sabato 6 marzo 2010

Rinviata l'udienza per i due incendiari neonazisti di Buguggiate

VARESE – Questa mattina, 4 marzo, è stata rinviata per “legittimo impedimento” di un difensore dei due imputati l’udienza preliminare che vede protagonisti Carlo Ariosto (fratello di Stefania, il “teste Omega” dei processi a Cesare Previti) e Alessandro Campesi, gioiellere ritenuto organico agli ambienti neonazisti, accusati di incendio doloso e tentata estorsione nei confronti di due locali nel 2007.
Si tratta di una birreria a Buguggiate e un altro locale di Riva San Giovanni in provincia di Vercelli, entrambi di proprietà della Rivendell, cooperativa che vede tra i soci anche Rainaldo Graziani, figlio del fondatore del movimento di estrema destra Ordine Nuovo.

UN INCENDIO CHE RIVELO' I NEONAZISTI VARESINI
La vicenda di Ariosto e Campesi si inquadra infatti in una più vasta inchiesta sulla costituzione di un movimento neonazista a Varese, che ha coinvolto oltre cinquanta persone. Dall’indagine emersero testimonianze inquietanti di compleanni di Hitler festeggiati in riva al Lago di Varese, tentativi di estorsione e lotte di potere all’interno di gruppi di estrema destra sparsi per tutta la provincia, di cui gli incendi sarebbero la dimostrazione, anche se l’episodio scatenante sarebbe stata una banale lite tra Ariosto e il buttafuori della birreria.

ARCHIVIATA LA POSIZIONE DEL LEADER STORICO
Le telecamere della polizia filmarono immagini e captarono cori dal contenuto esplicitamente nazista, che portarono alla scoperta di un variegato sottobosco di gruppi neonazisti e fascisti apparentemente in guerra tra loro, e l’inchiesta arrivò a coinvolgere il leader storico Stefano Delle Chiaie, già indagato e poi prosciolto per le stragi di piazza Fontana e di Bologna. La posizione di Delle Chiaie venne poi archiviata, ma per Ariosto e Campesi la vicenda giudiziaria è appena iniziata.

Chiara Frangi

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