venerdì 22 gennaio 2010

La Gelmini sulla strada (a fondo chiuso) di Brunetta

Dopo i tagli agli insegnanti, centinaia di posti a richio nelle cooperative addette alla pulizia delle scuole.
Pochi sanno che il Ministero del tesoro deve alle scuole ingenti cifre che in questi anni ha lesinato con il contagocce E visto che questi soldi non ci sono, invece di tassare le rendite e i capitali, tagliano posti di lavoro.

E' successo nelle scuole e nel pubblico impiego e ben presto succederà nelle cooperative addette alla pulizia degli edifici scolastici Il Ministro Gelmini all'inizio dell'autunno ha sentenziato:i bidelli tornino a fare le pulizie e così risparmieremo Noi che da sempre siamo favorevoli alla reinternalizzazione dei servizi, fatti due conti abbiamo visto che il personale Ata(i custodi pubblici) sono coì pochi che non potrebbero materialmente eseguire le pulizie oltre alle altre mansioni loro richieste.

Con i tagli del 25% dei fondi destinati alla pulizia nelle scuole, tagli previsti da circolare Ministeriale e sentenziati in finanziaria, si taglieranno tantissimi posti di lavoro, le scuole saranno più sporche e il rischio igiene sarà soprattutto sentito nelle materne ed elementari In questo modo, il governo coniuga l'attacco alla scuola pubblica con la riduzione occupazionale del personale della scuola e di quanti al servizio della scuola operano con contratti da fame come le addette alle pulizie Per queste ragioni hanno scioperato le cooperative addette alle pulizie nelle scuole (personale pagato in media 900 euro al mese, quindi con un reddito poco sopra della soglia di povertà).

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