domenica 13 dicembre 2009

Copenaghen: 100 mila in piazza, scontri manifestanti-polizia: 600 fermi

Molte decine di migliaia di persone – 30 mila per la Polizia, più di 100 mila per gli organizzatori - hanno sfilato nel pomeriggio a Copenaghen per chiedere un accordo ambizioso e vincolante alla Conferenza sul clima in corso nella capitale danese.


Già questa mattina circa 3mila persone, la maggior parte con indosso un impermeabile azzurro, avevano formato un primo raduno a Copenaghen rispondendo all'appello degli Amici della Terra, con l'intento di formare una "marea blu" per "la giustizia climatica". Un dimostrante, travestito da Babbo Natale, avvertiva ironicamente che il surriscaldamento va fermato al più presto nell'Artico: "Il mio Rudoph (la sua renna) non ce la fa più".

E solo nel pomeriggio ben seicento sono state le persone fermate, secondo l'ultimo bilancio fornito dalla polizia, che è intervenuta in maniera massiccia e violenta per bloccare ogni velleità da parte dei manifestanti di avvicinarsi troppo ai palazzi delle istituzioni locali e internazionali.
In tantissimi, provenienti da molti paesi diversi, hanno preso parte al corteo nel primo pomeriggio nel centro della capitale danese, che fino al 18 dicembre ospita il vertice dell’ONU sul clima con la partecipazione di delegati di 193 paesi, che cercano un accordo che dovrà entrare in vigore il primo gennaio 2013. Partito dal Parlamento, il serpentone si è diretto al Bella center, dove si svolgono le trattative sul clima, ben sei chilometri a sud dal centro città.

Dopo poche centinaia di metri dalla partenza del corteo, circa 300 attivisti hanno cominciato a distruggere le vetrine lungo il percorso, colpendo anche la sede del ministero degli Esteri danese. Il gruppo di estrema sinistra "Never Trust a Cop", aveva lanciato una manifestazione "anti-capitalista" nel centro città. La maggioranza dei manifestanti, venuti in auto o in treno dalle grandi città della Germania, da Londra, Amsterdam o Milano, sono quasi tutti europei, eccetto qualche gruppo di cinesi, coreani o africani. Ieri erano state arrestate 75 persone, tre delle quali, due britannici e un francese, sono state espulse.
Nel tardo pomeriggio il corteo è comunque riuscito a raggiungere il Bella Center che è stato letteralmente assediato. E domani si torna in piazza, con varie organizzazioni ecologiste e anticapitaliste che hanno promesso che bloccheranno Copenaghen, mentre martedì l’obiettivo è invadere e bloccare il summit dell’ONU, che secondo i promotori della protesta sarebbe una inutile e ipocrita passerella di leader politici ostaggio degli interessi economici delle multinazionali e degli interessi geopolitici delle grandi potenze.

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