sabato 5 giugno 2010

Attacco alla Freedom Flotilla: il mondo è indignato … l’Italia no


Di seguito alcune fra le principali reazioni internazionali all’attacco israeliano di questa mattina contro la Freedom Flotilla diretta a Gaza, che ha provocato 19 morti e una cinquantina di feriti fra i pacifisti - civili e disarmati.   Turchia   Il Ministero degli Esteri: "Condanniamo queste pratiche disumane di Israele. Questo deplorevole incidente, che è avvenuto in acque internazionali e costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale, potrebbe portare a conseguenze irreparabili nelle nostre relazioni internazionali".  Il governo di Ankara ha convocato l'ambasciatore israeliano Gabby Levy e ha richiamato il suo ambasciatore in Israele.  Riunione di emergenza convocata dal vice-premier Bulent Airnc (il Primo Ministro Erdogan è assente perché impegnato in un viaggio ufficiale in vari Paesi dell’America Latina) a cui partecipano tra l'altro il ministro degli Interni, il vice comandante della Marina, e il capo delle operazioni dell'esercito.   Autorità Nazionale Palestinese   Il presidente Abu Mazen ha condannato il raid israeliano definendolo "un massacro", e ha decretato tre giorni di lutto nei Territori palestinesi.  L'ANP ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.  Il presidente Abu Mazen ha telefonato al presidente turco Abdullah Gul per fargli le proprie condoglianze per la morte di diversi cittadini turchi, uccisi durante l'assalto israeliano.   Saeb Erekat, Negoziatore capo palestinese    "Quello che abbiamo visto stamane è un crimine di guerra. Queste erano navi civili con a bordo civili e merci civili – farmaci, sedie a rotelle, generi alimentari, materiali da costruzione – destinati al milione e mezzo di palestinesi isolati sotto un assedio crudele e criminale da parte di Israele. E per questo, molti hanno pagato con la vita. Quello che Israele sta facendo a Gaza è sconvolgente: nessun essere umano informato e perbene può dire altrimenti.  Gli attivisti civili disarmati sono stati attaccati a bordo di navi straniere mentre erano in acque internazionali. Questo è un altro incidente che conferma che Israele agisce come uno Stato al di sopra della legge. La comunità internazionale deve agire in modo rapido e appropriato".   Hamas   Il portavoce, Sami Abu Zuhri: "Noi di Hamas consideriamo l’attacco israeliano contro la Freedom Flotilla un grande crimine e una enorme violazione del diritto internazionale. Nonostante il grande prezzo pagato dalle persone che si erano unite a questa flotta, consideriamo il loro messaggio arrivato.  Grazie a questi eroi di altri Paesi che hanno mostrato la loro solidarietà con Gaza, l’assedio israeliano adesso è una questione internazionale, e noi riteniamo che siano adesso gli occupanti, attraverso questo crimine, a essere sotto assedio".  Hamas ha denunciato l’attacco israeliano come "terrorismo di Stato organizzato".   Lega Araba   Ha condannato con forza l’azione terroristica di Israele. Il Segretario Generale, Amr Moussa, ha convocato una riunione dei Paesi membri – che si terrà domani, 1 giugno - per "discutere di questo crimine atroce commesso dalle forze israeliane contro civili disarmati che ha fato numerosi morti e feriti" e "adottare una posizione araba collettiva".   Egitto   Il Cairo condanna "le uccisioni per mano israeliana" e rilancia la richiesta di cancellare il blocco "illegittimo su Gaza"   Kuwait   Il governo del Kuwait si riunirà in sessione straordinaria per discutere sviluppi e conseguenze dell'attacco israeliano alla Freedom Flottilla, con la quale viaggiavano anche 16 cittadini kuwaitiani.  Il presidente del Parlamento ha definito l’attacco un “brutale crimine israeliano”.   Hezbollah   Il movimento di resistenza libanese ha definito l’attacco israeliano "un crimine contro l'umanità premeditato" che richiede un intervento della comunità internazionale. "Questo crimine mostra al mondo la brutalità di Israele e il modo con cui si comportano con i civili inermi", ha detto il deputato libanese Hassan Fadlallah.   Giordania   Il commento di Amman: "Prendere di mira i civili è un crimine odioso che noi condanniamo severamente. Non ci sono giustificazioni per Israele".  Il ministero degli Esteri ha convocato l’incaricato d’affari israeliano.   Libano   Il governo di Beirut ha espresso ferma condanna dell’attacco israeliano. Il Primo Ministro Sa’ad Hariri lo ha definito "un passo folle e pericoloso che esacerberà le tensioni nella regione", e ha invitato la comunità internazionale, e in particolare le grandi potenze "ad agire per porre fine a questa continua violazione dei diritti umani e a questa minaccia alla pace internazionale".   Organizazione della Conferenza Islamica   L’OIC ha chiesto il rilascio di tutti gli attivisti arrestati da Israele e la restituzione delle navi sequestrate. Chiede inoltre che vengano perseguiti i responsabili del raid contro la Freedom Flotilla.   L’Unione Europea   Ufficio della Baronessa Ashton, Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri: "L’Alto Rappresentante Catherine Ashton esprime il suo profondo rammarico per la notizia della perdita di vite umane e della violenza, ed estende le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti. A nome dell’Unione Europea, chiede una inchiesta esaustiva sulle circostanze in cui si è verificato l’accaduto.  Ribadisce la posizione dell’Unione Europea su Gaza – continuare la politica di chiusura è inaccettabile e politicamente controproducente … Chiede un’apertura immediate, prolungata, e incondizionata dei valichi per il flusso di aiuti umanitari, merci commerciali, e persone per e da Gaza.  La Ashton ha telefonato al ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, per richiedere formalmente l'apertura di un'inchiesta da parte di Tel Aviv s quanto è successo.   Spagna   Madrid, che ha la presidenza di turno dell’Unione Europea, ha convocato l’ambasciatore israeliano: "Vogliamo spiegazioni".   Francia   Il Ministro degli Esteri, Bernard Kouchner: "Sono profondamente scioccato dalle tragiche conseguenze dell’operazione militare israeliana contro la flotta di pace per Gaza. Nulla può giustificare l’uso della violenza di questo tipo, che condanniamo.  Deve essere fatta completa luce sulle circostanze in cui è avvenuto questo dramma, e ci auguriamo che si avvii senza indugio una inchiesta esaustiva".   Grecia   Il governo di Atene ha convocato l'ambasciatore d'Israele per ottenere spiegazioni.  La Grecia ha inoltre annunciato di avere annullato un'esercitazione congiunta dell'aviazione con Israele, in seguito all'assalto. Lo ha detto un portavoce del ministero della Difesa, che precisato che le manovre 'Minoan 2010' erano iniziate il 25 maggio e avrebbero dovute terminare il 3 giugno.  Annullata anche la visita del capo di Stato maggiore dell’Aviazione israeliana prevista per domani 1 giugno.   Svezia   Il governo di Stoccolma ha convocato l'ambasciatore israeliano.   Danimarca   Convocato l'ambasciatore israeliano per avere "chiarimenti".   Norvegia   Oslo ha condannato l’attacco israeliano, definito "inaccettabile".   Germania   Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, si è dichiarato "molto preoccupato per quanto accaduto".   Belgio   Il ministro degli Esteri belga, Steven Vanackere, ha detto che l’attacco israeliano "sembra essere stato piuttosto sproporzionato" e la quantità di forza usata "estremamente deplorevole".   Paesi Bassi   Il governo ha chiesto "spiegazioni" al governo israeliano.   Austria   Vienna convoca l'ambasciatore israeliano.   Le Nazioni Unite   Rober Serry, Coordinatore Speciale dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, e Filippo Grandi, Commissario generale dell'UNRWA: "Siamo scioccati dalle notizie sull’uccisione e il ferimento di persone a bordo delle navi che trasportavano forniture per Gaza, avvenuta apparentemente in acque internazionali. Condanniamo la violenza e chiediamo che cessi. La situazione si sta ancora sviluppando e siamo in attesa di conferme su quanto accaduto.  Vogliamo chiarire che tragedie di questo tipo sono interamente evitabili, se Israele ascolterà i ripetuti inviti della comunità internazionale a porre fine al suo controproducente e inaccettabile blocco di Gaza".   Il Segretario Generale Ban Ki-Moon si è detto "sconvolto", ha condannato le uccisioni provocate dall’attacco israeliano, aggiungendo che "è vitale andare a fondo con le indagini" sui quanto accaduto.   Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani  "Onde promuovere una riconciliazione politica a lungo termine, esorto il governo a garantire che venga condotta un’inchiesta indipendente dei recenti eventi, e che tutti coloro la cui responsabilità della violazione dei diritti umani dovessero venire accertata vengano chiamati a risponderne".   Lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, Richard Falk, ha chiesto un boicottaggio internazionale e sanzioni contro Israele per il suo "comportamento omicida".   Tony Blair, rappresentante per il Medio Oriente del "Quartetto"   Si è detto "scioccato" dall'accaduto, e ha chiesto che venga aperta un'inchiesta.   Iran   Il presidente Mahmoud Ahmadinejad: "L’azione disumana del regime sionista contro il popolo palestinese e l’impedire l’arrivo di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza non è una dimostrazione della forza del regime, ma è un segno della sua debolezza, e tutto ciò porta questo regime sinistro e falso più vicino che mai alla fine".   Stati Uniti   La Casa Bianca ha espresso il suo "profondo rammarico" per l'attacco israeliano, e ha detto che sta "esaminando le circostanze" di quanto accaduto.   Pakistan   Il governo di Islamabad ha espresso una dura condanna all'uso "sfrontato della forza" da parte di Israele, nonché preoccupazione per i tre pakistani che partecipano alla missione umanitaria. "L'uccisione di membri di questa missione umanitaria, che comprende anche donne, è brutale, disumana e costituisce una palese violazione delle leggi internazionali", hanno detto il ministero degli Esteri.   Parlamento Europeo   L'attacco israeliano, avvenuto in acque internazionali, è stato definito "ingiustificato" nonché "una chiara ed inaccettabile violazione del diritto internazionale, in particolare della Quarta Convenzione di Ginevra", dal presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, in una nota diffusa a Bruxelles.   Desmond Tutu   Il premio Nobel per la pace, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, a nome di tutto il gruppo degli "Elders", giudica "inscusabile" l'assalto israeliano.   Sudafrica   "Forte Condanna" dell’attacco israeliano è stata espressa dal Dipartimento Relazioni Internazionali e Cooperazione di Pretoria, che parla di "clamorosa violazione del diritto internazionale che merita il più alto livello di condanna internazionale".   Amnesty International   Amnesty International ha chiesto al governo israeliano di aprire un'inchiesta ''immediata, credibile e indipendente'' sull'accaduto.   Russia   Mosca ha parlato di "violazioni enormi del diritto internazionale", e ha condannato l'attacco israeliano, esprimendo preoccupazione.   Bosnia   Il presidente bosniaco, Haris Silajdzic, ha denunciato fermamente l'attacco delle forze israeliane.   Qatar   L’emiro del Qatar, sceicco Hamad bin Khalifa al-Thani, fra i primi leader arabi a condannare l’assalto israeliano , lo ha definito un “atto di pirateria”, e ha parlato di “crimine contro i civili”.   Iraq   Il movimento di Muqtada al Sadr ha indetto una manifestazione di protesta contro Israele per oggi a Baghdad.   E il governo italiano?   Il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica   "Non ho ancora elementi sufficienti per capire cosa sia successo ma la questione era nota da giorni. Questa vicenda si può classificare come una voluta provocazione: aveva un fine preciso, politico. Possiamo discutere sulla reazione israeliana, ma pensare che tutto avvenisse senza una reazione di una qualche natura era una dilettantesca interpretazione di chi ha provocato questa vicenda. Credo che in operazioni di guerra così delicate queste azioni spettacolari servano solo a peggiorare la situazione e a rendere ancora più impraticabile la strada del dialogo. Mi pare che sia in atto una voluta provocazione per vedere fino a che punto Israele reagisce. Poi, sul merito della reazione israeliana, non do giudizi perché ancora non conosco bene i fatti ma sperare che Israele non reagisse era un'illusione. Il principio della rappresaglia israeliana è un principio conosciuto nel mondo".   Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha "deplorato in modo assoluto l'uccisione di civili" nell'assalto israeliano. "E' un fatto assolutamente grave, serve un'inchiesta", ha detto.   

Fonti: BBC News, Repubblica.it, al Jazira English, Agence France Presseda www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9341 
 

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