sabato 28 novembre 2009

La repressione non ci fermerà!!!

Il 25 novembre, a Milano, durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la polizia ha caricato brutalmente e più volte le compagne che tenevano un presidio in cui denunciavano le violenze e gli stupri sulle donne immigrate rinchiuse nei C.I.E., perché si rifiutavano di togliere uno striscione che diceva: " NEI CENTRI DI DETENZIONE PER IMMIGRATI LA POLIZIA STUPRA". Se questo striscione è stato difeso ed è ancora libero, la polizia è riuscita a catturarne un altro, un po’ più sintetico e più piccolo, insieme ad un megafono. Insomma è vietato scrivere in grande e dire ad alta voce che i Cie sono dei luoghi di tortura per tutti i reclusi, e che se i reclusi sono donne tortura vuole dire anche abusi sessuali da parte dei guardiani. Ed è vietato, anzi, vietatissimo, farlo durante la “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

Milano non è stata l’unica città in cui il 25 novembre è stato dedicato alla condizione delle donne nei Cie. Iniziative simili ci sono state in maniera coordinata anche a Bologna, a Roma, a Catania e altrove. Nei prossimi giorni vi racconteremo anche queste iniziative più nei dettagli: per ora sappiate solo che, proprio mentre fuori dal Centro di Ponte Galeria si svolgeva il presidio in solidarietà con le recluse, un prigioniero dell’area maschile ha provato ad impiccarsi tre volte, fino ad essere portato via dalle guardie. Ora è ancora in infermeria, o in isolamento, non sappiamo.

A proposito di cose vietate e celerini, anche a Venezia la polizia ha mostrato i muscoli per evitare che i passanti potessero ammirare troppo a lungo tre pupazzi che stavano a rappresentare i tanti migranti morti in mare per colpa delle politiche assassine dei governi. Niente cariche vere e proprie ma spintoni e qualche manganellata, il tutto sotto gli occhi severi degli inviati del ministro Maroni

Siamo a fianco delle compagne e dei compagni pestati dagli sbirri a Milano, solidali con tutt* coloro che ogni giorno subiscono la violenza e i soprusi delle forze dell'ordine.

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