lunedì 7 giugno 2010

Carceri, 29esimo suicidio e ondata di proteste

Un rapporto che sa di bollettino di guerra quello stilato ieri da Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, a conclusione di una giornata nera per il sistema carcerario italiano. Nel pomeriggio, a Salerno, si è consumato il 29esimo suicidio di un detenuto dall'inizio dell'anno e in serata nel carcere di Genova prima e di Novara poi, i detenuti sono stati protagonisti di una violentissima protesta. Nel carcere Marassi di Genova sono state incendiate lenzuola e suppellettili e sette detenuti si sono barricati in una cella mentre a Novara sino a tarda notte, i detenuti hanno protestato battendo pentolame e stoviglie sui cancelli e sulle grate delle celle.

Ma non è tutto, purtroppo: sabato a Padova, Vicenza e San Vittore si sono verificate analoghe manifestazioni di protesta dalla popolazione carceraria; venerdì a San Remo un detenuto è stato salvato in extremis dalla polizia penitenziaria e a Milano Opera un detenuto ha aggredito e ferito con pugni un agente: è il 96mo agente penitenziario aggredito e ferito dall'inizio del 2010. Infine, giovedì l'evasione di un detenuto dall'ospedale Gemelli di Roma. "Basta e avanza per dire che siamo oltre il baratro" ha dichiarato Sarno. "Abbiamo speso tutte le parole possibili per lanciare l'allarme su cosa succederà negli istituti penitenziari. - ha continuato - Adesso più che parlare bisognerà concentrarsi su come affrontare questa estate di proteste e rivolte nelle prigioni, nella consapevolezza di essere stati lasciati nel più completo abbandono a dover gestire, senza mezzi, uomini e risorse queste tensioni. Gli episodi violenti della settimana appena trascorsa non sono che l'avamposto dell'eruzione che ci attende".

67.500 detenuti, 29 suicidi in cella, 44 tentati suicidi sventati, 96 agenti penitenziari, 2 medici e 4 infermieri aggrediti e feriti, 4 evasioni e 5 tentate evasioni: questi sono i numeri dello sfascio, dell'emergenza e del dramma penitenziario. "Il personale è stanco, depresso, demotivato e sfiduciato" ha affermato Sarno che accusa il Parlamento di essere "distratto da altre cose" e quindi di non aver voluto irresponsabilmente approfondire l'emergenza carceri. "Le parole sono state tante. - ha concluso Sarno - I fatti sono zero".

E.M.

Nessun commento:

Posta un commento

yh

yh