E' precipitato dal terzo piano dell'incastellatura nella casa di reclusione di Sanremo. Il sindacato penitenziari denuncia "una tragedia annunciata: una morte che si doveva e poteva evitare". Nel penitenziario del ponente sono rinchiusi 367 detenuti contro una capacità massima di 209
Un detenuto del carcere di Sanremo, Giovanni Bonafè, è morto stamani intorno alle 5.30 per la caduta dal terzo piano del letto a castello nella sua cella. A darne notizia è il sindacato Uil-pa Penitenziari in una nota.
"Quando ci si ostina a voler determinare condizioni inumane di detenzione non possono non capitare certe cose. E' noto a tutti che i letti a castello con tre piani sono potenzialmente pericolosi. Purtroppo siamo a commentare una morte che si poteva, si doveva, evitare", commenta il segretario generale della Uil-pa Penitenziari Eugenio Sarno.
"Ogni giorno - prosegue Sarno - ci tocca aggiornare i macabri elenchi luttuosi di morti avvenute dentro le mura. Più volte avevamo denunciato e lanciato l'allarme sul carcere sanremese. Allarmi e denunce rimasti inascoltati. Oggi l'istituto conta la presenza di 367 detenuti, quando ne potrebbe contenere al massimo 209".
La Repubblica Genova
Un detenuto del carcere di Sanremo, Giovanni Bonafè, è morto stamani intorno alle 5.30 per la caduta dal terzo piano del letto a castello nella sua cella. A darne notizia è il sindacato Uil-pa Penitenziari in una nota.
"Quando ci si ostina a voler determinare condizioni inumane di detenzione non possono non capitare certe cose. E' noto a tutti che i letti a castello con tre piani sono potenzialmente pericolosi. Purtroppo siamo a commentare una morte che si poteva, si doveva, evitare", commenta il segretario generale della Uil-pa Penitenziari Eugenio Sarno.
"Ogni giorno - prosegue Sarno - ci tocca aggiornare i macabri elenchi luttuosi di morti avvenute dentro le mura. Più volte avevamo denunciato e lanciato l'allarme sul carcere sanremese. Allarmi e denunce rimasti inascoltati. Oggi l'istituto conta la presenza di 367 detenuti, quando ne potrebbe contenere al massimo 209".
La Repubblica Genova
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