giovedì 11 marzo 2010

Crolla il Pil: - 5,1%. Un dato negativo che non si verificava dal 1971

Crolla il Pil italiano. A dare la brutta notizia è l’Istat, che rivede al ribasso la stima preliminare diffusa a febbraio (-4,9%). Il Pil non corretto per effetti di calendario si attesta invece a -5,1%, come reso noto già il primo marzo. Si conferma comunque uno degli anni più drammatici per l’economica italiana, che non registrava un simile tonfo dal 1971.

La notizia ha scosso iil mondo economico. Secondo Adusbef e Federconsumatori "sempre di piu' i dati Istat si avvicinano agli scenari prospettati dall'Osservatorio Nazionale. La caduta del Prodotto Interno Lordo nel 2009 e' stata corretta oggi al -5,1% e la crescita nel 2010, in assenza di interventi tesi a rilanciare la domanda di mercato e rimettere in moto produzione ed investimenti, si prospetta, come gia' avevamo stimato da alcune settimane, pari allo 0%. "

Le cause, secondo le associazioni dei consumatori, sono gli effetti della CIG e della disoccupazione, che, "come un'onda montante, continuano a ripercuotersi pesantemente sui bilanci delle famiglie e sull'andamento economico del Paese, come avevamo largamente previsto". Per le associazioni "dopo la contrazione dei consumi dell'1% nel 2008 e del 2% nel 2009, tutti i segnali lasciano intravedere, anche nel 2010, una situazione di completa stasi". Queste prospettive, per Federconsumatori e Adusbef, "richiedono delle risposte immediate".

"A tale proposito - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti -, visto che il Governo si e' fatto prendere la mano dai decreti, anziche' varare quelli tesi a rispondere ad 'interessi particolari', ne chiediamo uno, improrogabile, che guardi all'interesse generale delle famiglie e del Paese, poiche' ne rilancerebbe i consumi, la produzione, e l'economia.

Cio' sarebbe possibile solo grazie a una decretazione d'urgenza che preveda un bonus di 1.200 euro annui per ogni famiglia a reddito fisso, da lavoro e da pensione, e il blocco immediato delle tariffe, gia' promesso dal Governo".

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