giovedì 11 febbraio 2010

Le condizioni dell’aiuto USA ad Haiti

di Sara Flounders *

Quanto vale realmente l’aiuto di 100 milioni di dollari degli USA ad Haiti? Cento milioni di dollari sono meno di quanto gli Stati Uniti spendono in cinque ore nelle guerre e nelle occupazioni di Iraq e Afghanistan.
I 100 milioni di dollari che il presidente Barack Obama ha promesso per gli aiuti di emergenza ad Haiti per il terremoto sembra una grande quantità di denaro. Ma è una quantità minuscola se la si paragona a quello che i governanti di Francia e Stati Uniti hanno rubato ad Haiti e al suo popolo per secoli.
Gli Stati Uniti imposero 60 anni di sanzioni e blocco ad Haiti dopo la prima rivoluzione vittoriosa di schiavi nella storia. Tale blocco impoverì Haiti. Nel 1825, la Francia pretese, sotto la minaccia delle navi da guerra in porto, che Haiti pagasse ai francesi proprietari di schiavi 21.000 milioni di dollari per le persone africane schiavizzate che venivano liberate. Haiti venne costretta a pagare per più di 100 anni interessi su questo debito.

Il dittatore Jean-Claude “Baby Doc” Duvalier, appoggiato dagli USA, dirottò 500 milioni di dollari di prestiti USA nei suoi conti bancari personali solo negli ultimi sei anni che precedettero la sua fuga dal paese. Ma il popolo haitiano ha dovuto ancora pagare tutti i prestiti di Duvalier.
Già indebitato per migliaia di milioni di dollari, Haiti si è vista obbligata ad accettare un programma di aggiustamento strutturale del Fondo Monetario Internazionale, che prometteva di “perdonare il debito”. Tale programma del FMI ha strozzato l’agricoltura sostenibile di Haiti, ha mandato in rovina le coltivazioni di riso e zucchero, ha elevato il prezzo dell’elettricità, e ha congelato i salari dei lavoratori del trasporto pubblico, infrastruttura vitale, e dei servizi sociali, come i medici, gli infermieri e i maestri.
Il debito di Haiti nei confronti del Banco di Sviluppo Interamericano non è stato “perdonato”. Ammonta a più di 500 milioni di dollari, cinque volte la quantità di aiuto che gli Stati Uniti hanno promesso per risollevare dal terremoto.

E’ sempre importante ricordare che ciò che l’imperialismo dà con una mano, lo riprende con l’altra. Il 14 gennaio, lo stesso giorno che il presidente Obama prometteva i 100 milioni di dollari in aiuti, il FMI ha annunciato che avrebbe aggiunto un prestito di altri 100 milioni al suo programma attuale per Haiti. Ciò significherà solo l’aumento del debito di Haiti.
Cento milioni di dollari rappresentano solo il 7 percento dei 1.400 milioni di dollari che i lavoratori e le lavoratrici haitiani della diaspora inviano alle loro famiglie ogni anno. La metà della popolazione di Haiti vive con meno di 1 dollaro al giorno. Certamente, questo aiuto e i prestiti degli Stati Uniti obbligheranno gli haitiani ad emigrare ancora di più in cerca di lavoro per garantire la sopravvivenza delle proprie famiglie.

Al popolo di Haiti è dovuta una riparazione da parte delle banche statunitensi e francesi che hanno estratto per centinaia di anni da questo paese migliaia di milioni di dollari in profitti. 100 milioni è molto meno dell’1 percento dei 18.000 milioni che i dirigenti della Goldman Sachs hanno guadagnato in buoni quest’anno, dopo aver ricevuto 700.000 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti.
E i 100 milioni in aiuti per Haiti hanno un prezzo molto alto: l’occupazione militare USA.


* Sara Flounders fa parte dell’International Action Center, movimento pacifista e antimperialista fondato da Ramsey Clark.

Traduzione a cura della redazione di www.lernesto.it

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