venerdì 18 dicembre 2009

Giustizia: in Senato dibattito su introduzione del reato di tortura


Torna all’ordine del giorno del Senato la proposta di legge per l’introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano mentre si susseguono casi di violenze fisiche e psicologiche, realtà spesso invisibili ma esistenti nelle case, nelle strade, nelle carceri, a volte anche negli ambienti di lavoro.

Al passo con la cronaca, esce il libro dell’esperto in comunicazione Paolo Garofalo "Diritti Umani e Tortura. Potenza e prepotenza dello stato democratico" , per aprire un dibattito trasversale, privo di colori politici, finalizzato alla necessità di riconoscere all’interno del nostro sistema legislativo il reato di tortura.
Saranno presenti, accanto all’autore, anche il presidente della commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro e il coordinatore nazionale dei Garanti dei detenuti e garante siciliano per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti, il senatore Salvo Fleres - che hanno rispettivamente scritto la postfazione e la prefazione del libro -, entrambi presentatori dei disegni di legge per l’inserimento del reato di tortura nell’ordinamento italiano. Attraverso le pagine di Paolo Garofalo - che ha anche curato per l’Intergruppo federalista dell’Assemblea regionale siciliana la pubblicazione "I diritti dell’uomo" - si accendono così i riflettori su uno degli argomenti più inquietanti che il genere umano abbia mai concepito: la tortura. "Dalla Roma imperiale alla Grecia antica, dalle tribù indo americane a quelle africane, dai tribunali dell’Inquisizione alle forze militari del nazismo o del comunismo sovietico - spiega Garofalo - il libro descrive un percorso storico e sociologico che interroga sul perché l’umanità ha praticato e continua a praticare, in ogni epoca e in ogni parte del mondo, questo inaccettabile abuso".

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