lunedì 3 maggio 2010

Report assemblea meridionale del 30 aprile 2010 al CPOA Rialzo per la riapertura del processo al Sud Ribelle in corte d'appello.

A distanza di un anno si ritorna a parlare di processo al sud ribelle in vista dell'udienza fissata per il 18 maggio presso la Corte d'Appello di Catanzaro. Dall'assemblea emerge forte la determinazione a che non cada nel dimenticatoio. Genova ha segnato il movimento con la morte impunita di Carlo Giuliani, le pesanti condanne inflitte ai compagni processati a Genova -con lo sdoganamento di reati fascisti quali devastazione e saccheggio- e il rischio concreto che la corte di Catanzaro potrebbe accogliere il ricorso dell'accusa riportando il processo di Cosenza all'anno zero.

Non si deve sottovalutare
questo processo perchè significherebbe sminuire quello che potrebbe determinare in termini repressivi a tutto il corpo militante. Ne bisogna dimenticare che le condanne dei poliziotti di Genova e Napoli gridano vendetta. Il processo al sud ribelle è 1 dei 2 filoni d'inchiesta aperti a Genova che cerca di raccontare come criminale la forma aggregativa autonoma contro i padroni e i potenti del mondo. È necessaria, inoltre, un'analisi più approfondita per cercare di ricompattare il movimento, specialmente al sud, su questioni quali lavoro/reddito, devastazione ambientale, migranti, sfruttamento e diritto al dissenso.

Rialzare l'attenzione
, in una fase di altissima repressione quale quella che stiamo vivendo, attraverso assemblee pubbliche, coinvolgimento dei media nazionali e indipendenti, un documento condiviso da far sottoscrivere a quante più realtà possibili ed infine un presidio sotto la corte d'appello di Catanzaro per il 18 maggio.

Francesco Cirillo, Michele Santagata, Alfonsino de Vito, CSA A. Cartella (RC), CSA Asilo Politico (SA),RETE Studenti Salerno, Laboratorio Riscossa (CZ), CPOA Rialzo Cosenza, collettivo Red Shift, Adriano d'Amico e Angelo Broccolo prc, compagn* vari.
 

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