venerdì 19 febbraio 2010

Tempio Pausania: detenuto ingoia 2 batterie, rischia di morire

Lo ha fatto sapere a tutti in carcere. Luigi Contini, 44 anni, calangianese dice di stare male e di essere pronto ad un gesto disperato per uscire dal penitenziario di Tempio. L’operaio, arrestato il 4 gennaio, non bleffa. È finito per due volte in ospedale per aver ingerito due batterie stilo e le conseguenze sono state molto gravi. Contini ha rischiato di morire, l’intervento tempestivo dei medici del carcere di Tempio e poi degli specialisti del Paolo Dettori gli hanno salvato la vita.

Le condizioni psico-fisiche del calangianese erano pessime già al momento dell’arresto e i medici si sono trovati davanti ad una situazione difficile e rischiosa. Non è stato possibile infatti sottoporre Contini ad un intervento chirurgico, il suo stato di salute non lo consente. L’operaio continua a stare male e il suo avvocato nei giorni scorsi ha presentato una istanza per la revoca della custodia cautelare in carcere.

Il Tribunale di Tempio ha ritenuto fondate le richieste del legale di Contini, Tommaso Masu, ma non accolto la richiesta di scarcerazione. Per l’operaio è stato disposto il trasferimento nel carcere di Buoncammino a Cagliari. Il calangianese sarà affidato ai medici della clinica del penitenziario per tutte le cure del caso. Ma il problema di Contini resta tutto, il suo difensore è molto preoccupato. I gesti di autolesionismo potrebbero ripetersi, lo dicono anche le relazioni dei medici che si sono occupati dell’operaio.

La storia di Luigi Contini lascia pochi dubbi sulla fondatezza delle richieste rivolte dal suo difensore ai giudici di Tempio. L’uomo, alla fine della partita tra Calangianus e San Teodoro, il giorno dell’ Epifania, va in escandescenze e i carabinieri sono costretti ad interventire. I militari vengono accolti da Contini con un insulti e urla. Inevitabile l’arresto e il trasferimento in caserma per tutte le formalità del caso. Stando alle contestazioni della Procura l’uomo avrebbe anche tentato di afferrare la pistola d’ordinanza del comandante della stazione di Calangianus. Da qui l’accusa di tentata rapina. Contini, agli stessi carabinieri appare disorientato e sconvolto.

Le sue condizioni peggiorano in carcere, nonostante l’assistenza del personale del penitenziario di Tempio e dei volontari che si occupano di lui. Ora Contini dovrà essere trasferito a Cagliari, il suo legale attende di conoscere le altre decisioni del Tribunale.



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