mercoledì 17 febbraio 2010

Il Comitato Unitario Antifascista di Montanaro -soddisfazione per il no a via Almirante

Il Comitato Unitario Antifascista di Montanaro apprende con felicità la notizia che, in seguito al parere negativo espresso dalla Deputazione Subalpina di Storia Patria, la tanto famigerata via Almirante non troverà posto nella toponomastica montanarese.

Questa scelta è positiva soprattutto in quanto tiene conto anche della mobilitazione che è andata crescendo in questi mesi sul territorio e che ha visto la presenza settimanale di un banchetto informativo, portando centinaia di cittadini montanaresi e non a firmare la nostra petizione. A noi non interessa fare differenze di residenza perché la macchia che il sindaco Frola stava per imprimere al nostro Comune riguardava tutti coloro che si riconoscono nell’antifascismo e nella costituzione al di là di ogni confine. Ci sentiamo tuttavia in dovere di intervenire su alcuni punti del comunicato diramato dal gruppo Uniti per il Cambiamento: i numeri che riportano non sono un nostro problema; evidentemente lo sono per il sindaco che invece di lavorare per il Paese perde il suo tempo a contare (male) i manifestanti. Bocciamo quindi il sindaco in MATEMATICA oltre che in STORIA. Il nostro auspicio è che la giunta nel prossimo futuro si adoperi in iniziative concrete per la soluzione di problematiche che toccano la quotidianità dei cittadini montanaresi, invece di perdere tempo in progetti bislacchi e antistorici come l’intitolazione di una via ad Almirante! È grazie alla libertà e alla democrazia che Giorgio Almirante, criminale condannato per collaborazionismo al nazismo, ha potuto, senza scontare un giorno di galera (perché latitante), sedere sugli scranni del parlamento italiano e godere dell’immunità parlamentare riservata ai rappresentanti del popolo italiano.

Nel rispetto della Costituzione Italiana, basata sui sani e sempre attuali principi dell’antifascismo, dell’antitotalitarismo e dell’antirazzismo, siamo felici di constatare che Montanaro non ha, e speriamo avrà mai, una sua via intitolata ad un razzista totalitario quale era GIORGIO ALMIRANTE. Ricordare il passato significa anche e soprattutto non dimenticare che in quell’atroce periodo furono deportati nei lager nazisti, anche per colpa di Almirante, propugnatore delle leggi razziali, molti ebrei italiani. Vogliamo pensare che la concomitanza della bocciatura di via Almirante con la commemorazione del Giorno della Memoria aiuti tutti a riflettere sul passato e riconoscere che la storia non può essere riscritta: alcuni combatterono per la barbarie, altri cercarono di impedirla.



COMITATO UNITARIO ANTIFASCISTA

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