mercoledì 30 dicembre 2009

Comunicato: nuove azioni razziste della Lega Nord a Milano.

La Lega Nord, in questi ultimi giorni del 2009, ha depositato la “Mozione relativa ai controlli riguardanti la clandestinità e la verifica della residenza degli stranieri”, che dovrà essere posta in discussione nei nove Consigli di Zona di Milano, nelle prime settimane del 2010.
In concreto, la Lega Nord vorrebbe che si attuasse “una politica di controllo delle residenze degli stranieri, delle condizioni igienico sanitarie e di verifica dei contratti di affitto stipulati ...contro la presenza e lo sfruttamento degli stranieri senza permesso di soggiorno”.
Questa proposta di controllo metodico e sistematico delle abitazioni in cui vivono i cittadini immigrati dissimula, al contrario, il vero obbiettivo politico e razzista della Lega Nord, che sarebbe quello di dare la caccia agli immigrati, anche attraverso possibili forme di denuncia e delazione che coinvolgano direttamente i cittadini milanesi (es. proposta di un telefono verde).
La Lega Nord vorrebbe dare impulso ad una ennesima campagna razzista che evochi la paura per il disordine sociale, associando immigrazione a criminalità, che gridi al ricorso di ulteriori misure di controllo territoriale, agitando il conflitto contro gli immigrati a partire dai quartieri milanesi.
Altra finalità della Lega Nord sarà di esercitare pressione sul Consiglio del Comune di Milano, affinché la Giunta Moratti accetti di istituzionalizzare misure di controllo nei confronti degli immigrati.
Se a Milano esiste una questione casa, questa è connessa alla grave situazione di crisi economica patita dalle famiglie dei lavoratori, e dipende principalmente dall'assenza di una politica abitativa pubblica, dalle migliaia di alloggi sfitti pubblici e privali, dalla permanente emergenza sfratti, dalle liste di attesa per le case dell'Aler.
Il sovraffollamento ed il degrado di certe abitazioni date in locazione ai cittadini immigrati e italiani, è da riferirsi alla speculazione messa in atto da certi proprietari di casa, che affittano a condizioni economiche esagerate e che lucrano sulla pelle degli stessi immigrati, per poi denunciarne il pericolo sociale.
A Milano, come a Coccaglio, dopo l'approvazione delle “Disposizioni in materia di sicurezza”, lo scorso luglio 2009, da parte del governo Berlusconi, l'obbiettivo della Lega Nord è di “fare pulizia” dei cittadini immigrati.
La vera ragione di questa operazione di controllo territoriale, mascherata da una pretestuosa indagine abitativa, sta nella politica razzista ed elettoralistica della Lega Nord e nella cultura identitaria che viene teorizzata e messa in pratica, sia in ambito locale che nazionale.
Il cittadino immigrato è discriminato e segregato perché non viene riconosciuto identico, e non è codificabile nei registri di sangue e di suolo della cosiddetta comunità locale.
Denunciamo questi comportamenti razzisti e discriminatori, che hanno come finalità la divisione tra i lavoratori per provenienza nazionale.

CUB IMMIGRAZIONE

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