mercoledì 21 aprile 2010

Giustizia: direttore dell’Opg di Aversa; tolti i letti di contenzione


Ansa


Nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa (Caserta) finito nel mirino del Consiglio d’Europa "non ci sono più dal gennaio 2009 i letti di contenzione. C’è sicuramente un problema di sovraffollamento con 300 internati a fronte di una capienza che non dovrebbe superare le 160 unita". Lo dice, interpellato dall’Ansa, Adolfo Ferraro, psichiatra, direttore sanitario della struttura.
"Siamo probabilmente gli unici - spiega - a non avere più letti di contenzione. I problemi nascono invece dal fatto che c’è una carenza di personale sanitario a fronte di una prevalenza di quello penitenziario in seguito a quanto previsto da un Dpcm del governo Prodi che ha fatto degli Opg vere e proprie strutture carcerarie, con la prevalenza di un modello penitenziario rispetto a quello sanitario". E quali sono oggi le condizioni nelle quali si trovano gli internati? "Sono pessime - dice Ferraro - perché le persone vivono ammassate l’una all’altra, in condizioni di sovraffollamento con presenze che sono il doppio di quelle che sarebbero consentite".

Pazienti legati a letto: ospedale psichiatrico di Aversa sotto accusa


La denuncia arriva dal rapporto del Consiglio d'Europa
Pazienti legati a letto: ospedale psichiatrico di Aversa sotto accusa
Una situazione, quella di Aversa, definita "incredibile"
Legati al letto seminudi, 24 ore su 24 anche per dieci giorni, sdraiati su un materasso con un foro al centro sotto al quale c'è un secchio in cui finiscono gli escrementi: sono queste le condizioni in cui sono stati trovati alcuni detenuti nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. La denuncia arriva dal rapporto preparato dal Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa dopo la visita effettuata in Italia tra il 16 e il 26 settembre del 2008. Lo rivela l'agenzia Ansa.

Una situazione, quella di Aversa, definita "incredibile" da Marc Neve, componente del Comitato, e indicata come la più grave nel documento pubblicato oggi dopo il consenso giunto dal governo italiano. Nelle 84 pagine del rapporto vengono denunciati anche diversi casi di maltrattamenti subiti al momento dell'arresto, subito dopo il fermo e in carcere di cui il Cpt ha trovato prove tangibili. Il Comitato esprime inoltre "grande preoccupazione" per la mancanza di tutele per chi venga fermato dalle forze dell'ordine, oltre che per la violenza tra detenuti riscontrata sia nel carcere di Brescia che in quello di Cagliari.

Nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa "non ci sono più dal gennaio 2009 i letti di contenzione. C'è sicuramente un problema di sovraffollamento con 300 internati a fronte di una capienza che non dovrebbe superare le 160 unità". Lo dice Adolfo Ferraro, psichiatra, direttore sanitario della struttura, arrestato e poi rilasciato dopo 20 giorni di carcere nell'ambito dell'arresto del boss di camorra, Giuseppe Gallo. "Siamo probabilmente gli unici - spiega - a non avere più letti di contenzione. I problemi nascono invece dal fatto che c'é una carenza di personale sanitario a fronte di una prevalenza di quello penitenziario in seguito a quanto previsto da un Dpcm del governo Prodi che ha fatto degli Opg vere e proprie strutture carcerarie, con la prevalenza di un modello penitenziario rispetto a quello sanitario. Le persone vivono ammassate l'una all'altra, in condizioni di sovraffollamento con presenze che sono il doppio di quelle che sarebbero consentite".

"Internati legati al letto? Per carità, qui non accade. Rispettiamo i protocolli previsti" dice Carlotta Giaquinto, direttrice dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa "Filippo Saporito". "E' vero, invece, che l'ospedale è ospitato in un edificio storico e questo può creare qualche disagio. Al momento - prosegue la direttrice - abbiamo in ristrutturazione due padiglioni". Giaquinto assicura che i letti di contenzione non ci sono più dal primo gennaio 2009. L'Opg di Aversa è ospitato in un vecchio convento del 1800 ed occupa una vasta area che si estende nel centro antico della cittadina normanna. L'Opg di Aversa ospita attualmente 306 internati (età media compresa tra 45 ed i 50 anni), di cui una ottantina che hanno scontato la misura e che non sono più pericolosi. Novantaquattro gli agenti di custodia impegnati prevalentemente nei servizi di vigilanza.

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