domenica 27 dicembre 2009

I Padroni non si smentiscono mai: Tentato sgombero del Consorzio Occupato

E' accaduto qualcosa di grave ieri, nella giornata di Natale. E' successo qualcosa che ci conferma tutte le nostre certezze e considerazioni nei confronti di una certa classe para-padronale e dei suoi accoliti. E' accaduto davvero quello che non sarebbe dovuto accadere, specialmente a Natale, specialmente in considerazione dei fatti e delle gravi condizioni in cui versano gli operai. Come tutti sappiamo, i 31 operai non firmatari, iscritti alla FLAICA CUB, del Consorzio Unico di Bacino Napoli 1, non avendo appunto firmato il nuovo contratto precario, rivendicando il diritto di conservare il vecchio impiego a tempo indeterminato, da 5 giorni occupano in protesta nei confronti della direzione aziendale, gli uffici dello stesso Consorzio, richiedendo non solo la sicurezza contrattuale ma anche il pagamento degli stipendi delle tre ultime mensilità lavorate ( ancora non corrisposti ). Si tratta di 31 famiglie, precipitate improvvisamente in uno stato di difficoltà in prossimità delle festività natalizie: una tragedia sociale. I padroni, dal canto loro, in questa vicenda, avevano fino a ieri mantenuto un basso profilo nella vertenza, cercando di comparire il meno possibile, quasi ignorando il presidio, glissando quelle che erano le possibilità di tenere un serio tavolo di conciliazione sull'oggetto del contendere.
Poi appunto, quasi come un fulmine a ciel sereno, l'azione di ieri, che non può non essere considerata non premeditata, che ha dimostrato un'attenzione latente e tutt'altro che disinteressata nei confronti della lotta dei lavoratori. Veniamo ai fatti: nella mattinata di ieri, ripetiamo, nella giornata di Natale, per via di una concomitanza di eventi, il caso ha voluto che si trovasse nel presidio esclusivamente un lavoratore; si trattava di uno stato temporaneo, del tutto ragionevole vista la data particolarmente problematica. Vista l'occasione, una parte del personale che lavora negli uffici, credendo probabilmente di poter cogliere l'occasione giusta per liberarsi del presidio, ha cominciato a telefonare a chi di dovere, istruendolo su quanto stava accadendo. In brevissimo tempo, arrivava altro personale sul posto, il quale, con approccio cortese e con apparente spirito di compiatimento per le vicende degli operai, prendeva a dialogare con l'unico lavoratore in presidio, tentando con l'inganno di farlo allontanare dal posto, invitandolo ad uscire fuori dai locali a "chiacchierare". Il lavoratore, che mai si sarebbe aspettato un tentativo talmente infame da parte di chi in fin dei conti, non vi aveva alcun interesse diretto, si è inizialmente lasciato ammaliare dalle parole gentili di questi nuovi interlocutori, che si sono presentati oltretutto portando con loro pasticcini e rustici, probabilmente avanzi dal cenone della sera precedente ( beati loro che il cenone l'hanno fatto !). Una parola consolante, una pacca sulla spalla, un incoraggiamento adulatorio: questi gli strumenti per far sì che l'operaio abbassasse le difese e si lasciasse condurre verso la porta per "chiacchierare" più liberamente, magari fumando una sigaretta. Dietro questa parvenza di cortesia interessata, si celava lo scopo che noi tutti temevamo, quello di buttare fuori il presidio. Ed infatti, repentinamente il personale di guardia prendeva posizione alle spalle del lavoratore con fare circospetto, pronto a sbarrargli la strada per il ritorno non appena egli avrebbe messo l'ultimo passo fuori dalla porta. Ma qualcosa, per fortuna, non è andato, il lavoratore, assistendo a tali movimenti concitati, mangiata la foglia, con metà di sè stesso già fuori dall'uscio, pianta l'altro piede per terra impedendo di fatto di chiudere l'ingresso, vanificando tale infame tentativo. La risposta del presidio non si è fatta aspettare: in men che non si dica una decina di lavoratori si sono presentati sul posto, reinfoltendo il presidio e, nonostante la comprensibilissima stanchezza, ribadendo la volontà di non abbandonare l'occupazione. Ancora una volta i lavoratori hanno saputo reagire con prontezza a chi cerca di logorarli nel fisico e nello spirito, davanti a tali atti nonostante tutto, si rende palese la necessità per tutti di mantenere la guarda costantemente alta.
In considerazione di quanto accaduto ieri ma anche per delineare le prospettive a brevissimo termine della lotta, i lavoratori ed i militanti annunciano per domenica 27 dicembre 2009 una pubblica assemblea presso i locali del Consorzio Occupato, alle ore 19.00.
Sono invitati a partecipare i movimenti, i sindacati, le associazioni, i partiti ed in generale tutti i cittadini sensibili alla vertenza
FLAICA Uniti CUB - CASERTA; CSOA TEMPO ROSSO; CSOA SPARTACO; COLLETTIVO STUDENTESCO NO PASARAN; LABORATORIO MILLEPIANI; CSA 28DICEMBRE;

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