Via libera dal Consiglio dei ministri
Scajola: "Primo impianto nel 2013"
In vista una dura battaglia da parte delle Regioni

Secondo il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, si apre il percorso porterà alla costruzione della prima centrale nel 2013. «Il provvedimento - ha detto - si caratterizza per la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell’ambiente. La produzione di energia elettrica inizierà dal 2020». Il provvedimento aveva già avuto il parere positivo delle commissioni parlamentari competenti e del Consiglio di Stato. Dopo il no delle Regioni, invece, non c’è stato il tempo per il passaggio in Conferenza Unificata Stato-Regioni, previsto dopo il via libera del Consiglio dei ministri. Il conflitto tra istituzioni aperto dal mancato passaggio in Conferenza Unificata porta le Regioni ad attaccare a testa bassa, e il conflitto è reso più aspro dal fatto che sulle misure per il nucleare pendono alcuni ricorsi "incrociati" alla Consulta: 11 Regioni hanno impugnato il ddl Sviluppo, mentre il Governo ha portato davanti alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che escludono la possibilità di centrali sul loro territorio.
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