giovedì 11 marzo 2010

Grecia, il paese bloccato per lo sciopero generale

GRECIA-RASSEGNA STAMPA:

Grecia paralizzata oggi, per la seconda volta in poco più di una settimana, da uno sciopero generale contro il piano di austerità varato la scorsa settimana dal governo, per porre rimedio al deficit delle finanze pubbliche.

Fermi aerei, treni, navi e trasporti urbani; chiusi ospedali, uffici, scuole e banche; impedita da giorni la raccolta dell'immondizia; black-out, oggi, anche nel mondo dell'informazione.

Lo sciopero di 24 ore, dichiarato congiuntamente dalla confederazione sindacale dei dipendenti pubblici, Adedy, da quella del settore privato, Gsee, e dal sindacato comunista Pame, bloccherà i principali centri cittadini, con manifestazioni e marce cui prenderanno parte anche agenti di polizia e vigili del fuoco. Alla protesta aderiscono anche insegnanti, studenti e il movimento anarchico. Continuano intanto, nella capitale e in altre città, le occupazioni di edifici pubblici.

La tensione ad Atene è molto alta, dopo le animate proteste di piazza dei giorni scorsi, ma soprattutto dopo che ieri, nel quartiere di Dafni, si è registrata una sparatoria fra poliziotti e due presunti membri del gruppo armato Lotta Rivoluzionaria.

Il conflitto a fuoco è costato la vita ad al 35enne Lambros Foundas che, secondo le informazioni diffuse dalle autorità, era già stato coinvolto in passato in azioni di matrice anarco-insurrezionalista. Anche per questo, nella capitale, sono stati schierati oggi circa 2mila agenti in tenuta antisommossa.

Lo sciopero coincide con la fine della missione a Berlino, Parigi e Washington del premier socialista Giorgio Papandreu, andato all'estero per chiedere sostegno alle sue politiche economiche. La Borsa ha ieri valutato positivamente i colloqui internazionali del primo ministro, con un forte aumento del 2,62%. I sondaggi segnalano tuttavia una crescente opposizione popolare a gran parte delle misure contenute nel pacchetto anticrisi.

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Non si ferma la lotta dei lavoratori greci. Oggi il paese bloccato per il nuovo sciopero generale proclamato dai due più grandi sindacati del paese, Adedy e Gsee.


Lunedì e martedì era stata la volta dei dipendenti delle agenzie delle entrate e degli operatori ecologici. Oggi, cortei in tutto il paese potrebbero far scendere in strada fino a un milione di lavoratori del settore pubblico e privato, infuriati per le durissime misure prese dal governo socialista del premier Giorgos Papandreou.

Lo sciopero, il secondo in due settimane, paralizzerà gran parte dei servizi e dei trasporti. Banche, scuole, ospedali lavoreranno a ranghi ridotti, dove sarà possibile. Fermi gli aerei, dalla mezzanotte di mercoledì per 24 ore, per l’annunciata partecipazione dei controllori di volo allo sciopero. Navi in porto e treni in stazione bloccheranno poi anche il trasporto commerciale, oltre a quello delle persone.

«Le misure del governo», ha detto un rappresentante del sindacato del pubblico Adedy, «impoveriranno ancora di più i salari più bassi d’Europa, prolungheranno la recessione e aumenteranno la disoccupazione», già oggi sopra il 10%. I sindacati contestano i tagli alla spesa sociale, alle pensioni e ai salari dei dipendenti pubblici - fino al 20% reale, denuncia il sindacato -, oltreché l’aumento dell’Iva del 2%, la misura più odiata. Meglio sono stati accettati i rincari per alcol e tabacchi. In qualche modo bisognerà rientrare del debito, salito a quasi 300 miliardi di euro, con un rapporto deficit-pil al 12,7% e un’inflazione salita a febbraio al 2,8%.

Dalle cronache il paese sembra comunque spaccato. Alcuni lamentano la differenza di trattamento goduta dai dipendenti pubblici rispetto ai colleghi privati. E alcuni sondaggi confermano che dietro il premier Papandreou c’è, ancora, il 52% della popolazione. Nonostante, ed è un risultato in parte contraddittorio, il 65% consideri le misure di austerità «ingiuste».

LIBERAZIONE

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ATENE (Reuters) - Oggi la Grecia sarà probabilmente paralizzata dal secondo sciopero nazionale in due settimane contro il piano di austerità deciso dal governo.

L'astensione dal lavoro di 24 ore bloccherà aeroporti e scuole, ospedali e siti turistici, come l'Acropoli, ma difficilmente fermerà i piani del premier George Papandreou per tagliare la spesa e alzare le tasse per porre freno a un deficit enorme e ripristinare la fiducia nell'economia greca oggi in crisi.

Sotto la pressione dei mercati e dei partner dell'Unione Europea, il governo ha presentato la scorsa settimana un nuovo pacchetto-austerity da 4,8 miliardi di euro, che comprende l'aumento dell'Iva, riduzioni ai salari dei dipendenti pubblici e il congelamento delle pensioni.

"I lavoratori alzeranno il pugno e grideranno con una sola voce: non pagheremo per la crisi", ha detto in un comunicato il sindacato del settore privato Gsee. "Nessuno, nulla terrorizzerà i lavoratori".

Il Gsee e il suo omologo del settore pubblico, Adedy - insieme i due sindacati rappresentano metà della forza lavoro del Paese, composta da 5 milioni di lavoratori - dicono che il piano di austerità sostenuto dalla Ue danneggerà solo i poveri e aggraverà i problemi economici della Grecia.

Il livello di partecipazione allo sciopero e alle manifestazioni sarà attentamente valutato dall'estero. I politici Ue, le agenzie di rating e i mercati finanziari hanno accolto positivamente l'ultimo pacchetto-austerity ma lo vogliono vedere applicato rapidamente e in pieno. Perché ciò accada, serve il sostegno dell'opinione pubblica.

I sondaggi di opinione mostrano che l'opposizione alle tasse e ai tagli è in crescita, e i sindacati, da quello dei tassisti a quello della nettezza urbana, hanno protestato già nelle scorse settimane. Ma i sondaggi indicano anche che la maggior parte dei greci ritengono che alcune misure per stringere la cinghia siano necessarie e pensano che il governo andrà avanti.

"In Grecia sarà tutto fermo, ma la maggioranza della popolazione comprende che non c'è altra opzione", dice il sondaggista Costas Panagopoulos, di Alco. "Non credo che uno sciopero e le manifestazioni possano intaccare davvero le politiche del governo".L'opposizione ai tagli finora è stata relativamente disciplinata, ma i greci sono inclini a scendere in piazza in proteste che possono diventare anche violente.

La polizia dice che è pronta a tutte le eventualità dopo gli scontri che hanno accompagnato il corteo anti-austerity della scorsa settimana. Circa 1.500 agenti saranno presenti oggi nel centro di Atene, con altri rinforzi pronti a intervenire, ha annunciato la polizia.

Il sindacato comunista Pame inizierà le proteste con una manifestazione alle 10 ora locale, poi ci sarà un corteo fino al parlamento organizzato da Gsee e Adedy.

Anche i giornalisti e la tv di Stato saranno in sciopero.

Il sindacato Adedy ha annunciato che sta organizzando nuove proteste per aprile e maggio.

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