sabato 26 dicembre 2009

cinque palestinesi uccisi dai militari israeliani

Cinque palestinesi uccisi. E' il bilancio di due operazioni dell'esercito israeliano, la prima nella Striscia di Gaza, la seconda a Nablus, in Cisgiordania.
Tre morti al valico di Erez. I tre uomini stavano cercando di scavalcare la barriera di sicurezza che separa il nord della Striscia dal territorio israeliano all'altezza del passaggio di Erez. Un quarto palestinese è rimasto ferito. Un portavoce militare ha detto che i tre erano sospettati di un tentativo di infiltrarsi in Israele. Secondo Hamas però si tratta di tre civili che si erano avvicinati al reticolato di confine per raccogliere rottami di metallo.
Due palestinesi membri del del partito Fatah del presidente Mahmud Abbas (Abu Mazen) sono stati uccisi stamani dal fuoco di soldati israeliani durante un'incursione dell'esercito a Nablus, in Cisgiordania. Ghassan Abu Sheikh e Nader Zaghlul sono stati colpiti dai colpi delle armi automatiche dei militari, che erano entrati nella città vecchia di Nablus, un settore autonomo nel nord della Cisgiordania. La moglie di Zaghlul è rimasta ferita. I soldati israeliani sono giunti a bordo di una dozzina di jeep e hanno circondato le due abitazioni dove si trovavano i due palestinesi, che, secondo le fonti, non figuravano sull'elenco degli attivisti ricercati dall'esercito. L'incursione è giunta dopo che un colono israeliano è stato ucciso giovedì scorso nello stesso settore mentre era alla guida della sua auto, in un attacco rivendicato dal gruppo Imad Mughnieh delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, legate al Fatah.
La condanna dell'Anp. Ha accusato di sabotare gli sforzi di pace. Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente dell' Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas), ha affermato che queste uccisioni sono la prova che «Israele non è interessato alla pace è sta invece cercando di far esplodere la situazione».

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