lunedì 14 giugno 2010

Presidio no-ponte davanti alla trivella. Occupato il cantiere

Centinaia di cittadini hanno partecipato all’iniziativa di informazione e sensibilizzazione indetta dalla Rete No Ponte per contestare l’inizio delle trivellazioni in via Circuito a Faro finalizzate a completare gli studi necessari per il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. I sondaggi, che si protrarranno per tutta l’estate e che procureranno non poche difficoltà nella viabilità nella zona di Faro-Ganzirri, sono stati giustificati nei giorni scorsi come opere necessarie a ridurre l’impatto che il Ponte sullo Stretto avrebbe sul nostro territorio. Il movimento no ponte ha chiarito più volte che non c’è nulla da mitigare, che il Ponte non va realizzato, che i cantieri non debbono avere inizio. In questa prospettiva sono state ripetutamente elencate le alternative che, invece, andrebbero percorse e per le quali andrebbero investite le risorse pubbliche riservate alla mega-opera.

Molto meglio sarebbe pensare alla messa in sicurezza sismica ed idrogeologica, al potenziamento del trasporto pubblico nello Stretto, all’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria, ad un piano di edilizia scolastica.

Nel corso dell’iniziativa il presidio ha, poi, dato vita all’occupazione pacifica del cantiere (peraltro privo delle necessarie segnalazioni), indicando, attraverso la posa delle bandiere no-ponte, la volontà di impedire la devastazione del territorio e la dilapidazione di risorse pubbliche a vantaggio di poche imprese estranee al tessuto locale.

Dall’assemblea spontanea svoltasi a fianco della trivella è stata lanciata la prossima manifestazione che si svolgerà lunedì 21 giugno a partire dalle ore 14.30 in prossimità dei cantieri.

Rete No Ponte

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