martedì 9 marzo 2010

Condove. I No Tav bloccano i treni. Cronaca di una giornata di resistenza tra Rosta e Condove

- La trivella vien di notte...
- Presidio No Tav
- Rosta. Bloccato il cambio turno
- S. Antonino. Assemblea
- Stazione di Condove. Blocco dei treni

Lunedì 8 marzo, tra l’una e le due di notte.
Al buio, accompagnata da poliziotti e carabinieri, è arrivata a Rosta una trivella per il sondaggio 55. L’hanno piazzata in mezzo ad un prato, hanno chiuso tutte le strade di accesso, piazzando check point persino davanti a S. Antonio di Ranverso. Sin dalla notte i No Tav si sono dati il cambio a presidiare, informando la popolazione, sostando nei pressi della rotonda di fronte agli impianti sportivi.

Intorno alle sei del pomeriggio l’assemblea di piazza si trasforma in blocco: il cambio della guardia viene ostacolato per oltre un’ora. Le decine di blindati di polizia e carabinieri posti a guardia della trivella vengono fermati dalla determinazione a di un movimento che, giorno dopo giorno, notte dopo notte, resiste alla militarizzazione di strade e paesi, incurante delle infamie diffuse da media servi del partito trasversale degli affari.
Alle 21 parte un’assemblea al presidio di S. Antonino, dove, in mattinata, era piovuta l’ennesima minaccia di sgombero. Respinta ovviamente al mittente. I signori del Tav occupano militarmente il territorio, i presidi No Tav ne difendono dall’invasione qualche scampolo.

Finita l’assemblea, intorno alle 23, numerosi No Tav “vanno a prendere il treno” alla stazione di Condove. Passato l’ultimo treno passeggeri, salutato dalle bandiere, un locomotore si blocca di fronte al treno crociato. Il blocco dura circa un’ora.

Domani si ricomincia.
Alla faccia dell’inverno che non vuole finire, alla faccia di certa stampa che non perde occasione per gettare fango sul movimento. Ultima trovata la notizia dei due rumeni “pagati” per fare scritte minacciose sul direttore della “Busiarda”. Un altro tassello della strategia della tensione, ordita nella speranza di criminalizzare qualcuno, di spaventarne altri, di spaccare il movimento. Un’illusione. Quando i No Tav hanno voluto dire la propria lo hanno fatto a viso aperto, con presidi di piazza che denunciavano le menzogne interessate del giornale diretto da Mario Calabresi. Una domanda sorge spontanea: a chi conviene indossare i panni della vittima per nascondere l’indecente campagna ai danni dei No Tav?

Vogliamo scommettere che domani o domani l’altro i gazzettieri dei quotidiani torinesi se ne inventeranno un’altra?

Prossimi appuntamenti:

- Domani alla trivella di Rosta
- Mercoledì 10 in piazza Madama Cristina a Torino (se non piazzano nuove trivelle a Torino e cintura)

Ore 17,30 punto info / ore 18,30 assemblea / ore 19,30 cena autogestita
- Mercoledì ore 21 fiaccolata a Rosta


Per info e contatti:
338 6594361




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