lunedì 19 aprile 2010

FPLP-Compagna Jarrar: la strategia politica palestinese deve sostenere la resistenza del nostro popolo

La compagna Khalida Jarrar, membro dell'Ufficio Politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha chiesto che venga sviluppata una strategia unitaria che rafforzi la resistenza palestinese e respinga il percorso fallimentare e pericoloso dei negoziati con l'occupante.

In un'intervista rilasciata l'8 aprile 2010 al Jerusalem News Net, la compagna Jarrar ha sottolineato l'importanza della lotta politica a livello internazionale, sottolineando come gli Stati Uniti siano un alleato strategico dell'occupante israeliano, e che i tentativi di sostituire al diritto internazionale le loro pretese e imposizioni ai palestinesi devono essere respinti totalmente. Ha chiarito che tali condizioni avvantaggiano solo l'occupante e che il popolo palestinese non ha nulla da guadagnare nel partecipare a simili messinscene.

Ha spiegato che il ritorno ai negoziati "diretti" o "indiretti" rappresenta una concessione alle pressioni e ai diktat statunitensi e israeliani, incoraggiandoli solamente a proseguire nelle loro crescenti pratiche di insediamento, confisca di terra, demolizione di case e arresti, che autorizza e offre una copertura alla loro attuale guerra contro il nostro popolo.

Inoltre, ha sostenuto l'urgenza che i leader politici palestinesi si impegnino nella costruzione della resistenza, dell'unità e della coesione nazionale palestinese sulla base dell'appoggio alla resistenza del nostro popolo e su chiari contenuti nazionali. I leader palestinesi, ha sottolineato, hanno il dovere di sostenere e rafforzare la tenacia del nostro popolo in continuo scontro con un'occupazione criminale, coloniale e razzista.

La compagna Jarrar ha riferito che la riconciliazione interna palestinese resta ad un punto morto, seguitando a mettere in difficoltà il nostro popolo nonostante la sua perseveranza nella lotta contro l'occupante. Ha invocato elezioni per un nuovo Consiglio Nazionale Palestinese che includa tutte le forze, come richiesto nella dichiarazione del Cairo del 2005, che stabilisce un piano per una Organizzazione per la Liberazione della Palestina inclusiva e democratica, per la realizzazione dell'unità tra le forze palestinesi e per una profonda revisione politica che respinga i negoziati e rafforzi la resistenza.


da:http://www.resistenze.org/ - popoli resistenti - palestina - 13-04-10 - n. 314
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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