martedì 17 agosto 2010

Alemanno vuole mettere una tassa sui cortei a Roma

I romani sono esasperati dalle paralisi di traffico provocate, in aggiunta a quelle fisiologiche, da cortei e manifestazioni che si svolgono quotidianamente nella capitale.

E allora il sindaco Alemanno ha avuto un’idea: «Metteremo una sorta di tassa sui cortei: devono pagare qualche cosa, non possiamo pagare solo noi». «I romani pagano un prezzo altissimo a essere capitale -osserva il primo cittadino-: a Roma ci sono più di 525 manifestazioni a carattere nazionale in 6 mesi, tanto per fare un esempio.

E hanno un costo che incide sulla città per molti aspetti, oltre a creare disagi». Alemanno ha aggiunto, con un riferimento polemico alle tesi sostenute da Bossi e dalla Lega: «Roma non e’ ladrona. Dalla capitale arrivano nelle casse dello Stato più di 36 miliardi di euro».

La notizia ha sollevato un coro di critiche da parte dell'opposizone capitolina. "La boutade del sindaco sulla tassa sui cortei ha il sapore di una provocazione ad arte per distogliere dai problemi della città piuttosto che una proposta seria ed applicabile", ha detto il consigliere del Pd al Comune di Roma Massimiliano Valeriani.

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