venerdì 27 agosto 2010

Cisgiordania: proibito criticare Abu Mazen

Ramallah - E’ vietato in Cisgiordania mettere in discussione le decisioni del presidente dell’Anp Abu Mazen. L’altra sera a Ramallah i servizi di intelligence dell’Anp, hanno impedito ad alcune centinaia di persone di partecipare ad una conferenza, promossa dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) e da altre formazioni della sinistra palestinese, che prevedeva la presenza di una serie di esponenti politici contrari alla ripresa dei negoziati diretti tra Abu Mazen e il premier israeliano Netanyahu, prevista il 2 settembre a Washington. Gli agenti hanno circondato la sala dove doveva tenersi la confe! renza e costretto ad allontanarsi i presenti, alcuni dei quali sono stati malmenati e minacciati. «Volevamo soltanto discutere dei negoziati diretti ed esprimere il nostro dissenso nei confronti di una decisione (di Abu Mazen) che non condividiamo e che riteniamo dannosa per le aspirazioni del popolo palestinese», ha raccontato la parlamentare del Fplp, Khalida Jarrar. Le forze di sicurezza hanno anche impedito ad alcuni ricercatori del centro per i diritti umani al Haq di filmare quanto stava accadendo. «Tutto ciò conferma l’aggravarsi del clima di intimidazione che si è creato in Cisgiordania e la trasformazione dell’Anp in uno stato di polizia», ha denunciato al Haq. L'accaduto è stato condannato dai dirigenti di Hamas a Gaza, che avevano organizzato un'analoga iniziativa nella Striscia con un collegamento in videoconferenza tra i due eventi.

Nessun commento:

Posta un commento

yh

yh