martedì 16 marzo 2010

"Popoli" di Franco Nerozzi dietro l'aggressione di Tor Vergata

ROMA - Ancora aggressioni di stampo fascista nella capitale. E' successo quest'oggi intorno a mezzogiorno nell'Ateneo di Tor Vergata e precisamente nella facoltà di Giurisprudenza, dove una quarantina di personaggi legati ai gruppi dell'estrema destra romana hanno violentemente aggredito alcuni studenti, prima nei corridoi e poi all'esterno dell'edificio. Bilancio della giornata 6 persone ferite, tutte con prognosi non inferiore ai 10 giorni.

Cinque degli aggrediti sono stati visitati al Policlinico di Tor Vergata dove a ognuno gli è stato riscontrato trauma cranico, lesioni e ferite su varie parti del corpo, tanto che i sanitari hanno dovuto praticare la tac.
Per uno di questi, arrivato con varie ecchimosi, quattro denti rotti e un braccio fratturato si è ritenuto necessario il ricovero. Aggredita anche una giovane studentessa che, subito dopo l'aggressione è dovuta ricorrere alle cure mediche del Fatebenefratelli e al momento non si conosce ancora il referto medico.

Oggi - come ci ha raccontato uno degli studenti aggrediti - una quindicina di studenti si erano recati dal rettore della Facoltà di Giurisprudenza per denunciare la presenza all'interno dell'Università di gruppi di estrema destra, gli stessi che nel pomeriggio avevano organizzato la conferenza "Popoli identitari" incentrata sui Karen, gli abitanti sulle montagne della Birmania orientale, al confine con la Thailandia, in lotta contro il governo di Rangoon. Iniziativa patrocinata dalla Onlus Popoli Identitari, legata particolarmente all'area dell'estremismo di destra come Casa Pound e Blocco studentesco e capitanata da Franco Nerozzi, giornalista di guerra free-lance, che stando alle cronache fu indagato nel 2002 per essere uno degli artefici di un probabile colpo di stato alle isole Comore.

Lasciato l'ufficio del rettore i giovani studenti incontravano nei corridoi del piano terra un gruppo di una quarantina di personaggi legati agli ambienti dell'estrema destra, tutti tra i 25 e i 40 anni che iniziavano ad aggredirli, ragazze incluse. I malcapitati venivano poi spinti all'esterno della facoltà dove lo scontro continuava. "Era una carica continua di pugni, calci e cinghiate - ci ha raccontato uno degli aggrediti, ancora sotto shock per l'accaduto -. Alcuni di loro indossavano i guanti rinforzati, quelli solitamente usati per correre in motocicletta, mentre altri avevano sfilato la cinghia per colpire da una certa distanza. Ho visto in difficoltà anche alcuni agenti della sicurezza, intervenuti per sedare l'aggressione, ragazze prese a pugni e a calci senza nessun ritegno."

Nel frattempo, oggi 16 marzo gli studenti hanno convocato una conferenza stampa alle ore 12.00 presso l’aula t12 della facoltà di lettere di Tor Vergata in via Columbia, n°1 per informare gli organi di stampa su quanto accaduto e denunciare ancora una volta il gravissimo clima in cui versa l'Ateneo di Tor Vergata.

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