ATENE - Decine di feriti e contusi, soprattutto tra gli agenti, e trecentocinquanta fermi ad Atene, Salonicco, Patrasso, Rodi, Creta e Ioannina, sono il bilancio degli scontri ieri con la polizia per la commemorazione dell'uccisione dello studente Alexandros Grigoropoulos. La stampa pur rilevando che ''le cause dell'insurrezione del dicembre 2008 non sono state rimosse'', appare tuttavia concorde nel ritenere che gli incidenti sono meno gravi di quanto si poteva temere. Nella capitale, dove le scaramucce con la polizia sono continuate fino alle prime ore di stamane, 20 persone, tra cui 16 agenti, sono rimaste ferite per lo piu' in maniera non grave, i fermati sono 180 gli arrestati alcune decine e il grande dispositivo poliziesco di 12.000 uomini rimane in piedi in vista della nuova marcia di oggi.
A Salonicco stamane attacchi incendiari contro auto e cassoni delle immondizie. Secondo la stampa di regime sarebbe stato ferito anche il rettore dell'Universita' di Atene, Christos Kittas, ma gli anarchici denunciano un montatura. Il partito di estrema sinistra Syriza ha accusato il ministro dell'ordine pubblico Michalis Chrisochoidis di ''militarizzazione del conflitto'' per l'uso eccessivo della forza da parte della polizia ed ha chiesto l'intervento del premier Giorgio Papandreou.
Oggi di nuovo in piazza a mezza giornata studenti, insegnanti e comuni cittadini, mentre alcuni sindacati hanno dichiarato una sospensione di tre ore dal lavoro per consentire a tutti di prender parte alla manifestazione. Oggi saranno anche processati per direttissima i cinque anarchici italiani, quattro uomini e una donna, fermati sabato ad Atene e accusati di violenza contro pubblico ufficiale e di aver partecipato alla distruzione di auto della polizia.

I mass media greci continuano a roportare menzogne su questo e cercano di trovare una scusa per far entrare la polizia nelle universitá.
Non ci sono servizi dei media sulla donna investita!
Centinaia di poliziotti in borghese si nascondono negli androni delle case di atene per spaventare la gente.
Nessun commento:
Posta un commento