martedì 23 febbraio 2010

Lettera di Danila Tinelli alla Rete Studenti Salerno

Sono la madre di Fausto, con immenso piacere sono venuta a sapere che dei ragazzi lontani si ricordano di Fausto e Iaio, dopo 32 anni, è un evento, è rincuorante. Chi non si ricorda di loro è lo Stato, la giustizia, desparecidos.
Erano due ragazzi onesti(i loro e i miei valori: giustizia , libertà, onestà).
Dava fastidio il loro modo di vivere, l’interesse contro la droga e la prepotenza del potere, le loro idee.
Con un commando fascista venuto da Roma(su commissione di chi?) li hanno fatti tacere, per sempre.
Non dico il mio dolore, lo capite, mi hanno distrutta la vita, mi hanno preso una parte di me.
Io vivo sperando in una giustizia che non arriva, e come me altre vicende italiane, le stragi, i ragazzi uccisi nelle piazze, nelle carceri, rimangono tragicamente senza verità e giustizia. Ma da soli non esistiamo , siamo invisibili, uniamoci, facciamo sentire la nostra voce, come fate voi e anche noi, nonostante, siano passati tanti anni.
Oggi è il trentennale dell’uccisione di Valerio Verbano, siamo vicini agli amici, ai compagni di Valerio, a sua madre Carla .
Noi urlavamo, quando eravamo giovani”le nostre idee non moriranno mai”.Ecco ci siamo ancora, una spina nel fianco del potere, anche voi, con le vostre battaglia e la forza dell’essere giovani.
Grazie ragazzi, dell’interessamento per noi e per i nostri figli, riabbraccio e auguro una vita migliore, la speranza è in voi.

Danila Tinelli

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