mercoledì 2 dicembre 2009

Protesta sotto il Comune e blocco in strada contro sgombero ex-Schipa occupata‏


Un centinaio di persone autoconvocate ieri pomeriggio si è radunato verso le 16 sotto il Comune di Napoli per contestare lo sgombero di stamattina della ex-scuola Schipa, esperienza socio-abitativa e antirazzista in via Salvator Rosa. All'iniziativa oltre agli occupanti della Schipa e a un folto gruppo di attivisti e studenti hanno partecipato anche gli operatori sociali e gli insegnanti che avevano messo a punto il doposcuola interculturale per i ragazzi del territorio che sarebbe partito proprio in settimana!
Lo striscione del presidio era "contro lo sgombero della ex-Schipa occupata/ contro il razzismo e il neo-fascismo". Il presidio infatti contesta al Comune di Napoli il teorema di equiparazione per cui  è stata sgomberata l'esperienza nella scuola abbandonata per "bilanciare" lo sgombero del gruppo di neofascisti che si era insediato a Materdei. "E' come - ha affermato Chiara una delle insegnanti - se si equiparasse in un corso scolastico gli insegnamenti sull'integrazione e la multiculturalità con l'istigazione alla xenofobia e al razzismo! In una scuola farebbe scandalo, perchè questa equiparazione deve avvenire rispetto all'uso di uno spazio pubblico abbandonato!?".
Ora la scuola rischia di tornare al vecchio progetto di semplice ammortizzatore delle casse dissestate del Comune di Napoli, con il concreto rischio di finire in mani private (quelle delle Banche) tramite interfaccia pubblico. Ma i bisogni e i sogni repressi questa mattina alla scuola Schipa con corollario di 35 denunce e sgombero di sei nuclei familiari (fra gli altri) troveranno presto nuovi luoghi di espressione... E i progetti di lavoro sociale su Materdei e sull'area di Salvator Rosa non saranno abbandonati!
Contestato anche il consigliere comunale L. Schifone, che malgrado Fiuggi, continua a sostenere esperienze neofasciste come autodichiaratamente è Casapound.
Il presidio si è trasformato a un certo punto in blocco stradale in piazza Municipio esprimendo la rabbia per quanto subito e chiedendo alle istituzioni locali di uscire dall'ambiguità.

Rete napoletana
da indymedia napoli

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