lunedì 11 gennaio 2010

di Giusva Branca - Foto Franco Cufari - Lo sapevate tutti, da anni; sapevate che erano migliaia gli extracomunitari clandestini che, contro le norme dello Stato, vivevano a Rosarno.

Io vi accuso.

Sapevate tutti, quantomeno per averlo letto, visto e sentito nei numerosi reportage di una stampa per una volta attenta, ed alla quale, per una volta nessun appunto può essere mosso, che migliaia di immigrati vivevano in condizioni sub-umane, spaventose, ammassati in centinaia dentro hangar, senza un servizio igienico. Le avete viste tutti le case di cartone, lì, ad un tiro di schioppo da dove qualcuno vuole far sorgere la più grande (ed anche la più inutile) opera che l'uomo abbia mai realizzato: il ponte sullo Stretto.

Io vi accuso.

Lo sapevate tutti che ogni giorno migliaia di immigrati venivano sfruttati come schiavi spesso da personaggi vicini alle cosche lavorando, ancora come le bestie, in nero per pochi spiccioli.

Io vi accuso.

Lo sapevate tutti che la situazione dell'ordine pubblico a Rosarno si andava deteriorando giorno dopo giorno.Lo sapevate da anni, non avete mosso un dito.
Non lo ha fatto nessuno: vari Governi, vari Ministri, Presidenti di Regione, di Provincia, Sindaci, Prefetti, Questori, Arcivescovi, Papa.

Io vi accuso.

Sissignore, accuso anche la Chiesa che ben conosceva la situazione ed ora si straccia le vesti ricordandosi che gli immigrati sono nostri fratelli. Forse fratelli un pò meschini, se possono restare per anni a vivere come i porci senza che dal Vaticano (e sue "filiali") si sia alzata una predica, un monito.Nulla.

Io vi accuso.

E lo faccio ancora di più oggi, dopo che 48 ore di "balletti", di dichiarazioni incrociate non hanno fatto altro che farvi fare la figura delle "stupide galline che si azzuffano".

Io vi accuso.




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