lunedì 14 giugno 2010

Obama intensifica la “Guerra Segreta” e le “Operazioni Speciali”

di Eva Golinger

Un'inchiesta del Washington Post ha appena rivelato che il governo di Barack Obama ha esteso in maniera significativa la guerra segreta contro Al-Qaeda ed altri gruppi "radicali".

Secondo il Post, sono aumentate le operazioni speciali a livello mondiale in termine di finanziamenti e quantità. Oggi, le forze speciali statunitensi stanno operando in più di 75 paesi, quando soltanto l’anno scorso erano 60. Più di 13 mila membri delle forze speciali - militari e civili, esperti in operazioni di intelligence, guerra psicologica, assassinio selettivo, missioni di addestramento, azioni clandestine - sono dispiegate in giro per il mondo; 9 mila di esse sono in Iraq e Afghanistan.

L'investigatore statunitense Jeremy Scahill ha scoperto che l'amministrazione Obama ha inviato squadre di forze speciali di elite, sotto il Comando delle Operazioni Speciali Unite, in Iran, Georgia, Ucraina, Bolivia, Paraguay, Ecuador, Perù, Yemen, Pakistan e Filippine. Dal 2006, queste squadre segrete operano anche in Venezuela, Colombia e Messico.

Esistono piani per attacchi preventivi o "anticipati" in "numerosi posti nel mondo", secondo il giornale statunitense. Washington aspetta solo di attivare i piani non appena una "minaccia" o un "complotto" sia stato identificato.

Un alto ufficiale militare del Pentagono ha affermato che Obama sta permettendo molte azioni, strategie ed operazioni che non furono autorizzate durante il governo di George W. Bush. "Abbiamo molto più accesso" alle operazioni coperte, ha spiegato un altro funzionario del Pentagono.

Questo incremento di operazioni speciali, insieme all'aumento di attacchi con aeroplani senza pilota ("droni"), fa parte della nuova Dottrina di Sicurezza Nazionale annunciata dal Presidente Obama la settimana scorsa. Uno dei vantaggi di utilizzare "forze segrete" per eseguire missioni di alta importanza strategica è giustamente la loro natura occulta, oltre al fatto che le missioni ed operazioni non sono pubbliche. Così, Obama può evitare reazioni e critiche alle sue politiche belliche, mentre sviluppa l'agenda imperiale per soddisfare il Complesso militare industriale.


Più investimenti per la guerra

Obama ha sollecitato per il 2011 un aumento del 5,7 % delle spese per le Operazioni speciali, per un totale di 6.3 miliardi di dollari, oltre ai 3,5 miliardi addizionali per operazioni clandestine contingenti. Il totale degli stanziamenti alla difesa di Washington per il 2011 è di 872 miliardi di dollari, con 75 miliardi in più per i reparti di intelligence.


Intelligence e sovversione

Oltre alle azioni di guerra che realizzano le forze speciali, come uccisioni mirate, il sequestro e la tortura, questi squadroni sono addestrati ad intraprendere anche azioni di intelligence, spionaggio, sovversione e destabilizzazione. Le forze speciali si addestrano per anni, imparando diverse lingue ed adattandosi alle differenti culture, per poter poi penetrare ed infiltrarsi in maniera clandestina.

Agli inizi del 2009, è stata firmata dal Presidente Obama, la Dottrina della guerra irregolare, privilegiando questa forma di guerra rispetto a quella convenzionale. Nella guerra irregolare, il campo di battaglia non ha limiti, le tattiche e le strategie utilizzate non sono tradizionali. La controrivoluzione e la sovversione, oltre all'utilizzo delle forze speciali per attuare operazioni di guerra clandestine, sono le principali tecniche impiegate per riuscire a destabilizzare l'avversario "dall'interno".

Dentro questo concetto, agenzie di facciata come USAID, National Endowment for Democracy e Freedom House tra le altre, sono utilizzate per convogliare i fondi a coloro che promuovono l'agenda di Washington e penetrare strategicamente la "società civile" nei paesi importanti per gli interessi imperiali.

Secondo un altro alto ufficiale delle forze speciali statunitensi, citato da Scahill, "Il mondo è il campo di battaglia, e siamo ritornati a questo concetto... Stavamo allontanandoci da questa visione, ma l'amministrazione di Obama la condivide".

Alcune delle operazioni speciali attuali sono condotte dalla Task Force 714 che fu comandata dal Generale McChrystal, attuale comandante nella guerra in Afghanistan. Sotto il governo Obama, questa Task Force 714 è cresciuta ed i suoi finanziamenti aumentati del 40%. "Ora possiamo fare molto più", ha rivelato una fonte delle forze speciali. "Adesso non dobbiamo più lavorare dalle ambasciate, né dobbiamo coordinarci con il Dipartimento di Stato. Possiamo operare da dove vogliamo", ha affermato.

Quest’anno Washington ha cercato di classificare il Venezuela come "stato terrorista", insieme a Cuba, Iran, Sudan e Siria. Ma alla fine hanno mantenuto il Venezuela in una lista di "paesi che non cooperano con la lotta contro il terrorismo", per non pregiudicare il necessario rifornimento di petrolio venezuelano agli Stati Uniti. Nonostante ciò, la relazione annuale della Direzione Nazionale di Intelligence di Washington, pubblicata nel gennaio 2010, ha classificato il Venezuela come "la principale minaccia" degli Stati Uniti in questo emisfero, segnalando il Presidente Hugo Chávez come il "leader anti-statunitense" nella regione.

Negli ultimi anni, Washington ha intensificato le sue aggressioni e operazioni di destabilizzazione contro il Venezuela, cercando promuovere un "cambiamento di regime" nel paese con le più grandi riserve di petrolio al mondo. Non c'è dubbio che la "Guerra Segreta" di Obama continuerà su questa strada.



http://www.resistenze.org/ - osservatorio - della guerra - 07-06-10 - n. 322
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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