sabato 27 febbraio 2010

processo thyssen: gli ispettori ASL al soldo dell'azienda non si presentano

A quanto pare nell'udienza del processo thyssen di ieri, 4 ispettori dell'ASL che dovevano testimoniare in difesa dei padroni stragisti non si sono presentati in aula; anch'essi risultano indagati per falso e abuso d'ufficio, come altri esponenti dello stesso ente che erano complici dell'azienda nell'eludere i controlli sulla sicurezza dello stabilimento thyssen. Sembra essere dunque servito a rafforzare l'azione processuale lo striscione di denuncia messo davanti all'ASL di via Alassio a Torino qualche giorno fa,dove sulla porta d’ingresso dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) è comparso uno striscione con falce e martello e stella a cinque punte recante la scritta: ISPETTORI COMPLICI DEL PADRONE, LA CLASSE OPERAIA NON DIMENTICA, SIAMO TUTTI OPERAI THYSSEN.

Nelle udienze più recenti del processo Thyssenkrupp, infatti (l’ultima appunto ieri), tra le altre cose è emerso che gli ispettori ASL avvertivano preventivamente l’azienda quando c’erano i controlli.

A riprova della complicità degli ispettori ASL c’è anche la sparizione, alcune settimane fa, dagli uffici dello Spresal di via Alassio di due computer su cui l’accusa contava per acquisire dati, informazioni e elementi necessari per rafforzare gli indizi fin qui raccolti.

Ora sotto accusa per abuso d'ufficio ci sono l'ex dirigente dello Spresal, un ingegnere e tre ispettori. Alcuni di loro sono accusati anche di «soppressione di atti», in relazioni ai rapporti di servizio spariti. Ad altri si contesta il falso in concorso con Cosimo Cafueri, l'ex responsabile della sicurezza dello stabilimento che è sotto processo per le pessime condizioni della fabbrica della morte ed è pure e indagato per aver indotto ex dipendenti della azienda a dire il falso in aula. L'ultimissima contestazione formalizzata, in attesa degli sviluppi degli accertamenti sul furto dei computer, per due dei sei controllori infedeli riguarda anche l'incidente subito da un operaio, con una mano e un braccio squarciati da un rullo senza adeguati sistemi di sicurezza e blocco.

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