbiano ribadito più volte le finalità pacifiche della manifestazione.

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