mercoledì 30 dicembre 2009

flash sulla mobilitazione per Gaza

Il convoglio Vivapalestina (150 mezzi, 400 persone) lascerà Aqaba (Giordania) e tornerà in Siria, per imbarcarsi su un ferry messo a disposizione dal governo turco e diretto a El Arish; prima di accettare hanno ricevuto rassicurazioni che potranno entrare nella Striscia con uomini e mezzi, ma chissà...in ogni caso questo non potrà avvenire prima di tre-quattro giorni.

Gli altri attivisti internazionali (1000 persone circa) sono bloccati al Cairo. Agli italiani del forum palestina hanno sequestrato un pullman, oggi hanno protestato per strada, a quanto pare accennando alcuni blocchi stradali.
In Italia, dopo le numerose iniziative di ieri, a Roma stamattina c'è stata una manifestazione davanti all'ente del turismo egiziano e a Torino nel pomeriggio alcune agenzie di viaggi del centro sono state visitate, lanciando il boicottaggio delle mete turistiche egiziane. Siamo andati anche anche alla Etli in via delle Orfane 5, l'agenzia di viaggi della CGIL, che hanno detto che "sono sensibili".


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28/12 Situazione tesa al Cairo per la delegazione della Freedom March.

Nel frattempo un'altra operazione di polizia ha interrotto la commemorazione che stava avvenendo a Al Kasr Nil, principale ponte di collegamento con Zamalek, contro l’invasione israeliana a Gaza. Lo scorso 27 dicembre iniziava a Gaza l’operazione piombo fuso. Con un’ azione simbolica e non violenta la delegazione della Freedom March ha voluto ricordare queste morti legando centinaia di lacci con i nomi delle persone uccise nell’operazione militare dello sorso anno.
Intorno alle 17.00 di ieri diversi attivisti si sono incontrati sul Lungo Nilo. L'idea era quella di noleggiare alcune feluche e andare sul fiume e ricordare gli oltre 1400 morti dell'Operazione Piombo Fuso mettendo delle candele in acqua per ognuna delle vittime. La solerte polizia egiziana era già sul posto. Prima ha proibito l'accesso agli imbarchi e poi ha circondato con numerosi agenti in borghese gli attivisti impedendo loro di muoversi.
Sul marciapiede sono state accese candele e si è iniziato a fare slogan.
La polizia ha chiuso il Presidio con le transenne facendo aumentare intanto il numero dei poliziotti presenti. A chi guardava, fossero giornalisti, fotografi o curiosi, è stato detto di allontanarsi o di stare nello spazio “delimitato”. I manifestanti si ono un poco alla volta allargati sul marciapiede continuamente circondati dalle forze dell'ordine. L'iniziativa è dura un paio d'ore.
Nel fattempo un nutrito gruppo di partecipanti francesi alla Marcia si è dato appuntamento davanti all'Ambasciata francese per aspettare invano le corriere prenotate.
I promotori dell’iniziativa si sono detti rattristati e sconcertati per l’atteggiamento della polizia egiziana e continuano a chiedere che la delegazione possa raggiungere Gaza.

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