venerdì 11 dicembre 2009

Processo Eternit. Vogliamo giustizia!!!!!!

TORINO 10 dicembre- Gli undici computer dei cancellieri impegnati a inserire i nominativi delle parti offese si sono spenti alle 19,30 di sera, dopo un'intera giornata di udienza: secondo una prima stima sono 2100 le persone che hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo Eternit. Ed è per questo che è stato definito il "processo dei record", quello dai grandi numeri. Mai prima d'ora si era svolto in Europa un procedimento penale dai numeri così imponenti: 200 mila pagine di atti raccolti dal procuratore Raffele Guariniello e dai sostituti Sara Panelli e Gianfranco Colace contro il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, 62 anni, e il nobile belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier, 88 anni accusati di disastro doloso e rimozione volontaria di cautele antinfortunistiche, e ritenuti responsabili di aver causato 2889 vittime, tra ammalati e deceduti per tumori professionali legati all'amianto.
Ed è stato anche ribattezzato "il processo del secolo" non solo per i numeri eccezionali ma anche perché si tratta di un procedimento penale a cui tutto il mondo guarda, (come testimoniano molte prime pagine dei giornali internazionali dedicate alla questione Eternit), anche per il fatto che per la prima volta sono chiamati a rispondere delle contestazioni direttamente i vertici della multinazionale che avevano gestito anche i quattro stabilimenti italiani di casale Monferrato, Rubiera, Cavagnolo e Bagnoli. "Serve una giustizia europea sulla salute e la sicurezza. Colpisce che certi paesi si facciano nel nostro paese e non in altri" ha commentato il procuratore Raffaele Guariniello.

Oltre duemila persone, tra spettatori e parenti delle vittime, sono arrivati a Torino alle prime luci dell'alba per assistere alla prima udienza del dibattimento. Sono arrivati a bordo di pullman, dall'Italia e da tutta Europa, ognuno con la propria storia di dolore e malattia. In maniera composta hanno atteso il proprio turno per entrare nel palagiustizia, eccezionalmente predisposto ad accoglierli in tre diverse maxiaule.
C'erano i minatori francesi giunti dalla Borgogna con il casco in testa e un k-way arancione, c'erano rappresentanti dell'associazione elvetica vittime dell'amianto (con uno striscione "signor Schmidheiny l'attendiamo anche in Svizzera), gli italiani con la bandiera tricolore sulle spalle e l'adesivo giallo "Eternit: giustizia!" attaccato sul petto.
In mattinata si è svolto anche un corteo in ricordo dei 7 operai bruciati vivi, 2 anni fa, alla Thyssenkrupp.

A rappresentare le parti civili ci sarà un collegio legale internazionale: è la prima volta che accade in Europa in una causa per danni ambientali. Lo scopo è quello di dimostrare, attraverso le informazioni e i documenti a disposizione di ogni legale nel proprio paese, che la politica sulla sicurezza e sulla salute dell’Eternit apparteneva ad un’unica regia. Questo il filo conduttore seguito dal pool di Guariniello a partire dal 2004, dopo la scoperta del legame tra la morte di un operaio residente in provincia di Torino, ad Orbassano, ma per anni impegnato a lavorare l’amianto in uno stabilimento Eternit in Svizzera. La ricerca e il monitoraggio di chi si è ammalato o è morto per essere stato a contatto dell’amianto. Sul posto di lavoro, ma non solo perché la polvere ha raggiunto spesso anche chi non era dipendente Eternit. Basti pensare che per il solo inquinamento relativo a Casale Monferrato il ministero dell’Ambiente, che ha individuato l’area interessata direttamente dall’inquinamento di amianto, ha dovuto perimetrare 738,95 chilometri quadrati ricadenti nei territori di ben 48 comuni. Si tratta di territori interessati non solo dalla massiccia presenza di materiali in eternit, ma anche dalla diffusione degli scarichi della sua lavorazione.
Una storia senza fine. C’è chi continua ad ammalarsi di mesotelioma o di asbestosi. C’è chi continua a morire. Tant’è vero che quello di stamani non sarà l’unico processo contro la multinazionale Eternit. In questi stessi giorni, infatti, proseguono le indagini preliminari di quello che può essere definito il caso Eternit bis: riguarda le vittime dopo il febbraio 2008. Quelle accertate sono già 427: 257 morti, 170 malati. Ma è molto probabile che l’udienza preliminare dell’Eternit bis non si svolga prima che il dibattimento attuale sia a buon punto. La corte sarà presieduta dal giudice Giuseppe Casalbore e dai giudici a latere Fabrizia Pironti e Alessandro Santangelo. Tra le parti civili anche vari enti pubblici (come le Regioni Piemonte, Emilia e Campania), comitati e onlus di ogni parte d’Italia e sindacati.

La prossima udienza è prevista per il 25 gennaio e sarà ancora dedicata alle questioni preliminari.

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